La famiglia Risolo dal Salento a Monza
per portare al campione della Ferrari
la testimonianza della fedeltà e del
tifo del figlio Lorenzo e dell’associazione.
I due erano stati insieme giusto un
anno fa.
Lecce – Sembra quasi un paradosso definire questa storia
“bella”, visto che stiamo parlando di un ragazzo 14enne che da qualche mese non
è più con noi, eppure i genitori di Lorenzo Risolo, insieme alla sorella
e al fratello, ne parlano col sorriso nel cuore e con la gioia di chi sa di aver
ottenuto quel qualcosa capace di rendere il figlio Lorenzo davvero
felice.
Sembra una storia da
“Braccialetti rossi” e chissà se un giorno, vista l’assonanza del tema e
la “pugliesità” che li accomuna, la fortunata serie televisiva non si ispirerà
proprio alla straordinaria seppur breve vita di Lorenzo, fatta di grande
entusiasmo, per la vita, per la musica, per le corse, per la Ferrari e, sopra
ogni cosa, per il suo grande campione Fernando
Alonso.
Talmente grande che l’anno
scorso, in occasione del Gran Premio d’Italia, Lorenzo era riuscito a coronare
il suo sogno da sempre, ossia incontrare Alonso, stringergli la mano e
riferirgli di persona quanto lo adorasse e quanto era importante per lui. Già in
quell’occasione il campione Ferrarista aveva dimostrato una grandissima
sensibilità nei confronti del ragazzo, dedicandogli tempo e attenzione.
Ma è
stato giovedì scorso, 4 settembre, prima delle prove libere, ad un anno di
distanza, sempre presso l’autodromo di Monza che Fernando Alonso ha dato
una vera prova di grandezza d’animo e di sensibilità fuori dal comune.
Appena saputo della presenza della famiglia Risolo, venuta appositamente dal
lontano comune di Trepuzzi (Le) nel Salento, ha raggiunto la famiglia e, lontano
dai riflettori, se li è stretti a sé e, nella commozione più completa, ha
confessato di aver sperato tanto in un risvolto diverso e nella possibilità di
poter rivedere Lorenzo lì, al suo fianco. Queste le sue parole: «Sono
sicuro che Lorenzo è qui, accanto a me, a tifare con tutte le sue
forze».
Il
campione ha poi accettato con umiltà e dignità la semplice t-shirt che la
famiglia Risolo aveva realizzato come testimonianza della fedeltà e del tifo del
figlio e di tutta l’Associazione Lorenzo Risolo. Ora anche Fernando Alonso può
“tifare” per ALR.
Che dire? Plauso al
campione per il suo grande cuore e plauso alla famiglia e all’associazione ALR
per la passione, la forza e la tenacia con cui si adoperano nella nobile
mission. E per il futuro, che vinca il migliore, sia in pista che nei
centri di ricerca.
comunicato stampa - prosalento
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