Come da tradizione, sarà presente anche ai Giochi di Rio 2016 la lotta (nelle due sottocategorie di libera e greco-romana), che sin da Atene 1896 ha scandito il calendario dell’evento a cinque cerchi. È l’arte del combattimento più antica, quella praticata sin dall’antichità classica durante le antiche Olimpiadi greche.
In quelle moderne essa è prevalentemente affare dei Paesi asiatici – dalla Russia all’Iran, dall’Azerbaijan al Giappone – mentre l’Italia vanta gli storici ori di Vincenzo Maenza (primo nelle due edizioni consecutive di Los Angeles ’84 e Seul ’88) e Andrea Minguzzi, sorprendente campione olimpico a Pechino 2008.
Nella 31^ Olimpiade l’Italia potrà contare su due uomini, Frank Chamizo e Dairogo Timoncini. Il primo rappresenta la lotta libera e, nella categoria -65 kg è il campione mondiale in carica, traguardo mai raggiunto prima d’ora da nessun connazionale. Tante, dunque, le aspettative che riponiamo nel ventitreenne nativo di Cuba. “La medaglia è il sogno di ogni combattente”, ha affermato più volte, e a Rio combatterà per conquistarne una pesante.
È alla terza Olimpiade – spera di poterne fare una quarta, emulando il suo maestro Vincenzo Maenza – Daigoro Timoncini (lotta greco-romana, cat. 98 kg). Appassionatosi a tale sport grazie a suo padre, spera di entrare nell’Arena di Rio per scaldare la folla, proprio come avviene nel suo film prediletto, Il Gladiatore. Non rientra nel novero dei favoritissimi della sua categoria, ma l’esperienza potrebbe giocare in suo favore.
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Come da tradizione, sarà presente anche ai Giochi di Rio 2016 la lotta (nelle due sottocategorie di libera e greco-romana), che sin da Atene 1896 ha scandito il calendario dell’evento a cinque cerchi. È l’arte del combattimento più antica, quella praticata sin dall’antichità classica durante le antiche Olimpiadi greche.
In quelle moderne essa è prevalentemente affare dei Paesi asiatici – dalla Russia all’Iran, dall’Azerbaijan al Giappone – mentre l’Italia vanta gli storici ori di Vincenzo Maenza (primo nelle due edizioni consecutive di Los Angeles ’84 e Seul ’88) e Andrea Minguzzi, sorprendente campione olimpico a Pechino 2008.
Nella 31^ Olimpiade l’Italia potrà contare su due uomini, Frank Chamizo e Dairogo Timoncini. Il primo rappresenta la lotta libera e, nella categoria -65 kg è il campione mondiale in carica, traguardo mai raggiunto prima d’ora da nessun connazionale. Tante, dunque, le aspettative che riponiamo nel ventitreenne nativo di Cuba. “La medaglia è il sogno di ogni combattente”, ha affermato più volte, e a Rio combatterà per conquistarne una pesante.
È alla terza Olimpiade – spera di poterne fare una quarta, emulando il suo maestro Vincenzo Maenza – Daigoro Timoncini (lotta greco-romana, cat. 98 kg). Appassionatosi a tale sport grazie a suo padre, spera di entrare nell’Arena di Rio per scaldare la folla, proprio come avviene nel suo film prediletto, Il Gladiatore. Non rientra nel novero dei favoritissimi della sua categoria, ma l’esperienza potrebbe giocare in suo favore.
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