Una torcida di 15.000 cuori granata al Giglio Ora è tutto vero: "A’ glom caveda daBòun". Reggiana in B

Finalmente la festa dei tifosi nel nostro stadio, due anni dopo quella soffocata dalla pandemia nel deserto a porte chiuse. Premiazione tutta da gag: Amadei lancia i cori, Montalto ruba il microfono allo speaker, Luciani prende la coppa e... scappa. .

La festa inizia con qualche minuto di anticipo sulla tabella di marcia, ma è assolutamente giusto così. Sono infatti le 13,59 quando il patron Romano Amadei entra sul prato verde del ‘Città del Tricolore’ e lo stadio esplode, tributandogli una standing ovation con gli applausi di tutti i 14.829 presenti. Lui saluta la Sud e accenna una corsetta verso i tifosi, mandandoli in visibilio. "Per chi non può esserci. Per chi c’è sempre stato" è lo striscione che le Teste Quadre espongono ancora prima di passare alla vera coreografia. Alle 14,29 le squadre escono dal tunnel degli spogliatoi e in quel momento i brividi salgono altissimi. Il Gruppo Vandelli srotola un bellissimo striscione "A’ glòm caveda daBòun… Brev ragàs" che occupa in lunghezza tutto il settore dei Distinti, mentre le Teste Quadre e tutti i gruppi della Sud vanno con: "Per Reggio e la sua gente" sopra uno sfondo formato da migliaia di vessilli granata e poi via con i fumogeni, in una torcida da far invidia ai big match di calcio sudamericano.
L’atmosfera è davvero qualcosa di unico, il colpo d’occhio praticamente senza precedenti. In mezzo alla folla granata si scorgono maglie memorabili, tirate fuori dal cassetto per l’occasione. C’è quella di Michele Padovano, quella di Ioan Ovidiu Sabau, autore del penultimo gol al Parma in Serie A (settembre 1996) quella di meteore come Hatz, ma anche alcune più recenti come quella di Zaccariello che ci riportano con i piedi per terra e ci ricordano momenti ben più avari di soddisfazioni (Serie D). Il sole e la temperatura gradevole rendono tutto ancora più piacevole, come in una bella cartolina. Poi al 15’ del secondo tempo, uno striscione tanto breve quanto eloquente ‘Grazie Romano Amadei’ col patron che si alza in tribuna e riceve un altro applauso corale. È sempre lui il più osannato nella premiazione finale anche se il pubblico accoglie con grande calore pure mister Aimo Diana che (finalmente!) si lascia andare e si emoziona, ricambiando con un applauso l’affetto ricevuto. Capitan Paolo Rozzio fa passerella per ultimo e alza il trofeo consegnatogli dal presidente di Lega Pro, Matteo Marani, ma un attimo dopo la squadra fa ‘hip hip hurrà’ con il numero uno di Immergas che è lì a lanciare il coro. Il ritornello più gettonato è sempre lo stesso: "E tanto già lo so che l’anno prossimo gioco di sabato…".

Il ‘Tagliagole’ Montalto ruba il microfono allo speaker e aizza la curva, ripetendo lo slogan.

Il momento più ‘alto’ arriva però quando Fausto Rossi chiama a raccolta la curva e per stimolarli a cantare utilizza un metodo che non ammette repliche: "Oh chi non canta è un parmigiano!". Dopo pochi istanti, la curva estrae dal cilindro "Che bello è… Quando esco di casa… Per andare allo stadio… a tifare Reggiana", che non sentivamo da tempo. C’è voglia di stare insieme, di gioire dopo tante difficoltà e vicissitudini. C’è voglia di tenersi un pezzetto di questa giornata memorabile e così diventano preziosi anche i coriandoli dorati lanciati durante le premiazioni. La squadra si stacca a fatica da tanto affetto e lascia il campo solo dopo diversi minuti. Sono momenti che dovrebbero durare in eterno, ma intanto sono già qui, nello scrigno dei ricordi più felici. In attesa di iniziare a giocare di sabato…

ilrestodelcarlino.it

Commenti

AimonAdidas launches Metalbone Reserve: Ale Galán's exclusive racquetPRO EDT 2025 COLLECTION
Colors Saldi 40% Ocean Hotels - Coupon -25% Prenota con B&B HOTELS Prenota con B&B HOTELS

Post più popolari