Biglietti nominali per le partite. L’ira dei tifosi: "Regole inutili"

La decisione di inserire l’obbligo dei biglietti nominali anche per le partite di basket di Serie A sta scatenando l’ira di tutte le tifoserie italiane, comprese quelle che sostengono la Pallacanestro Reggiana. Ad esporsi in prima linea è soprattutto il ‘Popolo Biancorosso’ che attraverso un comunicato sui propri canali social ha voluto sottolineare il proprio malcontento "Regole inutili che non hanno niente a che fare con il basket – è il ‘titolo’ dell’intervento dei supporters di casa nostra che accomuna poi le altre tifoserie d’Italia – purtroppo non era una nostra fantasia, ma come sospettavamo è un’assurda realtà. In totale segretezza, lo scorso 24 luglio, Federazione, Lega Basket, il presidente dell’Osservatorio e le società hanno sottoscritto un nuovo protocollo legato alle modalità d’acquisto dei biglietti per le partite. Disposizioni restrittive alle spalle di tutti quegli appassionati che dopo aver già fatto l’abbonamento dovranno sottostare a queste restrizioni senza essere stati preventivamente informati com’era loro diritto. Vogliamo chiarezza". Il Popolo Biancorosso tira quindi in ballo direttamente anche la Pallacanestro Reggiana con cui, appena 12 mesi fa, aveva collaborato alla nascita di questo nuovo gruppo di tifo che ha reso l’atmosfera al ‘PalaBigi’ più godibile. Questa volta, invece, a detta del ‘Popolo Biancorosso’ è mancata la comunicazione tra le parti, con il club che ha lanciato la campagna abbonamenti senza però ‘avvisare’ i tifosi di quelle che di lì a poco sarebbero state le prospettive. "Di comune accordo tra tutte le tifoserie di Serie A abbiamo dato mandato all’avvocato Adami di richiedere un incontro ufficiale tra le parti – prosegue il comunicato – Il tempo c’è e un ‘protocollo sperimentale’ deve lasciare spazio a modifiche e osservazioni di chi dovrà sottostare a regole che già nel calcio non hanno certo sortito effetti sul piano dell’ordine pubblico. Confidiamo nel buonsenso di chi ci governa, ma non staremo a guardare mentre veniamo privati di diritti e libertà".

Cosa apporta questa modifica? Un biglietto nominale richiede una verifica tramite un confronto con un documento d’identità. Le disposizioni indicherebbero la necessità di avere una tessera del tifoso come nel calcio e di gestire poi gli accessi attraverso tornelli. Essendo condizioni impraticabili nella stagione alle porte, si andrà avanti con il controllo ‘a mano’. I sostenitori in trasferta – e qui la situazione diventa ben più penalizzante – dovranno acquistare i biglietti nominali entro le 19 del giorno antecedente la gara. Dunque se alla domenica saltasse improvvisamente la gita con la famiglia, non si potrà nemmeno andare a Cremona a seguire la Una Hotels. Toccherà quindi abbonarsi alla LbaTv. La nuova piattaforma è stata definita da più parti come ‘una svolta storica’, ma noi saremmo cauti. Frazionare l’offerta (due partite saranno comunque su Sky, mentre per l’Eurolega e altre coppe ci saranno modalità di accesso ancora differenti) non ci sembra il massimo per uno sport che ogni anno perde giovani tifosi che ammirano (in chiaro) le gesta di Lamine Yamal e Sinner e poi si orientano, ovviamente, verso calcio o tennis.

Fonte: Il Resto del Carlino (Articolo di Francesco Pioppi)

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