L’Italia rinuncia a ospitare l’Europeo femminile del 2029: i motivi dietro il no della Figc
L’Italia rinuncia all’Europeo femminile del 2029
Un’estate da protagoniste. Una cavalcata arrivata a un passo dalla finale e interrotta solo da errori arbitrali e sfortuna: le donne della Nazionale di calcio agli Europei di luglio che le avevano viste protagoniste fino all’ultimo istante della semifinale contro le inglesi, si erano scoperte al centro dell’interesse collettivo, finalmente, dopo anni ai margini. Buoni ascolti tv e grandi risultati in campo. Ma la marea è già calata, l’onda ha abbassato la cresta. E così, a un mese da quelle imprese, l’Italia dice addio alla speranza di ospitare nel 2029 il prossimo campionato Europeo di calcio al femminile.
I motivi dietro la rinuncia
Lo ha annunciato la Uefa in una nota ufficiale: l’Italia ha ritirato la propria candidatura, presentata tempo fa dal presidente della Figc Gabriele Gravina. “I dossier di candidatura sono stati presentati dalle federazioni calcistiche di Danimarca e Svezia (una candidatura congiunta), Germania, Polonia e Portogallo. La Uefa ha inoltre ricevuto conferma dalla federazione calcistica italiana del ritiro della propria candidatura”. Un passo indietro inevitabile: la Uefa non era convinta delle strutture italiane (un problema che rischia di costare anche l’Euro 2032, che dovremmo ospitare in coabitazione con la Turchia) e per questo la candidatura azzurra non aveva trovato sostegno tra i membri del comitato esecutivo che dovranno scegliere tra le varie proposte. Favorito, oggi, il tandem Svezia-Danimarca.
La Repubblica
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