Qualificazioni ai Mondiali, l’Italia trionfa sull’Estonia: 5-0. Buona la prima di Gattuso
Bergamo, 5 settembre 2025 - L'era Gattuso parte da Bergamo e dall'Estonia, da battere e possibilmente segnando tanti gol per inseguire ancora l'accesso diretto ai Mondiali 2026. Il primo tempo, tra imprecisione, un pizzico di sfortuna e un grande Henn, si chiude con uno 0-0 che sa quasi di incantesimo difficile da spezzare per l'Italia, che invece dilagherà nella ripresa: tra il 58' e 92' arriva una pioggia di gol, una cinquina a firma di Kean, due volte Retegui, Raspadori (autore da subentrato anche di due assist) e Bastoni. Ottime notizie per il neo ct, che trova la vittoria larga e la porta inviolata, in attesa lunedì di sfidare Israele in un match ben più probante e non soltanto per ragioni prettamente sportive.
Le formazioni ufficiali
Per la sua prima sulla panchina azzurra, Gattuso vara un 4-4-2 aperto da Donnarumma, protetto da Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori e Dimarco, con Politano e Zaccagni esterni e la coppia Barella-Tonali come interni: davanti invece tocca a Kean e Retegui. Henn risponde con un 4-2-3-1 che tra i pali vede Hein, con Schjonning-Larsen, Paskotsi, Kuusk e Saliste in una difesa schermata da Palumets e Shein: l'unica punta è Sappinen, assistito da Kristal, Kait e Sinyavskiy.
Primo tempo
Zaccagni prova subito a cercare Kean con un cross che però è facile preda di Hein. La prima vera chance per l'Italia arriva però al 3', quando proprio Kean apparecchia per la botta dal limite di Politano che fa la barba al palo. Passa un giro di lancette ed è la volta di Barella dagli sviluppi di una punizione, con l'esito che è il medesimo. In campo c'è anche l'Estonia, che con il primo affondo, firmato Kait, guadagna un corner che non darà esiti. Al 6' Saliste disfa e fa, prima pasticciando su Kean e poi rimontandolo e rimediando così al suo errore. All'8', su iniziativa della punta della Fiorentina, anche l'Italia si procaccia il primo tiro dalla bandierina: se ne occupa Tonali, che va da Dimarco, la cui conclusione da fuori è tutt'altro che memorabile. Il forcing azzurro prosegue: al 17' Kean e Retegui combinano prima che quest'ultimo tiri, trovando una deviazione, e al 19' prima Hein e poi Sinyavskiy respingono alla buona i cross di Dimarco prima e Politano poi. Al 24' le chance sono due nel giro di pochi secondi: prima Hein dice di no così così al destro di Zaccagni e poi si ripete con miglior profitto su Dimarco. Rispetto all'inizio, il match si fa più equilibrato, con gli stessi ospiti a non lesinare qualche tentativo di sortita offensiva. Al 33' doppia emozione: prima Sinyavskiy penetra nell'area azzurra prima di trovare un muro davanti a sé e poi, sulla ripartenza, Kean apre troppo la conclusione, che quasi diventa un assist per l'accorrente Retegui. Al 35' Dimarco crossa per il colpo di testa in tuffo di Politano che da ottima posizione sorvola la traversa, destino che al 38' capita alla botta di Kean, che di prima cerca di trasformare in oro l'assist di testa di Retegui. Al 39' combinano Bastoni e Dimarco prima che quest'ultimo scagli un tiro-cross innocuo per gli ospiti. Al 42' Retegui lavora benissimo spalle alla porta per Tonali, la cui conclusione viene respinta dal muro estone: l'ex beniamino del Gewiss Stadium prova a girare di testa un cross di Calafiori, ma senza precisione. Il minuto di recupero viene aperto da due parate di Hein, prima bravo su Dimarco, servito da Zaccagni, e poi miracoloso sull'incornata di Retegui, pescato da un cross di Politano: dagli sviluppi del corner ancora Retegui prova il colpo buono da zero metri, ma colpisce Calafiori ed è un po' la fotografia del primo tempo dell'Italia, tra generosità, imprecisione e sfortuna.
Secondo tempo
Lo spartito del match è lo stesso e pronti, via e gli azzurri si procacciano una chance sull'asse Calafiori-Retegui, ma il muro ospite regge. Al 50' ci prova Di Lorenzo, ma l'esito è il medesimo, con il sospetto di un tocco di mano che poco prima anche l'Estonia aveva reclamato, con Bastoni protagonista. Le mani ci sono davvero, ma sono quelle di Hein sulla botta potente ma centrale di Tonali su una respinta della difesa ospite su un cross di Dimarco. Al 57' Hein si ripete sul colpo di testa di Kean dagli sviluppi di un corner, intervento ben più semplice di quello di prima. L'incantesimo finalmente si spezza un minuto dopo, quando proprio Kean incorna nel bersaglio il colpo di tacco di Retegui su cross di Dimarco. Il numero 11 azzurro potrebbe raddoppiare subito ma, dopo aver superato Kuusk e pure Hein, centra in pieno il palo a botta sicura. Henn cambia qualcosa inserendo Ainsalu per Kristal. Al 64' Retegui mette in mezzo per Zaccagni, il cui colpo di testa trova i guantoni di Hein: poco dopo il numero 20 ci riprova ma con un destro a giro che finisce fuori di un soffio. La prima sostituzione da ct di Gattuso vede l'ingresso di Raspadori proprio per Zaccagni e di Cambiaso per Dimarco, mentre sponda Estonia entra Saarma per Sinyavskiy. Alla ripresa del gioco, al 69', l'Italia raddoppia con Retegui, che fa festa nel suo ex stadio con una rasoiata da fuori su assist di Raspadori. Quest'ultimo al 71', su assist dell'ex compagno di squadra Politano, cala il tris con un colpo di testa a chiusura di un'azione aperta da Di Lorenzo, altro giocatore del Napoli. Gattuso fa altre mosse: dentro Orsolini e Locatelli per Politano e Tonali. Anche sponda Estonia cambia ancora qualcosa: entrano Tamm per Paskotsi, Soomets per Shen e Anier per Sappinen. Intanto Raspadori, il cui impatto sul match è stato eccellente, all'81' cerca la doppietta da punizione ma trova solo la barriera. L'ultima mossa di Gattuso è Esposito per Kean: poco prima Orsolini aveva tentato una mezza rovesciata, centrando in pieno un difensore ospite. I ritmi calano ma l'Italia ha ancora fame e all'89' arriva il poker, nonché la doppietta di Retegui, bravo a girare di testa di potenza il cross di Cambiaso. I minuti di recupero sono 5, al secondo dei quali arriva la cinquina a firma di Bastoni, che incorna il traversone morbido di Raspadori (per lui un gol e due assist) dagli sviluppi di un calcio d'angolo. Non è finita qui, perché al 94' Retegui sfiora la tripletta con una conclusione da dentro l'area che viene contrata ancora in corner. L'hattrick non arriva, ma l'Italia vince e convince all'alba del ciclo Gattuso: ottime sensazioni dopo un'estate complicatissima.
QNSport
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