Final Four: La Trenkwalder cerca il suo primo successo in questa manifestazione

Daniele Barilli - Il Resto del Carlino 6/3/2010
INDOSSATE un bel sorriso. E godetevela. Suvvia, ragazzi: per una volta togliamoci tutte le scimmie dalle spalle. E’ un sereno week-end di festa, quello che si appresta a vivere la Trenkwalder. Niente ansie. Niente tensioni. Niente timori. Roba rara, nello sport. Roba, per appunto, da godersela come matti. Vada come vada. Perché le final-four della Coppa Italia di LegaDue, diciamocelo chiaramente, sono una sanissima boccata d’ossigeno dentro nove mesi vissuti di corsa tra tensioni e battaglie. Poi, come diceva il buon vecchio Catalano, «è sempre meglio vincere che perdere». Ma questo, è un discorso ovvio. E’ chiaro che riempire la coppa di champagne e svuotarla fino all’ultimo goccio, farebbe piacere a tutti visto che Reggio non l’ha mai vinta questa manifestazione. Ma è altrettanto ovvio che se la Trenkwalder dovesse uscire di scena o perdere la finale, nessuno ne farebbe un dramma. I traguardi verso quali sta provando a lanciarsi la compagine biancorossa sono altri e questo è solo un bellissimo gioco da godersi fino in fondo. Nient’altro.
ESAME. E’ vero, e questo nessuno può negarlo, che a Sassari, tra oggi e domani, si confronteranno le 4 squadre migliori della LegaDue. Quelle che lottano per la serie A. Quelle che vogliono la serie A. Questo, sicuramente, darà indicazioni interessanti nello sprint verso la promozione e chi riuscirà a conquistare la Coppa, ripartirà con il morale più alto. Sassari gioca tra le mura amiche, avrà la spinta di 4.000 tifosi, è la capolista del campionato e, insomma, parte come favorita. Questa sera i padroni di casa ospiteranno alle 20,45 (diretta Tv su Rai Sat Più) l’Enel Brindisi, l’unica squadra che è già riuscita ad espugnare il parquet sardo in questa stagione. Ad aprire le danze, però, sarà proprio la Trenkwalder che alle 18,15 se la vedrà con la Prima Veroli, già sconfitta in campionato a Reggio 81-78. I ciociari sono, a dir la verità, il rebus più grande e misterioso del campionato. Perché, a nostro modo di vedere, sono la squadra maggiormente talentuosa della LegaDue. Ma solo in rare occasioni i ragazzi dell’esordiente coach Cancellieri, sono riusciti a spremere tutti i cavalli dal loro motore. Perdendo, spesso e volentieri, come domenica a Imola, partite a lungo dominate. A dimostrazione che, forse, il problema della Veroli è nella testa più che nei muscoli e nel talento. L’esatto contrario, insomma, della Trenkwalder. Capace di vincere, proprio con il cuore e la testa, partite contro squadre che danno l’impressione di essere più forti.
DUE ANIME. E d’altronde che Trenkwalder e Veroli siano formazioni che vivono ai lati opposti del mondo dei canestri, lo dimostra il fatto che Reggio ha la miglior difesa del campionato mentre la squadra laziale è il miglior attacco con una media di 85,2 punti a partita. Quasi 10 punti in più a gara rispetto ai biancorossi. E diventa difficile capire come sia possibile che Veroli sia solo al 4° posto in classifica, con queste potenzialità, a 6 punti di distanza da Reggio e a 8 dallla capolista Sassari. Con una batteria di giocatori come quella composta da Draper, Nissim, Rosselli, Gatto, Hines, Goiera, Gigena e Rossi, la Prima può far male a qualunque squadra. Quello odierno, sarà, insomma, uno scontro di filosofie. A Reggio un paio di mesi fa la difesa biancorossa la spuntò sull’attacco laziale che, all’epoca, era privo di una pedina importante come il pivot Gatto. La speranza è che il copione si possa ripetere.
E SE DOMANI... Chi vince oggi pomeriggio, tornerà poi in gara domani sera alle 20,30 (diretta Tv su Rai Sat Più) contro la vincente della gara tra Sassari e Brindisi in quello che sarà l’atto conclusivo e deciso della manifestazione. In ogni caso, comunque vada, indossate un sorriso. E godetevela fino in fondo...

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