La Final four rispolvera il mito Bianchini

SOLO UN CLUB, domenica prossima, alzerà al cielo la Coppa della final four di LegaDue. Intanto, però, c’è una squadra che ha già vinto. E’ quella di Marco Bonamico, il presidente. Lui e il suo staff per la kermesse di Sassari hanno già fatto centro, richiamando come consulente per l’occasione Valerio Bianchini, personaggio che ha fatto la storia della pallacanestro italiana e, soprattutto, ha ancora molto da dare e da dire.

E’ vero che il Vate la sua storia l’ha fatta al piano di sopra — tre titoli in tre piazze diverse, ma non solo —, ma se la Lega si dimentica di lui (come ha fatto non più tardi di un mese fa ignorando la scomparsa di John McMillen), la LegaDue ci mette una pezza.

LA PRESENZA di Bianchini in un basket sempre più povero (e propenso a nascondere la propria storia) vale da sola il prezzo del biglietto. Ma le sorprese di Bonamico e dei suoi collaboratori non sono finite: a Sassari vedremo un altro coach che ha diversi punti in comune proprio con Valerio.

In attesa di scoprire le ultime sulla final four di Sardegna, Sassari accoglie Demis Cavina, oggi tecnico di Udine, e gli fa la festa. Sassari resta avanti, ma sulle sue tracce non molla la Trenkwalder. Reggio Emilia, oggi sulla bocca di tutti per l’impresa di Giuliano Razzoli, pregusta un futuro del genere per Nicolò Melli, 19 punti e 32 di valutazione.

Detto che Pavia si impone nello spareggio di bassa classifica con l’Umana Venezia, non può passare inosservata l’ennesima impresa dell’Aget Imola che supera Veroli con 30 punti di Whiting.

Niente da fare, invece, per la Riviera Solare superata in casa da Casale con un crollo verticale nell’ultimo quarto (solo nove punti realizzati). (di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino)

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