Reggiana. SI chiede grande cuore: "Amore per la maglia, più sudore e meno discoteca"

Reggio Emilia, 18 marzo 2011 - «FUORI LE P....». E stavolta non è il solito coro proveniente dalla curva sud del «Giglio». E’ l’invito dei tifosi granata rivolto ai giocatori al termine di un faccia a faccia durato qualche minuto. Una raccomandazione non chiara. Chiarissima. Ma procediamo con ordine. Ora di pranzo. Ieri. Festa dell’Unità d’Italia. La truppa di mister Amedeo Mangone è di scena sul sintetico di via Luthuli alle 12,15 contro la Falk, compagine che milita nel campionato di Promozione. Al termine della prima frazione un gruppo composto da una ventina di tifosi si ferma a parlare con i calciatori granata che abbandonano il terreno di gioco. Il chiarimento avviene nei pressi dell’ingresso dell’impianto sportivo. La scena si ripete dopo il triplice fischio.

CIRCA venti supporter granata, a fine partita, bloccano Antonio Maschio e Gianluca Temelin. «Tutti dovreste pensare ad andare meno in discoteca. Secondo noi in campo non rendete come si dovrebbe». La discussione è all’insegna dell’assoluta civiltà, un confronto che i tifosi esigono. E al quale i due veterani della Reggiana non si sottraggono.

«SONO QUATTRO partite — ribadiscono i tifosi — che non si vede un tiro in porta. E’ ora di finirla.
Carlino

Roberto Giampietri

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