L’Italia splende e sorride, anche perché agli ottavi è approdata pure Jasmine Paolini che, sotto lo sguardo attento della sua compagna di doppio Sara Errani, ha battuto Bianca Andreescu nell’unico momento in cui le nuvole hanno smesso di scaricare acqua: è finita 6-2, 3-6, 6-0, e il risultato spiega il solo passaggio a vuoto di una giocatrice sempre più sicura dei suoi mezzi e con ampio margine di miglioramento. Tra l’altro ora avrà un’avversaria, la prossima (Elina Avaseyan, una sorpresa), che potrebbe aiutarla a raggiungere un risultato per lei storico. Niente male per la ragazza di Bagni di Lucca, con mamma polacca di origine ghanese, ormai matura per il grande palcoscenico delle racchette: «Non è stato facile aspettare di giocare, però non sono la Cocciaretto che studia durante le pause: aggiungerei altra ansia...», e ride. Poi, tornando seria: «Mi sento sempre più sicura, ma so che dietro l’angolo c’è sempre una buca in cui inciampare. Nel tennis ogni partita è un esame, devo stare attenta».
Dunque sarà un’altra giornata importante, anche se la lotta si fa dura.
Lo ha capito anche Sasha Zverev, per tutti il favorito del torneo, che a momenti lascia la compagnia sotto il tetto del Centrale: Griekspoor, un’olandese che anche con Sinner ha sempre perso finora ma rendendogli ogni volta la vita difficile, è andato a un passo dalla vittoria della vita avanti 4-1 con due break nel quinto set. Poi, ovviamente, la differenza tra un campione e uno che vuole diventarlo si vede in quei momenti, e così il tedesco alla fine l’ha sfangata al super tie-break finale. Cose che capitano contro gente così: finisce che poi piove sempre. Per gli altri.
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