L'ha avuta in mano per 20' abbondanti, la Serie A, questa Trenkwalder.

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di DAVIDE DRAGHI

L'ha avuta in mano per 20' abbondanti, la Serie A, questa Trenkwalder. L'ha assaporata, avanti 43-29 al termine dei primi due quarti, con tutta l'inerzia dal- la sua parte. Poi, nella seconda metà di gara, l'ha letteralmente gettata al vento, concludendo la gara con una mazzata sulle spalle che difficilmente riuscirà ad essere assorbita. E' un vero e proprio suicidio sportivo quello a cui si è sottocosta la formazione di Max Menetti nel big match contro la Giorgio Tesi Group Pistoia. Reggio aveva dominato l'avversario nel primo tempo di gara, segnando a ripetizione e dimostrando i cosiddetti "occhi della tigre", quelli che servivano per fare l'impresa in un PalaCarrara stipato all'inverosimile da 4 mila pistoiesi. Fin dalle prime battute la Trenkwalder ha mostrato il piglio giusto: intensità difensiva, ottima circolazione e spaziature in attacco. Taylor aveva giocato un primo tempo dei suoi, con 13 punti realizzati e tutto il suo talento in mostra. Robinson aveva tolto dalla partita lo spauracchio Hardy e sia Roberto Chiacig che Riccardo Cervi erano riusciti a controllare, il primo in attacco ed il secondo in difesa, i tabelloni. Sembrava la serata perfetta quando anche Vecchia, mandato coraggiosamente in campo da Menetti, aveva risposto con la bomba del +14 (30-16). Ed invece, nella seconda metà di gara, Reggio è stata in grado di vanificare tutto. Un approccio sbagliato fin dai primi possessi della seconda metà di gara. Il primo canestro della ripresa lo segna Chiacig dopo 3' abbondanti, poi Pistoia inizia a rosicchiare pian piano tutto il gap costruito dalla Trenkwalder. Alla fine dei 30', complice qualche canestro dalla lunetta, Reggio riesce a concludere comunque sopra di 9 lunghezze sul 52-43. Nel quarto periodo invece la luce biancorossa si spegne del tutto. Robinson segna gli u- nici punti dei suoi nei 10' finali e sigla il 55-50, poi si apre un parziale di 17-0 in favore dei padroni di casa che concluderà il match. Mattatore del secondo tempo pistoiese il bomber Hardy, che una volta sbloccatosi ha trascinato i suoi prima al sorpasso dalla lunetta (55-56) poi a costruire il devastante brea* finale. Reggio è incapace di reagire. Menetti forse aspetta un po' troppo a fermare la partita con un time out, ma anche dopo aver parlato con i suoi, non riesce a cambiare l'inerzia della gara. La Trenkwalder ha iniziato a giocare uno contro cinque smettendo di far circolare la palla. Il risultato è che, dopo ogni errore, lo scoramento ha preso il sopravvento e i bian-corossi si sono disuniti sempre di più minuto dopo minuto. Il finale è quasi umiliante per una squadra che aveva dominato la prima metà di gara. Reggio esce a testa bassa dal parquet mentre i pistoiesi giustamente esultano per la vetta della classifica in solitaria. Ora sarà interessante vedere la reazione della Trenkwalder dopo questo pesante "ko": la possibilità di vincere il campionato c'è ancora, nulla è perduto, ma una sconfitta di questo tipo può minare le sicurezze e il morale dello spogliatoio biancorosso.

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