Trenkwalder, incredibile tracollo. I biancorossi fanno sognare poi scompaiono dal campo

- Il Resto del Carlino -
 
Pistoia 71 Trenkwalder 55

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA: Jones 10 (1/6, 2/2), Gurini (0/2), Galanda 19 (5/10, 2/3), Hardy 2/ (8/15, 3/8), Saccaggi 4 (0/3, 1/5); Toppo 5 (2/3, 0/1), Tavernari 6 (3/8, 0/1). N.E. Evotti, Tuci, Grillini, Della Rosa, Chiti. All. Moretti
TRENKWALDER: Robinson 11 (2/6, 1/3), Taylor 13 (5/14, 1/3), Frassineti 2 (1/4, 0/1), Filloy 5 (1/4, 1/6), Chiacig 12 (6/9); Antonutti 5 (1/4, 1/2), Slanina 2 (1/2, 0/1), Cervi 2, Ruini (0/1 da 3), Veccia 3 (1/1 da 3). N.E. Viglianisi, Germani. All. Menetti
Arbitri: Materdomini, Mazzoni e Ciaglia
NOTE Parziali tempi: 14-23, 29-43. 43-52. Tiri liberi: Pistoia 9/16, Trenkwalder 6/8. Antisportivo a Chiacig allo 00’51 (0-0). Spettatori 3800 circa.
Dall’inviato Daniele Barilli
Pistoia
A UN PASSO dal possibile. E pure dell’impossibile. A un passo dal sogno. A un passo, forse, dalla serie A. Si è spenta lì, la Trenkwalder. A un passo da tutto. Si è fermata lì, la squadra reggiana. E’ scomparsa dal campo. Ha spento tutte le luci ed ha buttato via tutto quello che aveva costruito, perdendo la quarta gara consecutiva in trasferta. E i numeri, sono lì, impietosi, a condannare i biancorossi: nel secondo tempo Reggio ha segnato 12 punti in 20 minuti e solo 3 nell’ultimo quarto che si è concluso con un incredibile, ma eloquente, 28-3 per Pistoia. E in queste cifre c’è tutta la partita. E c’è pure tutta l’amarezza per aver visto la Trenkwalder arrivare lì, a un passo dal sogno, a un passo dal traguardo, a un passo dalla vittoria più importante della stagione, lasciandosela sfuggire dalle mani.
E’ STATO un po’ come andare al supermercato e scoprire che c’è un’offerta: paghi uno, prendi due. Perché in due ore abbiamo visto due partite e due squadre. La prima partita dominata dalla Trenkwalder infilatasi negli spogliatoi, per l’intervallo, con 14 punti di vantaggio (29-43) che avrebbero potuto tranquillamente essere una ventina. Lì, però, si è conclusa una partita e ne è cominciata una completamente diversa. E in questa la Trenkwalder, in pratica, non è neppure entrata sul parquet. I biancorossi hanno realizzato 12 punti in 20 minuti e solo 3 punti, record del mondo o giù di lì, in tutto l’ultimo quarto, consegnandosi alle fauci di Pistoia che non vedeva l’ora di vendicare l’onta del meno 48 subito all’andata. Un parziale di 28-3 finale ha sancito la batosta biancorossa che allontana la Trenkwalder da una promozione apparsa vicinissima per 30 minuti. Ma se una squadra così esperta e piena di risorse si scioglie come neve al sole davanti alle prime difficoltà, diventa difficile pensare di poter sognare.
E DIRE che all’inizio sembrava tutto perfetto. Dopo l’effimero vantaggio locale (4-2), i biancorossi prendono in mano la partita e provano a stroncarla sul nascere. Due triple di Robinson e Filloy, tre contropiedi di Taylor, una difesa asfissiante e Reggio è già là che veleggia in alto mare (9-20). Un vantaggio che la Trenkwalder consolida all’inizio del secondo quarto quando una tripla del ritrovato Veccia spedisce i reggiani sul più 16 (16-32). Lì, però, la squadra di Menetti, rallenta un po’ e, complice i falli e le rotazioni, non riesce a dare il colpo di grazia al match andando al riposo sul più 14 (29-43) reclamando su un tiro da metà campo insaccato da Robinson allo scadere e annullato dai direttori di gara.
E POI... E poi succede quello che non avremmo mai pensato potesse succedere. I biancorossi entrano in campo e sbagliano tutto quello che si può sbagliare. Anche qualcosina di più. Palloni d’oro gettati in tribuna, rigori a porta vuota sbagliati clamorosamente, contropiedi sciupati nel peggiore dei modi. E così Pistoia, con un break di 8-0 costruito tutto da Hardy torna a meno 8 (37-45) e, quel che più conta, riaccende la bolgia dantesca. Pistoia, per fortuna della Trenkwalder, ricambia però la cortesia e così, malgrado i reggiani realizzino solo 9 punti in tutto il terzo quarto, all’ultimo mini-riposo sono ancora avanti di 9 punti (43-52).
INVECE di riaccendere i motori, però, la Trenkwalder si affloscia completamente. E quando Hardy (22 punti nella ripresa) decide che è giunto il momento di fare sul serio, la partita si spacca in due. Sono 6 punti consecutivi dello statunitense a concretizzare il sorpasso (56-55). Pistoia mette la freccia, Reggio sparisce dal campo. Negli ultimi 8 minuti i biancorossi non segnano neppure un punto. E il parziale finale della partita è terrificante: 28-3 per i toscani. Incredibile, ma, ahinoi, vero. Verissimo. Reggio si è fermata lì: a un passo dal possibile e dall’impossibile. A un passo da tutto.

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