Reggio Emilia, il PalaBigi chiude in bellezz...A
- Il Giornale di Reggio -
di Anne Abati
di Anne Abati
Una strada lunga. È quella che attende gli sportivi reggiani, e la Trenkwalder, se vorranno avere una nuova casa. Negli ultimi mesi si è parlato con sempre maggiore frequenza di per un match della Trenk nuovo palazzo dello sport per sostituire via Guasco o, alternativa in questo momento decisamente più calda, di un ammodernamento dello storico Pala-Bigi, per arrivare a 4500 posti circa. Ma i tempi non sembrano strettissimi e, ad onor del vero, neppure vi è la necessità legale. Con le modifiche del settembre scorso e le nuove tribunette, via Guasco ha una capienza ufficiale di 3500 posti, ovvero il minimo richiesto dalla serie A. La gara con Imola, che ha regalato la promozione ed attirato un pubblico notevole, ha però mostrato come il vecchio, storico palazzo sia davvero al limite, con affluenze "pesanti", e la massima serie ovviamente può attirare molte più persone alla pallacanestro. Già lo scorso anno si sono superati i 2000 abbonati, in questa stagione -con l'entusiasmo promozione -è facile immaginare che la quota salga di alcune centinaia, e quindi il palazzo sarebbe già bello pieno "d'ufficio". E via Guasco ha qualche problema logistico, i parcheggi in primis. Benché abbia pure un fascino a cui parecchi - compreso chi scrive - farebbero fatica a rinunciare, per i ricordi e gli "spiriti" che ospita, il palazzo mostra la sua età, indubbiamente. Le soluzioni in ballo sono due. La prima, una struttura nuova di pacca, da edificare altrove, in una delle aree perife- riche di cui si parla da parecchio, e a quel punto si potrebbe pensare ad un palazzetto multifunzionale, con negozi ed altro, e un'ampiezza ancora superiore. Problema principale, i costi. Sarebbe difficile andare sotto i 20 milioni di euro, anche restando bassi, e l'anno di relativa grazia 2012 non è certo l'ideale per avviare un progetto simile, che ovviamente dovrebbe avere una base pubblica - e forse una partnership privata. L'alternativa, rimodernare via Guasco, con un intervento massiccio, che prevedrebbe fra l'altro la demolizione delle strutture di proprietà pubbliche a fianco, per allargare, e la pedonalizzazione di via Guasco, oltre alla trasformazione dell'ex carcere in parcheggio e struttura di accoglienza. In questo caso la spesa potrebbe abbassarsi parecchio, diventando un terzo circa di quella necessaria ad un palazzetto nuovo, e la capienza salirebbe verso 4500 posti. Non si tratta comunque di due bruscolini, e il periodo è appunto piuttosto opaco, e ci sono problemi urbanistici in quantità su cui ragionare. Fra progetto, approvazione ed incarichi degli appalti difficile pensare che -anche se si trovasse una quadra - si possa partire prima dell'autunno, ad essere ottimisti, e molto. Quindi? Nel frattempo la Trenkwalder dovrebbe traslocare, quasi certamente a Modena. Un passo che - proprio nell'anno della promozione - vai la pena fare solo per qualche mese, nella certezza di poter poi tornare in una struttura rinnovata. Altrimenti - ed è l'ipotesi più probabile - tanto vale pensare ad una stagione nel via Guasco "d'antan" e poi partire con i lavori in estate.
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