Trenkwalder senza confini, due reggiani nella Grande Mela

Gabriele Gallo
IL TIFO BIANCOROSSO non ha confini e i cuori palpitano anche oltreoceano. La magnifica stagione della Trenkwalder, culminata con la promozione in serie A, è stata vissuta anche negli Usa. Dove vivono e lavorano due affezionatissimi e storici supporters della palla a spicchi reggiana. Che hanno vissuto insieme. con ansia e poi magnifica esaltazione l’atto decisivo dell’annata, la vittoria contro Imola, lungo le strade di New York. Gli «aficionados» di cui parliamo sono Filippo Saccani, che nella Grande Mela ha messo su una gelateria («L’Amorino») tra Union Square e Washington Square, ed Ezio Burani, che ha sposato un’americana e lavora presso una delle più prestigiose agenzie pubblicitarie della costa Est. Burani, tra l’altro, è stato l’inventore della maglietta celebrativa della promozione, che sta andando a ruba tra i tifosi. «L’orario della gara con Imola - racconta Burani - coincideva con il tradizionale brunch domenicale newyorkese. Prima ho provato a trovare la partita in streaming online senza esito. Poi ho telefonato a diversi ristoranti italiani per sentire se avevano Rai Sport, ma anche qui, niente da fare. A quel punto, mi sono deciso a tenere d’occhio sul cellulare il play by play del sito della Legadue. Però volevo a tutti i costi vedere il finale. Allora ho telefonato a un mio amico a Reggio e disperato ho chiesto se per favore poteva andare in Skype e inquadrare la sua Televisione. Funzionava. Quindi ho seguito l’ ultimo minuto in questo modo: in piedi sulla Terza Strada, in Lower East side, guardando lo schermo del mio telefonino. Ma dato che la qualità non era un gran che il mio amico commentava la partita. Fino all’ apoteosi».
NATURALMENTE non sono mancati i rituali festeggiamenti: «Quando è arrivato Filippo dal lavoro siamo andati in giro per le strade con la maglietta della promozione e chiaramente ci guardavano tutti strano. Però è stato un momento di vera gioia». Sia Burani che Saccani, durante la stagione, hanno fatto in modo di tenersi costantemente aggiornati sulle vicende della Trenkwalder: «Seguivamo - commenta l’agente pubblicitario - i match in diretta sul sito della Legadue, poi, al lunedì, la replica televisiva, in streaming». Naturalmente Burani è già pronto all’imminente serie A. «Continuerò a seguire le gesta dei biancorossi - aggiunge - e ho già guardato i voli per Bologna in attesa di sapere quando ci sarà il derby. In quel caso una scappata in Italia vorrei proprio farla. Anche perchè voglio far provare a mia moglie l’atmosfera tutta particolare che si avverte in un derby italiano. Onestamente io qui al Madison Square Garden mi annoio». Filippo Saccani era al lavoro nella sua gelateria durante la gara coi romagnoli, ma faceva in modo di rimanere aggiornato e, dopo il trionfo, ha raggiunto Burani al ristorante via Emilia di New York. «Ci siamo ritrovati con altri italiani a mangiare cappelletti con gnocco fritto, tigelle e prosciutto. Ci hanno chiesto perché festeggiavamo e dopo averglielo spiegato abbiamo brindato tutti insieme con un ottimo lambrusco. Che in occasioni come queste non può mancare». Saccani è alla guida di una delle gelaterie più rinomate di New York, meta anche di molti vip, italiani e non, in transito per la Grande Mela. «Vengono spesso a trovarmi Benny Benassi e Giorgio Cimurri. Ma di qua sono passati anche Jovanotti, Fabio Volo e Giovanni, del noto trio di comici».
ilrestodelcarlino
1Giugno 2012

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