Sciolto il contratto con l’ala Defant


Le strade della Trenkwalder e di Massimiliano Defant si sono separate ieri. La Pallacanestro Reggiana ha infatti comunicato di aver risolto consensualmente il contratto con l'ala grande.
L'atleta trentino, classe '89, ora è libero di trovarsi una sistemazione, dopo i sei anni in biancorosso. Arrivato a Reggio nel 2006, l'anno successivo ha vinto lo scudetto con l'under 21 biancorossa. Dopo l'esordio in Legadue è stato mandato a fare esperienza in giro per l'Italia: prima a Perugia (A Dilettanti), poi a Matera (A Dilettanti) e infine a Torino (Dba). Defant è rientrato quest'estate a Reggio, e la Trenk ha cercato di trovare all'ala una sistemazione in prestito, senza però trovare nulla di soddisfacente. Anche per questo la decisione di risolvere un contratto che sarebbe in ogni caso scaduto nell'estate del 2013.
«Dopo sette anni – racconta Defant – è giunto il momento di separarsi e di chiudere questa splendida avventura. Il mio era un contratto abbastanza pesante, è stato meglio risolverlo così».
C'è del rammarico da parte sua?
«Assolutamente, anzi. Ho e continuo ad avere un ottimo rapporto con tutti. Uscire dal contratto andava bene sia me che a loro».
Perché, dal suo punto di vista, era un'opzione conveniente?
«Non si è trovata una soluzione per il prestito, come negli anni passati: forse il mio contratto ha spaventato alcune società che avrebbero potuto interessarsi a me. Ora posso muovermi più liberamente e trovare una sistemazione che faccia al caso mio».
Ha già qualcosa in ballo?
«Per il momento no. Tornerò a Trento, a casa mia; mi allenerò da solo e aspetterò l'occasione giusta».
Un bilancio di quest'esperienza?
«Assolutamente positivo. Sono cresciuto molto sia come persona che come giocatore. Il momento migliore, naturalmente, è stato lo scudetto del 2007, ma ce ne sono stati altri. Ringrazio Landi, Paterlini e Dalla Salda, tutta gente che ha creduto in me e mi è stata vicina».
Ha giocato sia con Melli che con Cervi: chi è più forte?
«Sono amici, ancor prima che ex compagni di squadra, e non voglio fare paragoni. Auguro il meglio ad entrambi, se lo meritano». (f.v.) 
gazzettadireggio 

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