Il play della Trenkwalder Robert Fultz: Slanina sarà la nostra arma in più

- La Gazzetta di Reggio -
14/09/2010 09:09 - ANDREA VACCARI

REGGIO. Si appresta a vivere la sua terza stagione in biancorosso, e c’è da scommettere che sarà tra i protagonisti della stagione. Robert Fultz prova a fare il punto della situazione in casa Trenkwalder dopo il ritiro estivo, in attesa della prestigiosa amichevole con l’Armani.
Fultz, qual’è il bilancio del ritiro estivo della squadra a Castelnovo Monti?
«Sono contento, perché abbiamo concluso questo periodo senza accusare problemi fisici. Abbiamo messo benzina nelle gambe, e questi giorni ci sono serviti per capire quello che vuole il coach e per conoscerci tra di noi. Penso sia stata un’ esperienza positiva, che è servita a tutti».
Ha pesato la netta sconfitta in amichevole con Casalpusterlengo?
«Le partite durante la preparazione vanno sempre prese con le molle, ma è vero che in quell’occasione abbiamo approcciato male all’appuntamento. Poi ne abbiamo parlato tra di noi e ci siamo chiariti».
Come le è parsa la squadra nelle prime uscite?
«Ci siamo imposti di dover migliorare in difesa, un fattore troppo importante in quanto siamo sì una squadra agile ma che paga un po’ in centimetri. Dovremo quindi saper alzare il ritmo quando sarà il momento. Anche per l’attacco ci vorrà un po’ di tempo. Beck ad esempio ha fatto un po’ fatica ma il suo valore alla lunga emergerà».
Differenze di lavoro tra Coen e Ramagli?
«Il carico di lavoro è sempre quello, l’anno scorso eravamo partiti più penalizzati perché alcuni di noi erano infortunati. Ora, dopo aver fatto del fondo, cercheremo di lavorare sulla brillantezza».
Chi l’ha impressionata dei nuovi?
«Slanina. Sono contentissimo che stia bene, è un giocatore di grande calibro che sa sempre scegliere la soluzione migliore, basta uno sguardo per intendersi. E’ una garanzia, la sua presenza costituisce un valore aggiunto».
E il suo «protetto» Kudalcek?
«Ha fatto grandi miglioramenti, lavora molto e ci tiene. L’anno scorso se non si fosse infortunato ci avrebbe dato una grossa mano. Ma ha solo vent’anni, bisogna dargli il tempo di sbagliare».
Aveva fatto un pensierino alla fascia da capitano?
«Confesso di averci pensato per un attimo, ma Frosini è perfetto per quel ruolo. E’ rispettato, conosce l’ambiente, sa dire la parola giusta al momento giusto. Io gli darò una mano». 

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