La Reggiana ha indossato l'abito della sera e ha costruito la sua vittoria con il Como e domenica aspetterà il Verona
La Reggiana ha indossato l'abito della sera e ha costruito la sua vittoria mostrando un'inusuale solidità difensiva frutto del tanto auspicato equilibrio di squadra, ma anche della nuova collocazione di Saverino, autentico play davanti alla difesa. E' stata questa la mossa vincente di Mangone.
Un successo cristiallino, indiscutibile, messo in cassaforte con uno splendido primo tempo per autorità e consapevolezza dei propri mezzi. Una Reggiana che nella prima frazione di gioco ha costruito con Guidetti tre splendide opportunità, a dimostrazione della capacità di proporre gioco e della forte motivazione. Guidetti è riuscito a fare centro al terzo tentativo, anche se c'era in tutti la consapevolezza che era solo questione di tempo. La Reggiana ha dato una lezione di stile e padronanza del campo, come mai era accaduto.
Nella seconda parte del match la Reggiana ha contenuto la sterile reazione del Como e poi ha messo in cassaforte il risultato con il giovane Maritato, che ha firmato il suo secondo gol stagione dopo una manciata di secondi dal suo ingresso in campo.
Ma sarebbe riduttivo liquidare la vittoria della Reggiana ai gol o agli episodi positivi che hanno caratterizzato la partita, perché questa volta i granata hanno giocato da squadra vera. Impeccabili in tutte le zone del campo, mai in affanno e sempre pronti a comandare il gioco con autorevolezza. Il Como non è mai esistito, e questa la dice lunga sulla prestazione dei granata.
Un successo che proietta i granata al terzo posto in classifica e rende una luce diversa il futuro di Saverino e compagni. L'impressione è che l'allenatore Mangone e i suoi ragazzi abbiano trovato la ricetta per acquisire la necessaria identità di squadra. Certo, serviranno delle riprove, a iniziare dal prossimo match interno con il Verona, ma ieri sera a Como è arrivato un segnale importante.
I tre punti conquistati ieri sera a Como non sono il frutto del caso, di un episodio favorevole ma di una diversa dimensione della squadra. La Reggiana ha offerto un calcio piacevole e a tratti spettacolari. Tutta l'Italia pallonara avrà certamente applauta.
21 settembre 2010
di Wainer Magnani - gazzettadireggio.it
Un successo cristiallino, indiscutibile, messo in cassaforte con uno splendido primo tempo per autorità e consapevolezza dei propri mezzi. Una Reggiana che nella prima frazione di gioco ha costruito con Guidetti tre splendide opportunità, a dimostrazione della capacità di proporre gioco e della forte motivazione. Guidetti è riuscito a fare centro al terzo tentativo, anche se c'era in tutti la consapevolezza che era solo questione di tempo. La Reggiana ha dato una lezione di stile e padronanza del campo, come mai era accaduto.
Nella seconda parte del match la Reggiana ha contenuto la sterile reazione del Como e poi ha messo in cassaforte il risultato con il giovane Maritato, che ha firmato il suo secondo gol stagione dopo una manciata di secondi dal suo ingresso in campo.
Ma sarebbe riduttivo liquidare la vittoria della Reggiana ai gol o agli episodi positivi che hanno caratterizzato la partita, perché questa volta i granata hanno giocato da squadra vera. Impeccabili in tutte le zone del campo, mai in affanno e sempre pronti a comandare il gioco con autorevolezza. Il Como non è mai esistito, e questa la dice lunga sulla prestazione dei granata.
Un successo che proietta i granata al terzo posto in classifica e rende una luce diversa il futuro di Saverino e compagni. L'impressione è che l'allenatore Mangone e i suoi ragazzi abbiano trovato la ricetta per acquisire la necessaria identità di squadra. Certo, serviranno delle riprove, a iniziare dal prossimo match interno con il Verona, ma ieri sera a Como è arrivato un segnale importante.
I tre punti conquistati ieri sera a Como non sono il frutto del caso, di un episodio favorevole ma di una diversa dimensione della squadra. La Reggiana ha offerto un calcio piacevole e a tratti spettacolari. Tutta l'Italia pallonara avrà certamente applauta.
21 settembre 2010
di Wainer Magnani - gazzettadireggio.it
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