Ora la Trenkwalder ha bisogno anche dei giovani
- La Gazzetta di Reggio -
07/12/2010 10:01 - . Non bastavano gli infortuni di Fultz e Frassineti: a 14 secondi dal termine dell’ultimo quarto di Trenk-Scafati la caviglia sinistra di Joe Smith si è girata, mettendo fuori uso l’americano. Che dovrà saltare, perlomeno, la gara di Casale Monferrato.
Come va la caviglia?
«Non è molto gonfia ma faccio fatica a camminare».
Quanto starà a riposo?
«Non so, io vorrei tornare al più presto ma dipenderà dal medico».
Come si è procurato quella distorsione?
«Penetrando sotto canestro ho scaricato la palla a Slanina, credo di aver messo il mio piede su quello di Chiacig».
E’ stata dura guardare il supplementare dalla panchina?
«Una sofferenza, avrei voluto essere al fianco dei miei compagni».
E’ vero che era entrato in campo in condizioni precarie?
«Sì, per il dolore ad ginocchio non avevo potuto allenarmi bene ma mi sentivo un po’ meglio».
Ne ha risentito, la sua prestazione?
«Sentivo un leggero fastidio ma potevo tranquillamente giocare».
Come si è trovato con Veccia?
«Bene, lavoro con lui tutta la settimana, non ci sono stati problemi a trovare l’intesa».
«Quando è entrato lui, è migliorata la sua prestazione.
«E’ stato un caso. Comunque è vero che nel primo quarto ho giocato male ed ho fatto meglio nel secondo».
Più meriti di Scafati o più errori della Trenkwalder?
«Loro hanno giocato bene, noi abbiamo fatto degli errori ma con tutte quelle assenze non era facile. Abbiamo cercato di fare gruppo per sopperire, non è bastato».
Domenica a Casale il primo di alcuni incontri difficili e lei starà fuori...
«Ho fiducia nel coach e nei compagni. Finelli inventerà qualcosa per riuscire a vincere».
Dovranno darvi una grossa mano i baby Veccia e Grisendi.
«Per loro è difficile giocare a questo livello ma abbiamo bisogno di loro».
Vuol dare loro un consiglio?
«Lavorare duro, prendere esempio da noi più esperti, credere nelle loro capacità. Hanno l’opportunità di crescere e farsi vedere».
Come si trova a Reggio?
«E’ un bel posto e viene a vederci giocare tanta gente. So che si aspetta qualcosa di più, è giusto, ma arriveremo».
07/12/2010 10:01 - . Non bastavano gli infortuni di Fultz e Frassineti: a 14 secondi dal termine dell’ultimo quarto di Trenk-Scafati la caviglia sinistra di Joe Smith si è girata, mettendo fuori uso l’americano. Che dovrà saltare, perlomeno, la gara di Casale Monferrato.
Come va la caviglia?
«Non è molto gonfia ma faccio fatica a camminare».
Quanto starà a riposo?
«Non so, io vorrei tornare al più presto ma dipenderà dal medico».
Come si è procurato quella distorsione?
«Penetrando sotto canestro ho scaricato la palla a Slanina, credo di aver messo il mio piede su quello di Chiacig».
E’ stata dura guardare il supplementare dalla panchina?
«Una sofferenza, avrei voluto essere al fianco dei miei compagni».
E’ vero che era entrato in campo in condizioni precarie?
«Sì, per il dolore ad ginocchio non avevo potuto allenarmi bene ma mi sentivo un po’ meglio».
Ne ha risentito, la sua prestazione?
«Sentivo un leggero fastidio ma potevo tranquillamente giocare».
Come si è trovato con Veccia?
«Bene, lavoro con lui tutta la settimana, non ci sono stati problemi a trovare l’intesa».
«Quando è entrato lui, è migliorata la sua prestazione.
«E’ stato un caso. Comunque è vero che nel primo quarto ho giocato male ed ho fatto meglio nel secondo».
Più meriti di Scafati o più errori della Trenkwalder?
«Loro hanno giocato bene, noi abbiamo fatto degli errori ma con tutte quelle assenze non era facile. Abbiamo cercato di fare gruppo per sopperire, non è bastato».
Domenica a Casale il primo di alcuni incontri difficili e lei starà fuori...
«Ho fiducia nel coach e nei compagni. Finelli inventerà qualcosa per riuscire a vincere».
Dovranno darvi una grossa mano i baby Veccia e Grisendi.
«Per loro è difficile giocare a questo livello ma abbiamo bisogno di loro».
Vuol dare loro un consiglio?
«Lavorare duro, prendere esempio da noi più esperti, credere nelle loro capacità. Hanno l’opportunità di crescere e farsi vedere».
Come si trova a Reggio?
«E’ un bel posto e viene a vederci giocare tanta gente. So che si aspetta qualcosa di più, è giusto, ma arriveremo».
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