La vittoria della Sunsire Scafati a Reggio Emilia sulla trenkwalder è stata invece un insieme di grinta

- Il Mattino -

07/12/2010 10:26 - La Sunrise Scafati vuole arrivare al più presto alla quadratura del cerchio anche lontano da casa riuscendo a vincere sul parquet della Trenkwalder Reggio Emilia e sfatando il tabù da trasferta che durava dal lontano 11 aprile 2010 quando con 26 punti realizzati a testa da Goss e Apodaca, l’allora Bialetti vinse 89-82 sul campo della già retrocessa Latina lanciandosi verso i play off della scorsa stagione agonistica.
La vittoria della Sunsire Scafati a Reggio Emilia è stata invece un insieme di grinta, carattere e voglia di vincere per cancellare la sindrone da trasferta che vedeva Scafati sconfitta in 13 delle ultime 14 partite giocate lontano da casa.
“Finalmente ci siamo tolti la “scimmietta dalle spalle” della vittoria lontano dalla nostra casa che è il Pala Mangano. Era importante farlo ora perché la squadra con Hunter prima, e Radulovic poi ha acquistato importanza e soprattutto ha meno punti deboli e riuscendo a limare i vari errori fatti nelle prime quattro trasferte abbiamo portato a casa un match fondamentale sia per aver vinto in casa di una diretta concorrente, che tornerà su in classifica nei prossimi mesi, sia perché ci siamo sbloccati anche mentalmente” parole e musica di un soddisfatto Giulio Griccioli.
Il 38enne tecnico toscano, al primo anno da senior dopo anni di esperienza accumulati nelle giovanili della Montepaschi, passa al dettaglio i 45’ di gioco sul parquet reggiano: “Abbiamo giocato un primo tempo dai due volti riuscendo ad attaccare la partita con aggressività sia in difesa (consessi solo 10 punti nel primo quarto) sia in attacco prendendo tiri ‘aperti’ e sbagliando conclusioni facili che potevano darci un vantaggio molto più ampio del 16-10 dei primi 10’. Nel secondo parziale abbiamo subito il ritorno di Reggio e pagato delle scelte sbagliate beccando un break pesante (18-2) ma senza mai uscire mentalmente dalla partita. Rispetto al recente passato è stata questa la differenza fondamentale perché limitando i momenti di buio siamo rimasti sempre attaccati ad un match che Reggio Emilia doveva vincere per forza e che noi non volevamo perdere. Poi nel terzo e quarto periodo prima abbiamo tenuto e poi nel finale di partita potevamo chiudere la contesa prima del supplementare che abbiamo, onestamente, dominato. Quindi posso dire che ha prevalso la nostra voglia di non perdere di nuovo fuori casa”.
Il coach, allievo di Simone Pianegiani (attuale ct della nazionale e allenatore più vincente d’Italia con Siena), sintetizza la ‘chiave’ di volta della partita che potrebbe essere quella della svolta stagionale, con parole efficaci e indiscutibili: “Fiducia e determinazione sono gli aggettivi che userei per la mia squadra. La fiducia l’abbiamo messa nelle cose che facevamo anche quando sbagliavamo qualcosina e la determinazione c’è stata nel voler vincere la partita a tutti i costi. In difesa, anche subendo canestro, tenevamo botta e farlo per 40’ è difficile ma almeno non abbiamo mai mollato quando il gioco diventava duro. Questo è un segnale di confidenza anche tra i giocatori che è aumentato con l’arrivo di atleti come Hunter e Radulovic, che ci hanno migliorato nei difetti che avevamo prima, lacune che ci toglievano certezze, mentre adesso le fondamenta iniziano a vedersi. Di certo c’è più amalgama, perché il carattere a questa squadra non è mai mancato”.
Vinta la prima trasferta, l’appetito potrebbe venir mangiando per la Sunrise: “Perché no! – aggiunge Griccioli - Scendiamo in campo per dire, sempre, la nostra anche se, contro Rimini, sarà durissima. Cercheremo di bissare il successo di Reggio Emilia anche perché la consapevolezza nei nostri mezzi aumenta di giorno in giorno, soprattutto ora che arrivano le vittorie. Sarebbe un gran colpoin chiave play off”.

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