La Trenkwalder gioca bene, tiene in mano le redini della partita quasi ininterrottamente, poi cede alla Naturhouse Ferrara.

- La Gazzetta di Reggio -

14/03/2011 12:11 - DAL NOSTRO INVIATO MAURO GRASSELLI
FERRARA. No, niente di facile in questa «irricevibile» stagione biancorossa. La Trenkwalder gioca bene, tiene in mano le redini della partita quasi ininterrottamente, poi cede alla Naturhouse Ferrara.
Non una resa. Anzi, Reggio ha sfiorato la vittoria sia al termine del tempo regolamentare, quando Ferrara ha agguantato il pareggio con un canestro sulla sirena del match-winner Ndoja, sia al supplementare, quando il +1 reggiano è stato ribaltato da una magia di Farabello all’ultimissimo assalto. Un peccato, perché il fanalino di coda Forlì ha battuto Barcellona, ha raggiunto San Severo a quota 12 e domenica prossima arriverà al Palabigi con la concreta possibilità di agguantare la Trenkwalder, rimasta ferma a 14.
BELL, FATTORE TRE. Parte forte, la Trenk: Valenti, poi Robinson in coast-to-coast per il 4-0 reggiano. Bell infila 3 bombe in altrettanti minuti e Reggio è a +9 (7-16) a metà della 1ª frazione. Kotti sbaglia quasi tutto dalla lunetta e la Trenk sale a +12 con un canestro di Slanina. Martelossi mette dentro Farabello, reduce dall’infortunio che lo aveva costretto a saltare il match a Scafati. La partita resta saldamente in mano ai biancorossi, che all’inizio del 2º quarto toccano il +15 (18-33) grazie a un gioco da 3 di Bell e ad una penetrazione di Robinson.
RIECCO IL GORGO. Temuto, ricorrente, «contrattuale». Riecco il black-out. Reggio smette di ragionare, perde palle in serie e viene risucchiata dal gorgo. Ferrara mette a segno un 12-0 che in 5 minuti porta al 30-33. Slanina tampona la falla con una tripla e la squadra riparte con le redini in mano, arrivando al +9 poco prima dell’intervallo. Dopo la pausa si viaggia a ondate: Slanina rilancia dall’arco (39-47), Boyette e Kotti ricuciono. Nuovo +8 reggiano con un’altra bomba di Slanina, poi 50-52 con 2 triple di Cournooh. Il fortino reggiano vacilla ma regge: i biancorossi non si spaventano e Valenti infila su assist di Bell. Il quale poco dopo recupera in difesa e va a canestro. Finale di quarto sul +9 con bomba di Frassineti e canestro «muscolare» di Robinson.
NDOJA FA PARI. L’ultima frazione vede Ferrara mettere sul parquet tutto ciò che ha. Compreso un Klaudio Ndoja in trance agonistica: due bombe e 64-65. Cinque punti consecutivi di Robinson sembrano spingere definitivamente il match dalla parte della Trenk, ma Ndoja realizza 7 punti in 2 minuti ed è 71-72. A 2’46” dalla fine Ferrara passa in vantaggio per la prima volta con un gol di Boyette. Valenti stoppa Mazzola, che poco dopo fa 1/2 dalla riga bianca (74-72 a 1’28”). Nell’ultimo minuto Robinson non sbaglia dalla lunetta (74 pari) e Valenti fa +2, sempre dalla riga bianca. Pareggia Ndoja sulla sirena, ed è supplementare.
CARDIOLOGIA. Robinson cade nella rete dei 24”, poi realizza un doppio 2/2 in lunetta: 76-80. Ma Farabello accorcia dall’arco e Hoover, con uno scippo-gol, sorpassa: 81-80 a 3’20” dal gong. Bell segna, ma gli arbitri vedono un suo fallo (il 5º). Valenti 2/2 per il +1 reggiano. Cournooh sbaglia dall’arco ma Reggio perde palla in attacco. Festival dei liberi: Cournooh 2/2, Robinson 1/2, Kotti (per il 5º fallo di Chiacig) 1/2: 84-83 a 1’06”. Robinson colpisce in slalom, Hoover fa 2/2 dalla lunetta e Frosini colpisce da sotto a 10” dalla fine: 86-87. L’ultima palla è di Ferrara. Farabello arriva quasi allo scadere. Pur pressato, riesce a prendersi un buon tiro. Palazzetto in apnea. Parabola vincente (88-87), e per la Trenkwalder arriva il gavettone finale.
Domenica prossima, al Palabigi con l’arrembante Forlì vincitrice su Barcellona e ora a -2 dai biancorossi, sarà un’altra battaglia vietata ai deboli di cuore.

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