Al Giglio arriva il Foggia, a Correggio... mister X

Sfida salvezza per i granata. Salvatore Bagni il mediatore per la cessione del club granata a un romano
REGGIO EMILIA (4 marzo 2012) - L'allenamento di rifinitura a porte chiuse deciso da Zauli è un segnale importante alla squadra: quella col Foggia è una partita “pesante”.
I granata hanno racimolato soltanto due pareggi nelle ultime tre giornate  e la pratica salvezza ha bisogno di un po’ di straordinari per essere archiviata.
Battere il Foggia, ad esempio, vorrebbe dire  fare un passo importante in tal senso, perché Zini e soci aggancerebbero proprio i rossoneri a quota 30  e li coinvolgerebbero  nella corsa ed evitare l’ultima piazza dei play out, ora distante “solo” cinque lunghezze dopo la vittoria della Spal nel recupero col Como.
Per la Reggiana questa è una partita da circoletto rosso, una di quelle da vincere... ma anche non perdere, per dirla alla Lamberto Zauli.
Il Foggia vive giorni di vergogna dopo la folle aggressione di alcuni imbecilli pseudo-tifosi al portiere Paolo Ginestra.
La sconfitta interna con la Tritium ha lasciato pesanti strascichi nell’ambiente dei Satanelli, che, come i granata, non possono permettersi altri passi falsi.
La Reggiana ha l’obbligo di ritrovare uno standard che a Vercelli non è stato quello toccato dalla squadra nella gestione Zauli: si giocava contro una formazione che sul campo ha dimostrato di meritare l’appellativo di “big” del campionato, certo, e Beppe Alessi non è un elemento che ci si può permettere di regalare agli avversari in serenità, ma in Piemonte la Regia non ha mostrato compattezza e personalità sufficienti a colmare un vuoto importante come quello creato dall’infortunio del numero 10.
Oggi, al cospetto di un avversario della stessa “fascia” (10 punti per i rossonero nel ritorno contro gli 11 dei granata), la Reggiana dovrà sopperire in qualche modo all’assenza di Alessi, trovare il modo di rendersi pericolosa anche senza le sue giocate.
Intanto Zauli, sulle note di “Un l’ed mei che nint”, torna alla difesa a 5: non venga letta come un atto di puro difensivismo, bensì come l’intenzione di rinsaldare con i meccanismi più rodati una fase difensiva che a a Vercelli ha mostrato crepe di “mangoniana” memoria.
Bene fa il tecnico a tenere tutti sulla corda:  in queste gare è giusto che giochi chi più ha da dare alla causa. In questo senso non sono escluse novità in formazione: Spezzani è favorito su Ardizzone, Matteini potrebbe anche spuntarla su Rossi.
A CORREGGIO
Intanto ieri mattina a Correggio, in un noto albergo-ristorante (I Medaglioni) del paese, il presidente della Reggiana Alessandro Barilli è stato  “pizzicato” in compagnia di uno dei grandi del calcio italiano, Salvatore Bagni, e di un misterioso imprenditore dal forte accento romano. L’ultimo incontro tra i tre è stato ieri  mattina, ma secondo la nostra fonte il presidente della Reggiana e l’ex mediano di Napoli e Nazionale, correggese doc, si sarebbero dati appuntamento nello stesso punto già diverse volte, a volte da soli, altre volte in compagnia di “forestieri”. Correggio è diventata meta abituale di Barilli, mentre voci insistenti definiscono senza mezzi giri di parole Salvatore Bagni come il mediatore per la cessione della società granata.

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