Trenkwalder, ragazzini cuor di leone
Bialetti Scafati 77- Trenkwalder 84 BIALETTI SCAFATI: Busca 4(0/2), Goss 27 (7/15, 2/8), Young 13 (1/4, 2/5), Gioulekas 15 (2/6, 3/4), Johnson 11 (2/6, 0/1); Ruini 3 (1/2, 0/1), Palombita, Ianes 4 (1/1), Fattori (0/1, 0/2). N.e. De Martino. All. Gresta.
TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Fultz 17 (3/8, 3/4), Verri (0/2 da tre), Pugi 5 (1/2, 1/1), Melli 14 (3/5, 0/3), Smith 18 (7/12); Kudlacek 12 (3/4, 2/2), Boscagin 9 (3/7, 1/2), Frosini 9 (¾). N.e. Cervi e Slanina. All. Ramagli.
Arbitri: Terreni, Caroti, Masi. NOTE – Parziali tempi: 21-28, 36-44, 53-64.
Tiri da due: Bialetti 14/37 (38%), Trenkwalder 23/42 (55%). Tiri da tre: Bialetti 7/21 (33%), Trenkwalder 7/14 (50%).
Tiri liberi: Bialetti 28/37 (76%), Trenkwalder 17/25 (68%). Rimbalzi: Bialetti 31 (Johnson 15), Trenkwalder 40 (Melli 11). Assist: Bialetti 6 (Ruini 3), Trenkwalder 15 (Fultz 6).
Usciti per 5 falli: Verri (52-58, 28’33’’), Kudlacek (57-64, 31’39’’), Johnson (76-80, 39’45’’). Fallo antisportivo: Gkioulekas (28’47”, 53-58). Spettatori 1500.
Scafati NON ACCADEVA dai play-off della stagione 2001/2002 che Reggio non vincesse al PalaMangano e quest’importante successo arriva a coronamento di un percorso tecnico-societario che sembra voler portare i più rosei risultati. La quarta vittoria della sorprendente Trenkwalder arriva al termine di una gara giocata con grande personalità, con il punteggio finale di 84-77. Il team di Ramagli mette in seria crisi Scafati partendo nel primo quarto con un ottimo ingresso in partita, mostrando subito i muscoli e l’entusiasmo della scia vincente (tre vittorie di fila). FULTZ TRASCINA. Reggio trova il +6 (16-10) dopo 6’ con Fultz che trascina i suoi (10 punti con 2 triple), ma Scafati reagisce e accorcia sul -1 (17-18) con Goss e Young (12 punti in due al 7’). Ma è ancora il quintetto di Ramagli a trovare risorse dalla panca con Kudlacek (7 punti) e Frosini (3) che allungano alla prima sirena sul massimo vantaggio (+7 sul 28-21 al 10’). SCAFATI, CHE ERRORI. Nella seconda frazione di gara, Reggio macina gioco e schemi senza problemi, mentre Scafati continua a sbagliare tanto (2/7 da tre, 29%). E’ ancora Frosini che al 3’ regala un altro massimo vantaggio ai reggiani con un giro e tiro dai 5 metri che porta al +8 la Ramagli band (34-26). Reggio però si carica di falli (3 Verri, Boscagin e Frosini, 2 Pugi e Melli), ma Scafati non ne approfitta a causa degli errori dalla lunetta di Johnson (2/6) e per gli orrori scafatesi al tiro (7/19 da 2, 39%). La Trenkwalder continua a fare la sua gara e trova anche il + 9 al 17’ sul 40-31 e il + 12 sul 43-31 al 19’ con Smith (12 con 5 rimbalzi). SOTTO CONTROLLO. All’intervallo Reggio è in completo controllo (50-31 di valutazione, 18-4 i punti dalla panchina) nonostante la panchina forzata a causa del riacutizzarsi di un problema al ginocchio di Donatas Slanina e dell’assenza di Ancellotti, mentre Scafati è in piena crisi con Young già tagliato (Apodaca firmerà oggi il nuovo contratto, ndr) che però rende meno ampio il divario con una tripla allo scadere che fissa il parziale sul 44-36 al 20’. PROVE DI FUGA. Il terzo quarto è il più equilibrato, ma Reggio prova comunque a scappare con una tripla di Fultz al 15’ (54-44), ma Goss non ci sta e piazza un parziale personale di 7-2 (52-56 al 27’) mentre il quintetto emiliano si carica di falli (5° di Verri al 28’33’’, 4 di Boscagin, 3 di Kudlacek, Melli, Fultz e Frosini). E’ solo un fuoco di paglia campano perchè è ancora la Trenkwalder a piazzare un 6-0 firmato da Boscagin (4) e Melli che chiude il 3° periodo sul 64-53. GRANDE CUORE. Sembra tutto definito ma l’inizio dell’ultima frazione di gioco riporta Scafati in partita con un break di 10-0 firmato da Goss, Gioulekas e Ruini (63-64 a 6’40’’ dalla fine). Il quintetto reggiano ha un gran cuore e riesce a respingere l’assalto scafatese con le triple di Pugi e Boscagin e poi con Fultz. Sembra finita ma è ancora un encomiabile Goss (27 punti) a tenere Scafati in partita fino alla fine segnando la tripla del -2 (76-78 a 42’’ dalla fine). Ci pensa Melli a mettere quattro liberi di fila che chiudono la sfida. (Francesco Quagliozzi - Il Resto del Carlino)
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