Pagelle Trenkwalder, Smith re sottocanestro
VERRI 5,5: Ramagli lo fa partire in quintetto, ma il 21enne non ricambia la fiducia con un -6 di valutazione frutto di uno 0/2 al tiro e di cinque falli. Ma certo si continuerà a puntare anche su di lui nel corso del campionato perché le strategie societarie sono chiare SMITH 7,5: fa pentole e coperchi sotto canestro. Domina l’area pitturata contro Johnson e gli altri lunghi che Gresta cerca di opporgli. In 28’30”, segna 18 punti col 58% da due (7/12), raccoglie 9 rimbalzi (4 offensivi), subisce 4 falli e fornisce 2 assist per un 26 di valutazione che la dice lunga sulla sua qualità e sulla sua importanza nel contesto del roster reggiano KUDLACEK 7: il ragazzino ha personalità da vendere. Non si scompone se di fronte si trova Busca o Goss. Gioca la sua pallacanestro con carattere e determinazione ed è importantissimo anche in fase di realizzazione: 12 punti, 3 assist e l’83% al tiro (3/4 da due e 2/2 da tre) danno la conferma del suo valore e della lungimiranza dello staff biancorosso SLANINA s.v.: un risentimento al ginocchio, acciacco già noto, lo allarmano nell’immediata vigilia del match, quando la Trenkwalder era già giunta alle pendici del Vesuvio. MELLI 7: gioca un’altra grande partita con grande personalità. Manda in crisi i piani della Bialetti e, spesso, manda a prendere un caffè agli avversari di turno. Gioca poco più di 32’, realizza 14 punti, raccoglie 11 rimbalzi e subisce 6 falli per un 19 di valutazione che parla da sé. BOSCAGIN 6,5: prezioso in alcuni momenti chiave del match. Dà ossigeno puro alla Trenkwalder quando Scafati riesce a recuperare quasi tutto lo svantaggio. E’ lui che permette di inserire le marce basse per arrivare primi in cima alla salita nei minuti finale. Il gran premio della montagna è suo e della Trenkwalder. In 27’, 9 punti e 7 rimbalzi. FULTZ 7: con le sue folate manda in tilt la difesa gialloblù, capace di farsi attraversare in lungo e in largo dalla sua velocità e dal suo modo unico di puntare il canestro. E’ quello che resta in campo più degli altri e dimostra fino alla fine grande lucidità e un’ottima visione di gioco. In poco più di 37’, realizza 17 punti, raccoglie 5 rimbalzi, subisce 5 falli e serve 6 assist. Cosa volere più da un figlio d’arte? FROSINI 6,5: è l’autentica chioccia del gruppo e lo si vede in campo. I suoi 13’ in campo infondono coraggio ai ragazzi della Trenkwalder che sembrano comunque conoscere a memoria ogni listello di parquet del Pala Mangano. Segna tre canestri importanti ed è preciso dalla lunetta (3/3). PUGI 6: Ramagli lo manda in campo nel quintetto di partenza e anche lui fa molto bene. In poco più di 29’, segna 5 punti, raccoglie 5 rimbalzi, fornisce 2 assist per un 8 di valutazione sporcato solo dallo 0/2 dalla lunetta e dai quattro falli che finiscono per limitarlo un po’ in fase difensiva. CERVI s.v. RAMAGLI 7,5: era partito per salvarsi e, a differenza dello scorso anno, con quello che è il budget biancorosso, allestisce una squadra a sua immagine e somiglianza: una squadra che vince, diverte e pone delle basi interessanti per l’immediato futuro della società reggiana. A lui vanno tutti i meriti del momento. (fonte: Il Resto del Carlino)
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