Trenkwalder insegue il 6° successo di fila e il primato ospitando (ore 18,15) Casalpusterlengo

28/02/2010 08:51 - IL MESE dei mesi. Ve lo ricordate? Era lo slogan con il quale, tre settimane fa, avevamo provato a dipingere il cammino della Trenkwalder a febbraio. Consapevoli del fatto che sarebbe stato lo spartiacque del campionato biancorosso. Tre partite a Reggio e la trasferta a Casale Monferrato potevano lanciare la compagine reggiana verso un sogno o, al contrario, cancellare ogni speranza. Oggi, alle 18,15, il «mese dei mesi» si conclude con la Trenkwalder che è lì, a due punti dalla vetta e dalla capolista Sassari (il Banco nel turno odierno gioca tra le mura amiche e non avrà vita facilissima contro la Snaidero Udine dell’ex coach sardo Demis Cavina...), reduce da 5 vittorie consecutive e con un’altra ghiotta occasione per continuare a costruire la sua scalata. Il sogno, insomma, è più che mai vivo. E Reggio ha il sacrosanto dovere di provarle tutte per non spegnerlo. Per non rovinare tutto quello che di buono è stato fatto fino ad oggi. Superando paure ed emergenze, amnesie e difficoltà. Superando pure un’avversaria che è più competitiva e tosta di quanto non potrebbe raccontare la sua classifica, in bilico tra play-off e salvezza.
EMERGENZA. La Trenkwalder che oggi va a caccia della sesta affermazione consecutiva (l’ultima volta che Reggio vinse sei gare di fila accadde tre stagioni orsono e, guarda caso, proprio tra la 2ª e la 7ª giornata del girone di ritorno come accadrebbe in questo torneo in caso di successo odierno), è una Trenkwalder incerottata e zoppicante. A preoccupare maggiormente è Robert Fultz: il play è alle prese con un affaticamento muscolare e c’è il rischio, serio e concreto, che se ne resti in tribuna come successe tre settimane orsono con Boscagin. Il play effettuerà un test prima della gara e la speranza è di riuscire a recuperarlo in extremis. Ieri sera, negli ambienti biancorossi, c’era un cauto ottimismo in tal senso. Ci sarà, invece, Jamar Smith: la sua distorsione alla caviglia è in fase di riassorbimento e il pivot dovrebbe poter scendere in campo senza eccessivi problemi. Pienamente recuperato, invece, Patrizio Verri che aveva saltato la trasferta di Casale Monferrato per un problema muascolare. Chiaro che, in queste condizioni, la partita per i biancorossi diventa ancor più complicata. Perché ci saranno meno rotazioni dalla panchina, e quindi potrebbe calare l’intensità difensiva, e perché qualche freccia verrà a mancare all’arco biancorosso. E’ anche vero, però, che proprio nell’emergenza, fino ad oggi, la squadra reggiana ha saputo tirar fuori il meglio di sè stessa.
ATTENZIONE... Non è per gridare «al lupo-al lupo», però di questo Casalpusterlengo è meglio non fidarsi. Intanto perchè nel girone di ritorno ha vinto 4 partite su 6 espugnando un parquet rovente come quello di Brindisi. E già questo basterebbe a far scattare tanti campanellini d’allarme. E poi perché con gli innesti effettuati negli ultimi due mesi, la compagine lombarda è diventata decisamente molto competitiva. Gli ingaggi di Missere e Valenti sotto canestro e quello di Cuffee (alle prese con un infortunio ad una spalla) negli esterni hanno garantito solidità e concretezza ad una squadra che aveva già un’ottima intelaiatura e che ora è forte sia nell’area colorata (Missere e Ostler recuperano, insieme, quasi 13 rimbalzi ad incontro) che dal perimetro (Hatten, Cuffee e i due giovani play Simoncelli e Rullo sono una batteria di tutto rispetto). Per tutto questo, insomma, quella lombarda, che già fece soffrire i reggiani all’andata, è una squadra che merita assoluto rispetto e non va sottovalutata. Anche se, diciamocelo francamente, Reggio non può rovinare proprio oggi il «mese dei mesi»...
Daniele Barilli - Il Resto del Carlino

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