- Il Resto del Carlino -
03/09/2010 09:28 - Francesco Pioppi
SE IL BUONGIORNO si vede dal mattino il futuro della Trenkwalder non può che essere radioso. Nella sua gara d’esordio, nel test amichevole con Imola, Romel Beck ha segnato 21 punti trascinando i suoi verso una comoda vittoria che, pur contando meno di zero, è sempre un buon biglietto da visita. Chi ha visto all’opera il fromboliere biancorosso parla di un talento cristallino, un giocatore di altra categoria, pescato magistralmente dal nuovo ds Pier Francesco Betti.
Ci dica le sue prime impressioni sulla squadra e sull’ambiente.
«Molto bene, certo sono qui da poco, ma l’impatto con il resto del gruppo è stato super. Ci stiamo allenando bene, intensamente. L’inizio è ok».
Si trattava di un amichevole, d’accordo, ma il suo esordio con un bottino di 21 punti fa ben sperare.
«Dobbiamo lavorare ancora molto, ma la prima impressione è stata ottima. Ci siamo passati la palla e devo ringraziare i miei compagni, perché mi hanno messo in condizione di poter segnare. Il primo passo è stato buono».
Coach Coen su quali aspetti le ha chiesto di lavorare?
«Sa che so segnare con continuità, ma sa anche che a volte in difesa tendo a distrarmi, mi ha chiesto di applicarmi di più, di giocare forte, duro e io farò di tutto per non deludere le aspettative. Voglio raggiungere l’obiettivo».
Un tiratore puro, un realizzatore, un tuttofare: Romel Beck che giocatore è?
«Mi definirei innanzitutto un tiratore, ma so segnare in tanti modi, da questo punto di vista la fiducia non mi manca: so che posso fare la differenza».
C’è qualche suo compagno che l’ha particolarmente impressionata?
«Ci sono diversi giocatori di talento, ma direi che Fultz è una point guard davvero sopra la media: è intelligente, veloce, sveglio. Però chi mi ha sorpreso di più è stato Joe (Salvi, ndr), credo che potrà darci davvero una grossa mano: gioca duro, prende rimbalzi, è una forza della natura».
Che ambzioni hanno Romel Beck e la Trenkwalder?
«Non sono tipo da fare proclami, pensiamo a migliorare giorno dopo giorno e alla fine faremo i conti. Sicuramente non ci tireremo indietro davanti a nessuno».
Beck, un esordio da ‘urlo’ «Trenkwalder, in campo faccio la differenza»
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