Trenkwalder: Che squadra è oggi la MarcoPoloshop.it?

- Informazione Reggio Emilia -

18/03/2011 10:00 - di Adelmo Tagliavini

Le parole di Cesare Pancotto sono di pieno allarme rosso. Il tecnico marchigiano ha affrontato e perso con la sua Barcellona Pozzo di Gotto contro la formazione di Forlì, che domenica sarà avversaria della Trenkwalder, per una gara spareggio. Ascoltate cosa dice di entrambi i club e da lì capirete che in casa biancorossa non si può stare molto sereni.
Pancotto, che impressione le ha destato Forlì?
Ha cambiato radicalmente volto ed oggi ha una fisionomia completamente diversa rispetto a quella vista nella prima fase della stagione.
Che squadra è oggi la MarcoPoloshop.it?
Ha tanti giocatori dotati di qualità e duttilità sul perimetro. Queste caratteristiche hanno permesso ai lunghi di rendersi molto pericolosi con punti e rimbalzi. Ma la caratteristica che più di tutte mi ha impressionato deriva dalla fiducia, dalla determinazione e dalla convinzione che ogni giocatore ha sul compagno. Qui diventa sempre difficile capire dove arrivano i meriti di una squadra ed i demeriti dell’altra. Noi abbiamo difeso male ma Forlì ha trovato una grande spinta per fare ogni cosa al meglio.
In pratica Reggio dovrà preoccuparsi?
Non poco, la squadra romagnola ha giocato una gara su altissimi livelli in ogni zona del campo. Non ha un punto debole. Si muove bene in “1 contro 1” e nel pick and roll, ha esterni che fanno canestro e lunghi che sanno sacrificarsi e al tempo stesso segnare se trovano una opportunità.
Reggio rischia?
Io parlo di Forlì.
Ci descriva il finnico Huff.
Ha giocato due gare (17 a Casalpusterlengo, 16 contro Barcellona) in Italia in modo sempre diligente. E’ sempre dentro al gioco ed è un esterno che sa trovare il tiro con grande efficacia. Mi ha sorpreso perché riesce sempre a fare la cosa giusta al momento giusto. Nel momento in cui ci eravamo avvicinati minacciosi, sono state due sue conclusioni a chiudere la partita.
Goldwire, altro volto nuovo di Forlì e del campionato, che giocatore è?
Si conosceva e nell’ambiente il suo nome era noto. E’ molto bravo e noi abbiamo fatto una fatica terrificante a tenerlo a bada.

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