Capitan Alessandro Frosini, la Trenkwalder ha avuto una settimana di "tranquillità", ma dopo il ko di domenica si torna a navigare in acque agitate...
Frosini: Scafati è il passato, con Casale ora serve una prova di carattere Il capitano della Trenkwalder: la squadra ha in mente l'obiettivo da raggiungere
di Nicola Bonafini
REGGIO EMILIA (30 marzo 2011) - Capitan Alessandro Frosini, la Trenkwalder ha avuto una settimana di "tranquillità", ma dopo il ko di domenica si torna a navigare in acque agitate...
Sì. Lo sapevamo tutti che il nostro campionato non era finito con la vittoria di Forlì. A Scafati la prestazione non è stata buona, ma la squadra ha bene in mente l’obiettivo da raggiungere. Ci sarà da sudare, a partire da venerdì sera contro Casale Monferrato. Lì bisognerà essere pronti alla battaglia.
Torniamo un attimo sulla partita di Scafati. Ti sei fatto una ragione di cosa è successo? Reggio non è mai stata in partita, o quasi...
Effettivamente siamo andati sotto all’inizio e non siamo mai riusciti a recuperare. La squadra c’ha provato, nel secondo quarto e all’inizio del terzo, ma siamo tornati subito sopra i dieci punti di distacco. Ti dico, c’è mancata un po’ di cattiveria, e poi, già siamo in pochi, e domenica Bell aveva qualche problema e non era al meglio. E’ stata una brutta partita e una brusca battuta d’arresto. Però vorrei guardare avanti e pensare alla prossima partita
Ecco, pensando al futuro, c’è da dire che il calendario della Trenk mette paura, è vero?
Beh sì. Se guardi le squadre che dovremo affrontare, stiamo parlando tutte di compagini di alta classifica. Però non per questo ci dobbiamo sentire battuti. Noi possiamo giocarcela contro chiunque. Ne siamo consapevoli, e quindi dobbiamo essere pronti a sostenere queste 5 battaglie che mancano alla fine della stagione.
A partire da venerdì sera contro una squadra di quelle toste, come la Fastweb Casale Monferrato...
Eh Sì. E’ una squadra completa, allenata bene, da un coach che solitamente, le partite le prepara a puntino. L’ho vista in grande crescita, dopo un inizio un po’ stentato. Adesso stanno veramente viaggiando a mille.
E con un gruppo che sembra veramente in grande sintonia con coach Crespi...
E’ una squadra costruita molto bene, con gente che lo segue al meglio e che sta ampiamente nella sua pallacanestro.
La si vince con la tecnica o con il carattere?
Penso che la dobbiamo vincere più sul carattere, sulla nostra voglia di fare bene e portare a casa i due punti. Non penso che sugli aspetti tecnici possiamo avere un vantaggio. La dobbiamo mettere sull’intensità.
Lascia ben sperare il fatto che la squadra in casa, ultimamente, abbia sempre offerto prestazioni accettabili. In trasferta il rendimento è stato più altalenante...
Questo è vero. Come detto a Scafati non siamo stati all’altezza, mentre a Ferrara abbiamo lottato, ma se fossimo stati più attenti, l’avremmo anche vinta, quella partita. Ogni partita fa storia a sè, mettiamola così.
Forse anche la prestazione in terra campana può essere un passo nel processo di crescita della squadra. Il problema è che siamo a fine marzo, bisogna fare i punti, e provare a salvarsi...
Esatto, mancano poche partite. Dai. Scafati è andata. Inutile pensare al passato, concentriamoci sulla Fastweb.
Tu come stai, Alessandro?
Ti dico, sto un pochino meglio. Anche se il problema al tendine me lo porterò fino al termine della stagione. Pagherei per stare come domenica da qui alla fine. Speriamo che riesca a mantenere questa condizione anche perché vorrei dare davvero il mio contributo alla causa.
Infine, conti sull’apporto del pubblico anche venerdì sera? Il popolo biancorosso contro Forlì non ha tradito...
Questo sì. Lo spettacolo offerto dal pubblico contro Forlì è stato bello e ci ha aiutato anche molto a vincere una partita molto delicata. Spero che anche questo venerdì, la città si stringa attorno a questi colori, e mostri di tenerci molto alla squadra.
ilgiornaledireggio
di Nicola Bonafini
REGGIO EMILIA (30 marzo 2011) - Capitan Alessandro Frosini, la Trenkwalder ha avuto una settimana di "tranquillità", ma dopo il ko di domenica si torna a navigare in acque agitate...
Sì. Lo sapevamo tutti che il nostro campionato non era finito con la vittoria di Forlì. A Scafati la prestazione non è stata buona, ma la squadra ha bene in mente l’obiettivo da raggiungere. Ci sarà da sudare, a partire da venerdì sera contro Casale Monferrato. Lì bisognerà essere pronti alla battaglia.
Torniamo un attimo sulla partita di Scafati. Ti sei fatto una ragione di cosa è successo? Reggio non è mai stata in partita, o quasi...
Effettivamente siamo andati sotto all’inizio e non siamo mai riusciti a recuperare. La squadra c’ha provato, nel secondo quarto e all’inizio del terzo, ma siamo tornati subito sopra i dieci punti di distacco. Ti dico, c’è mancata un po’ di cattiveria, e poi, già siamo in pochi, e domenica Bell aveva qualche problema e non era al meglio. E’ stata una brutta partita e una brusca battuta d’arresto. Però vorrei guardare avanti e pensare alla prossima partita
Ecco, pensando al futuro, c’è da dire che il calendario della Trenk mette paura, è vero?
Beh sì. Se guardi le squadre che dovremo affrontare, stiamo parlando tutte di compagini di alta classifica. Però non per questo ci dobbiamo sentire battuti. Noi possiamo giocarcela contro chiunque. Ne siamo consapevoli, e quindi dobbiamo essere pronti a sostenere queste 5 battaglie che mancano alla fine della stagione.
A partire da venerdì sera contro una squadra di quelle toste, come la Fastweb Casale Monferrato...
Eh Sì. E’ una squadra completa, allenata bene, da un coach che solitamente, le partite le prepara a puntino. L’ho vista in grande crescita, dopo un inizio un po’ stentato. Adesso stanno veramente viaggiando a mille.
E con un gruppo che sembra veramente in grande sintonia con coach Crespi...
E’ una squadra costruita molto bene, con gente che lo segue al meglio e che sta ampiamente nella sua pallacanestro.
La si vince con la tecnica o con il carattere?
Penso che la dobbiamo vincere più sul carattere, sulla nostra voglia di fare bene e portare a casa i due punti. Non penso che sugli aspetti tecnici possiamo avere un vantaggio. La dobbiamo mettere sull’intensità.
Lascia ben sperare il fatto che la squadra in casa, ultimamente, abbia sempre offerto prestazioni accettabili. In trasferta il rendimento è stato più altalenante...
Questo è vero. Come detto a Scafati non siamo stati all’altezza, mentre a Ferrara abbiamo lottato, ma se fossimo stati più attenti, l’avremmo anche vinta, quella partita. Ogni partita fa storia a sè, mettiamola così.
Forse anche la prestazione in terra campana può essere un passo nel processo di crescita della squadra. Il problema è che siamo a fine marzo, bisogna fare i punti, e provare a salvarsi...
Esatto, mancano poche partite. Dai. Scafati è andata. Inutile pensare al passato, concentriamoci sulla Fastweb.
Tu come stai, Alessandro?
Ti dico, sto un pochino meglio. Anche se il problema al tendine me lo porterò fino al termine della stagione. Pagherei per stare come domenica da qui alla fine. Speriamo che riesca a mantenere questa condizione anche perché vorrei dare davvero il mio contributo alla causa.
Infine, conti sull’apporto del pubblico anche venerdì sera? Il popolo biancorosso contro Forlì non ha tradito...
Questo sì. Lo spettacolo offerto dal pubblico contro Forlì è stato bello e ci ha aiutato anche molto a vincere una partita molto delicata. Spero che anche questo venerdì, la città si stringa attorno a questi colori, e mostri di tenerci molto alla squadra.
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