Basket Crovetti: 'Gara speciale, torneremo in alto come ora Reggio Emilia'

 
Dopo un mese e mezzo di Virtus, il consigliere delegato Alessandro Crovetti si ritrova a fare i conti con le radici e col passato professionale. Arriva la Grissin Bon, che rappresenta la città natale e la prima società di pallacanestro in cui ha lavorato, trent’anni fa. Logico che le sue parole siano state cercate dai media, in questi giorni. Tra le altre, riprendiamo alcune dichiarazioni rilasciate tra ieri ed oggi a Massimo Selleri del Resto del Carlino e Luca Muleo di Stadio-Corriere dello Sport. “Si, per me è una partita assolutamente speciale. C'è un entusiasmo particolare, da Reggio arriveranno in tanti, alla fine di ogni partita cantano salutate la capolista. Sono sicuro che prima o poi torneremo a cantarlo anche noi”. “Ora sento molto questa avventura qui, prestigiosa com'è. Sarà un bellissimo derby, una grande festa di pubblico. Mi piace tanto il nostro, pensa più a sostenere la squadra che a insultare l'avversario. E anche per loro vale la stessa cosa”. “Sapevamo che il mese di novembre sarebbe stato difficile per noi. Siamo partiti con la trasferta di Cantù, siamo andati a Pistoia dove abbiamo vinto allo scadere, uno dei modi che rende affascinante questo sport e dà più gusto ai due punti conquistati, poi abbiamo giocato in casa con Venezia e abbiamo tenuto testa ad una delle capolista, infine siamo andati a Brindisi. Reggio è superiore a noi e su questo non ci sono dubbi, noi dovremo trovare il modo per giocare alla pari, sfruttando il sostegno del nostro pubblico”. “I Forever Boys fanno 35 anni di vita e passione. E' una cosa bellissima che questi ragazzi seguano la società da così tanto tempo, in un rapporto reciproco d'amore e d'amicizia, ma organizzando in assoluta autonomia le loro iniziative, il rapporto perfetto>. “Perché Reggio vola? Il proprietario, Landi, è stato mio compagno di banco alle scuole inferiori. Luca Ferrarini, che con la sua azienda dà un contributo fondamentale, alle superiori. Coincidenze. Sono due grandi imprenditori, che investono da anni. Ma non è solo questo che conta. Conta la continuità. Dalla Salda, il gm, è lì da 18 anni. Come noi, lavorano sul settore giovanile, e coach Menetti è cresciuto nel vivaio, stile Pianigiani a Siena. Ma come hanno detto Villalta e Albertini, per la Virtus questo è l'anno zero, anche noi siamo in ascesa, nel giro del tempo dovuto arriveremo di nuovo a giocare per il titolo. Io lavoro e stimolo i collaboratori con questo spirito. Il primo obiettivo è mantenere la squadra in A, e trovare questa continuità di progetto e uomini. Sono gli uomini che fanno una società. E iniziare da Villalta presidente è stata una mossa giusta. La proprietà, ora composta da 28 aziende, ci dà un grosso contributo, questa ricostruzione avrà successo”. «Queste due società hanno sempre creduto negli italiani. Reggio Emilia ai miei tempi fece uscire Piero Montecchi, poi penso a Basile che andò a prendere a Ruvo di Puglia, a seguire c'è stato Melli che è andato Milano. Oggi gioca con tanti giovani usciti dal suo settore giovanile. Il tutto non a scapito dei risultati, anzi a suo favore. Noi, come dicono il presidente Renato Villalta e il vicepresidente Claudio Albertini, puntiamo allo stesso percorso: quest'anno è il punto zero, da qui partiamo per riportare la Virtus ai vertici della pallacanestro italiana passando dal nostro vivaio e sapendo che senza programmazione non si va da nessuna parte. In questo Reggio Emilia è un vero esempio”.

Sito Uff. Virtus Bologna

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