Basket. Menetti: «Volevo un successo sofferto, ora mettiamo sotto Saragozza»








REGGIO EMILIA. «Volevo una vittoria di sofferenza e l'ho avuta. Ora sotto con Saragozza».
È già proiettato al prossimo, decisivo incontro di martedì in coppa Max Menetti, che dopo aver incamerato i due punti che riportano momentaneamente in testa Reggio si gode i suoi giovani italiani, autori di un'altra prova da incorniciare sotto gli occhi dei maestri Basile e Soragna. «Una bella vittoria – esordisce il tecnico biancorosso – giocata come volevo: era da un po' di tempo che chiedevo ai miei di vincere una gara soffrendo e con l'Upea l'abbiamo fatto».
Gara abbastanza tirata, poi nel finale è uscito il talento di Reggio. Si attendeva queste difficoltà?
«Capo d'Orlando è una buona squadra, che gioca togliendoti ritmo. Tutti i miei giocatori si sono messi a disposizione, dai giovani ai più esperti, è stata una riposta importante in questo momento».Intende dopo le difficoltà con Bologna e in coppa?
«Lo definirei un momento particolare. Abbiamo alcuni giocatori che in campo vanno ai 5mila all'ora, altri che vanno alla metà. Non è facile giocare in queste condizioni dopo che per mesi siamo stati in pochi».
Quando potrà completarsi questo percorso di recupero della condizione dei vari Diener e Silins?
«Tutti vogliono ricominciare a dare il loro contributo al massimo delle possibilità, ma intanto stanno tenendo tutti il campo nel modo giusto. Diener è stato quasi eroico stasera per come ha giocato in difesa su Freeman, riuscendo a limitarlo molto».
Un commento sulla prova di Cervi?
«Buona. Hunt è un bel punto di riferimento per Riccardo. Non è pericoloso dal perimetro, quindi è facilitato nel roll, ma dopo qualche problema iniziale ha fatto bene anche contro Archie».
Della Valle ha "fatto il Basile" stasera?
«Sono due giocatori completamente diversi, l'unica cosa che hanno in comune è la capacità di vedere il canestro. Il Baso arrivato qui a 20 anni non aveva ancora il tiro da 3, ma attaccava il ferro come pochi. Di Amedeo mi è piaciuto molto l'atteggiamento».
Tanti minuti e tanti punti per Mussini.

«I giovani vanno fatti giocare da giovani. Non può fare il Cinciarini, maturerà e imparerà dai suoi errori, ma bisogna lasciar fare loro quel che sanno far meglio".
Gazzetta di Reggio

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