Trenkwalder, Ramagli: Casale troppo forte, però noi...
09/11/2009 10:34 - E’ UNA SCONFITTA annunciata. L’analisi dell’allenatore biancorosso Alessandro Ramagli parte da lì. Con un’aggiunta importante: la partita andava affrontata con più grinta.
«L’analisi della sconfitta è presto fatta.- commenta il coach della Trenkwalder-: i nostri avversari ci hanno dominato fisicamente, atleticamente e anche nell’energia messa nella gara. Loro sono una squadra forte e la nostra condizione fisica ha influito molto sulla prestazione in campo».
Si sente, quindi, di giustificare i suoi ragazzi?
«Non del tutto. Durante la settimana ci siamo allenati tra mille difficoltà, siamo arrivati alla partita con poca energia e non siamo riusciti a mettere pressione alla palla. L’atteggiamento remissivo si è visto nel primo tempo. Siamo stati a guardare senza mettere in campo l’aggressività. Per affrontare queste gare difficili, contro squadra forti, ci vuole una mentalità migliore altrimenti si va subito in difficoltà e non si riesce più a risalire, come è successo a noi.»
Non siete riusciti a fare il vostro gioco...
«Casale è stata molto brava a rompere subito i nostri meccanismi con la difesa a zona. Kudlacek, malgrado le sue condizioni fisiche e i suoi 19 anni ha dovuto giocare molto a causa dei falli fatti a inizio partita da Marigney. Melli ha pasticciato e ho valutato che in questa partita fosse più efficace la presenza in campo di Frosini. Non è stato facile gestire la gara nelle nostre condizioni».
Come uscite da questa sconfitta?
«Esattamente come ci siamo entrati, con mille difficolta: ricordate che avevamo quattro quattro atleti in tribuna.»
Molto soddisfatto, invece, Marco Crespi allenatore di Casale Monferrato:«Abbiamo dato una risposta importante dopo la sconfitta contro Imola. Siamo in crescita, ma dobbiamo lavorare. Vincere a Reggio è sempre bello, qui ci sono tradizione e cultura di basket. Ora continuamo così, passo dopo passo».
Giovanna Corradini - Il Resto del Carlino
«L’analisi della sconfitta è presto fatta.- commenta il coach della Trenkwalder-: i nostri avversari ci hanno dominato fisicamente, atleticamente e anche nell’energia messa nella gara. Loro sono una squadra forte e la nostra condizione fisica ha influito molto sulla prestazione in campo».
Si sente, quindi, di giustificare i suoi ragazzi?
«Non del tutto. Durante la settimana ci siamo allenati tra mille difficoltà, siamo arrivati alla partita con poca energia e non siamo riusciti a mettere pressione alla palla. L’atteggiamento remissivo si è visto nel primo tempo. Siamo stati a guardare senza mettere in campo l’aggressività. Per affrontare queste gare difficili, contro squadra forti, ci vuole una mentalità migliore altrimenti si va subito in difficoltà e non si riesce più a risalire, come è successo a noi.»
Non siete riusciti a fare il vostro gioco...
«Casale è stata molto brava a rompere subito i nostri meccanismi con la difesa a zona. Kudlacek, malgrado le sue condizioni fisiche e i suoi 19 anni ha dovuto giocare molto a causa dei falli fatti a inizio partita da Marigney. Melli ha pasticciato e ho valutato che in questa partita fosse più efficace la presenza in campo di Frosini. Non è stato facile gestire la gara nelle nostre condizioni».
Come uscite da questa sconfitta?
«Esattamente come ci siamo entrati, con mille difficolta: ricordate che avevamo quattro quattro atleti in tribuna.»
Molto soddisfatto, invece, Marco Crespi allenatore di Casale Monferrato:«Abbiamo dato una risposta importante dopo la sconfitta contro Imola. Siamo in crescita, ma dobbiamo lavorare. Vincere a Reggio è sempre bello, qui ci sono tradizione e cultura di basket. Ora continuamo così, passo dopo passo».
Giovanna Corradini - Il Resto del Carlino
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