Trenk, Paterlini lascia la presidenza. Al suo posto l’attuale vice Daniela Palazzi
Il giro di boa tra la vecchia e la nuova stagione agonistica della Trenkwalder (30 giugno ultimo giorno dell’annata conclusa con la promozione in A; ieri l’avvio della nuova avventura) coincide con il rilancio di voci già circolate tre settimane fa, ora riportate a galla da quella che pare essere una svolta non ancora imminente, ma ormai decisa e irrevocabile: il cambio della guardia ai vertici del club biancorosso, ovvero l’abbandono del ruolo di presidente da parte di Ivan Paterlini, per motivi personali, e la probabile “promozione” dell’attuale vicepresidente Daniela Palazzi, che pare destinata a diventare il nuovo numero 1 della società di via Martiri della Bettola.
Meno stress. La decisione del “Pat” di mollare la carica sembra legata a varie spinte: si va dall’ipotesi che vuole il presidente desideroso di alleggerire le pressioni e lo stress (vedi tifo sanguigno in tribuna), a maggior ragione nel momento in cui il club biancorosso si accinge ad aprire la nuova avventura nella massima serie, al ventilato aumento dell’impegno finanziario da parte dell’azienda di lavoro interinale austriaca che Daniela Palazzi rappresenta nella stanza dei bottoni biancorossa.
Quote societarie. Un aumento che potrebbe essere legato alla legittima richiesta, da parte dell’azienda- main sponsor, di avere la presidenza del club, anche se al momento la quota societaria nelle mani di Stefano Landi – di cui Ivan Paterlini è l’uomo di fiducia, dopo la cessione delle quote di quest’ultimo al patron biancorosso – resta decisamente maggioritaria: 89% contro l’11% della Trenkwalder.
Inoltre, gli ottimi rapporti tra i dirigenti della Pallacanestro Reggiana portano ad escludere che vi sia in atto un tentativo da parte dell’azienda austriaca di avere a tutti i costi la presidenza in cambio dell’aumento dell’impegno finanziario all’interno della società. Aumento che in ogni caso non pare destinato a scalfire il controllo del club da parte di Stefano Landi. Il quale ben difficilmente tornerà a ricoprire il ruolo di presidente, lasciato proprio in considerazione degli impegni extra-cestistici (vedi presidenza dell’Assindustria reggiana).
La decisione. Di fatto, anche nei giorni scorsi Ivan Paterlini ha confermato l’intenzione di lasciare la presidenza della Pallacaenstro Reggiana. A questo punto, se non vi saranno ripensamenti, occorrerà attendere la prima occasione utile per ufficializzare il cambio della guardia: la prossima Assemblea dei soci, prevista non prima di alcune settimane. In quella occasione i vertici del club dovranno prendere atto delle dimissioni di Paterlini e decidere come far fronte alla novità.
Due ipotesi. I soci potrebbero confermare l’attuale consiglio d’amministrazione (Paterlini, Palazzi e l’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda), ma con lo scambio di cariche tra presidente e vice; oppure aprire il cda ad uno o più membri, tra i quali scegliere colui che prenderà il posto di Paterlini. In questo senso, potrebbe risultare decisiva la scelta sul taglio che si vorrà dare alla presidenza, tenendo conto degli impegni professionali dei dirigenti biancorossi.
One shot one kill. In attesa dell’ufficializzazione della svolta, la pista più attendibile appare quella che vede Ivan Paterlini nei panni dell’uomo da “one shot, one kill”, ovvero colui che, al primo anno completo di presidenza, è riuscito a far dimenticare la stagione precedente (quella conclusa con la salvezza in extremis) con un campionato sorprendente, terminato con la promozione diretta in serie A senza passare dai playoff.
In altre parole, quando sarà ufficializzato il cambio della guardia al vertice del club biancorosso, Ivan Paterlini potrà lasciare da vincitore e continuare a dare una mano con un ruolo meno impegnativo. Anche se appare improbabile che l’attuale numero 1 esca dalla stanza dei bottoni. Sensazione confermata dalle dichiarazioni di Daniela Palazzi alla Gazzetta del 9 giugno scorso: «Non c'è nulla di ufficiale. Paterlini sta valutando la propria posizione all'interno della società, in tutta serenità. I rapporti sono ottimi. Resterà assieme a noi».
gazzettadireggio
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