Trenkwalder: «Troppi cambiamenti e troppo rapidi»
- La Gazzetta di Reggio -
24/02/2011 08:45 - REGGIO. «Smith e Salvi per ora restano sotto contratto - afferma l’ad Alessandro Dalla Salda -. I loro agenti cercheranno una sistemazione. Fino a lunedì possono trasferirsi in una squadra di Legadue; fino al 31 marzo possono accasarsi in serie A. Se non trovano, o transano e rinunciano a parte dell’ingaggio, liberandosi, o restano qui e li paghiamo sino alla fine».
Cervi? «Abbiamo avuto richieste per lui da società di Legadue ma non abbiamo intenzione di cederlo. E’ su giovani come lui che ora vogliamo puntare da qui alla fine». Betti? «L’abbiamo chiamato perché volevamo un diesse, ruolo da un po’ scoperto. E’ un bravo professionista e gli abbiamo dato ampi poteri. Ha però fatto troppi cambiamenti, e troppo alla svelta. La società si è snaturata. Ora si torna all’antico, al lavoro di staff. In più, le sconfitte non hanno certo aiutato a dare più serenità al rapporto. Ora con l’arrivo di Frates e un solo giocatore da comprare, il suo lavoro sarebbe stato molto limitato. Per uno abituato a ricoprire diversi ruoli e a occuparsi di molti aspetti come lui, sarebbe stato troppo limitativo». L’umore della società? «Paterlini e Landi si sono resi conto della situazione e sono entrati nell’ordine di idee che c’era da spendere più del previsto, per poi ottenere risultati inferiori alle attese. Ora si spende per salvarsi. Spero che queste brutte situazioni non tolgano loro l’entusiasmo e la voglia di investire nel basket. Ci sono stati degli errori, non sono certo uno che se la società sbaglia non lo riconosce. Ora però speriamo di aver trovato la via giusta». I tifosi? «Spero che ci appoggino. Capisco che davanti a certe prestazioni ci si possa arrabbiare e anche il tifoso più affezionato si senta frustrato, ma ora dobbiamo remare tutti nella stessa direzione per la salvezza. Più avanti faremo i processi».
24/02/2011 08:45 - REGGIO. «Smith e Salvi per ora restano sotto contratto - afferma l’ad Alessandro Dalla Salda -. I loro agenti cercheranno una sistemazione. Fino a lunedì possono trasferirsi in una squadra di Legadue; fino al 31 marzo possono accasarsi in serie A. Se non trovano, o transano e rinunciano a parte dell’ingaggio, liberandosi, o restano qui e li paghiamo sino alla fine».
Cervi? «Abbiamo avuto richieste per lui da società di Legadue ma non abbiamo intenzione di cederlo. E’ su giovani come lui che ora vogliamo puntare da qui alla fine». Betti? «L’abbiamo chiamato perché volevamo un diesse, ruolo da un po’ scoperto. E’ un bravo professionista e gli abbiamo dato ampi poteri. Ha però fatto troppi cambiamenti, e troppo alla svelta. La società si è snaturata. Ora si torna all’antico, al lavoro di staff. In più, le sconfitte non hanno certo aiutato a dare più serenità al rapporto. Ora con l’arrivo di Frates e un solo giocatore da comprare, il suo lavoro sarebbe stato molto limitato. Per uno abituato a ricoprire diversi ruoli e a occuparsi di molti aspetti come lui, sarebbe stato troppo limitativo». L’umore della società? «Paterlini e Landi si sono resi conto della situazione e sono entrati nell’ordine di idee che c’era da spendere più del previsto, per poi ottenere risultati inferiori alle attese. Ora si spende per salvarsi. Spero che queste brutte situazioni non tolgano loro l’entusiasmo e la voglia di investire nel basket. Ci sono stati degli errori, non sono certo uno che se la società sbaglia non lo riconosce. Ora però speriamo di aver trovato la via giusta». I tifosi? «Spero che ci appoggino. Capisco che davanti a certe prestazioni ci si possa arrabbiare e anche il tifoso più affezionato si senta frustrato, ma ora dobbiamo remare tutti nella stessa direzione per la salvezza. Più avanti faremo i processi».
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