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Europei volley 2023, oggi Italia-Francia semifinale: orario, dove vedere la partita in tv

(Adnkronos) - Oggi giovedì 14 settembre è il giorno dell'attesissima partita Italia-Francia agli Europei di pallavolo maschile 2023. Il PalaEur di Roma aprirà le sue porte ad EuroVolley alle 18 per la prima semifinale tra la Polonia e la Slovenia mentre alle 21.15 gli azzurri sfideranno la Francia di Andrea Giani. La gara sarà trasmessa in diretta su RAI2 e SKY Sport 1.  Con un volo charter ieri mattina l’Italia di Ferdinando De Giorgi si è trasferita da Bari a Roma dopo la vittoria di martedì sera al tie break con l’Olanda nei quarti di finale. L'arrivo a Roma intorno alle 13 è stato seguito subito dall’incontro con la stampa al quale hanno partecipato il commissario tecnico De Giorgi e il capitano Simone Giannelli.  

“La Francia è una squadra molto tecnica, questo significa che non ha punti deboli in particolare, è una squadra con la quale devi mantenere un buon livello di gioco e approfittare in alcuni momenti della partita - ha detto De Giorgi - E' una squadra che riesce a coprire i difetti, sa difendere. Bisognerà essere disposti ad affrontare momenti lunghi, anche in attacco non tirano sempre ma giocano con il muro spesso, bisognerà fare un gioco paziente ma continuo". Martedì "è stata una di quelle partite nelle quali devi tirar fuori non solo l'aspetto tecnico, i ragazzi sono stati dei guerrieri, sono stati capaci di resistere e reagire. Abbiamo dovuto tirare fuori il meglio sotto tutti i punti di vista".  "L'ambiente che abbiamo voluto creare è un ambiente con capacità tecniche, con talento ma anche con grande disponibilità. All'inizio di questo percorso le parole che abbiamo usato sono state: umiltà e consapevolezza, l'umiltà è quella che ti porta a giocare punto su punto anche soffrendo, consapevolezza invece è quella, dopo aver vinto mondiale ed europeo, di sapere che abbiamo qualità, dobbiamo avere fiducia nella squadra come valore. Unire queste due cose con l'entusiasmo che caratterizza questo gruppo, questa alchimia è importante mantenerla”, ha aggiunto il ct azzurro. 

A sottolineare la compattezza di questo gruppo è stato il capitano Simone Giannelli, 204 presenze in azzurro per lui martedì a Bari: “La cosa importante è come giochiamo noi, come stiamo noi in campo, senza quello tutto il resto viene meno. Ci impegniamo nelle nostre cose e ci piace un sacco riuscire a far bene di fronte al nostro pubblico, siamo felici di essere qui a Roma. Ringrazio tutte le città che ci hanno ospitati fino ad oggi, siamo stati bene ovunque. Cerco sempre di aiutare i miei compagni di squadra ma sono tutti bravissimi, è un gruppo che si conosce, tanti di loro hanno giocato insieme nelle nazionali giovanili. La mentalità è quella giusta, è una cosa naturale il fatto che ognuno si sente importante, lo si è visto anche con l'Olanda, ogni ingresso, ogni persona di questo gruppo è importante".  "Per vincere dobbiamo giocare sempre al 100%, non dobbiamo giocare per un giocatore ma per tutti, cercando soluzioni collettive. Qualche momento di sbando c'è, quando sei sotto con Nimir che tira forte in battuta, qualche dubbio ce l'hai, ma la nostra caratteristica è stare lì, anche se siamo sotto, al primo loro errore cerchiamo di recuperare. La Francia è una squadra di alto livello, di esperienza, sono da tanto insieme, hanno tanta tecnica e pochi punti deboli. Dobbiamo essere bravi in ogni fondamentale”, ha aggiunto Giannelli.  

Euro U19: il giorno della finale Francia-Italia


Domenica (20:30 alla Rhein-Neckar-Arena di Sinsheim, Germania) si giocherà la finale Europea Under 19 tra Francia e Italia. Alla partita assisteranno il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ed il tecnico della Under 21, Luigi Di Biagio. "Abbiamo sopperito alla superiorità individuale delle diverse Nazionali che abbiamo affrontato grazie all'unità del gruppo - ha detto in conferenza stampa il tecnico Paolo Vanoli - I ragazzi sono stati meravigliosi poiché, a differenza dei loro coetanei qui presenti, non hanno avuto le stesse occasioni di misurarsi in campionati di prima serie come è successo a molti giocatori del Portogallo o dell'Inghilterra".
    Anche il neo CT della Nazionale maggiore, Giampiero Ventura ha voluto incoraggiare gli Azzurrini: "Voglio fare i complimenti all'Under 19: hanno dimostrato che con il lavoro e il sacrificio è possibile raggiungere gli obiettivi più importanti. Il loro cammino è la prova che si deve e si può puntare sui giovani calciatori italiani".

ansa

#Euro2016: Portogallo-Galles 2-0

Un micidiale uno-due, fra il 3' e il 5' della ripresa, ha regalato al Portogallo la finale di Euro 2016. I lusitani, grazie al 2-0 di Lione firmato da Cristiano Ronaldo e Nani, hanno battuto il Galles di Gareth Bale e conquistato la prima finale della loro storia, in un torneo riservato alle squadre Nazionali. Domenica a Parigi incontreranno la vincente dell'altra semifinale che, domani sera a Marsiglia, metterà di fronte i padroni di casa della Francia alla Germania, che ha eliminato l'Italia.
ansa

Pensare con i piedi Attenti ai «Franzosi». È loro il «primo Giroud»


Attenti ai «franzosi», come li chiama il brigantesco don Bastiano (alias Flavio Bucci) nel “Marchese del Grillo”. Quando i francesi organizzano la festa del pallone in casa loro sono abituati a godersela fino in fondo. E la partenza lenta e difficoltosa, ma vincente contro la Romania con gol all’ultimo minuto conferma il corso e ricorso «franzoso». 

È stato così per l’Europeo del 1984 e poi al Mondiale del 1998. Voi direte, sì grazie, ma il re d’Europa allora era il vero le Roi Michel Platini, 9 gol in quel torneo e carisma da leader nato. Quanto al Mondiale del '98 vinto dai Galletti transalpini c’era il divino Zizou Zidane con la testa sulle spalle e non ancora pronto a ferire con la zuccata atomica il provocatorio Materazzi nella finale di Berlino (fuori patria e quindi persa dai francesi) del 2006. 

La Francia di adesso non ha certi condottieri e il dinoccolato Paul Pogbasi fa anche sostituire alla prima dal tenente, ex soldatino juventino, Deschamps. Però dal cilindro del meno ricco carnet Blues escono fuori la malizia del bomber Giroud, il gioiello finale di monsieur Payet e «le je son fer». Attenti dunque ai «franzosi» anche se loro sanno bene che è solo l’inizio, anzi «ce n’est qu’un début continuons le combat».
Avvenire

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