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Trenkwalder, Dalla Salda e Frosini in coro: «Un risultato incredibile»

- Il Resto del Carlino -

01/05/2012 11:22 - IL BRACCIO E LA MENTE. I gemelli della vittoria: quelli dietro alla scrivania. Uniti anche dal nome di battesimo Alessandro Dalla Salda, a.d. della Trenkwalder, e Alessandro Frosini, ds biancorosso, sono coloro che, dalla stanza dei bottoni, hanno costruito il miracolo promozione, che poi coach Max Menetti ha plasmato sul parquet. L’ex Virtus Bologna nonché alfiere della Pallacanestro Reggiana per due stagioni, si è mosso nei meandri del mercato e dell’ambiente ed è stato il cervello delle operazioni estive, e invernali, che hanno portato sulle rive del Crostolo Filloy, Taylor, Ruini e Antonutti. Dalla Salda ha agito come braccio in raccordo col presidente Paterlini e patron Stefano Landi. Oltre a svolgere le consuete funzioni più prettamente logistiche del sodalizio di via Martiri della Bettola. Un Dalla Salda che, gli anni scorsi, era finito spesso nell’occhio del ciclone per alcune scelte rivelatesi poi sbagliate, ma che nel momento del trionfo non si prende particolari rivincite: «Le critiche fanno parte del mio lavoro – commenta – se si fa qualcosa si può anche correre il rischio di sbagliare, dunque le ho sempre accettate. Chiaro che in questo momento mi sento al settimo cielo. Perché vincere nella propria città è certamente una fatica doppia, ma anche una soddisfazione doppia». La Trenkwalder torna in serie A cinque anni dopo l’inopinata retrocessione viziata dal celebre caso Lorbek e pensando a quello Dalla Salda un sassolino dalla scarpa se lo leva: «La nostra vittoria è quella di un basket che rispetta sempre le regole, della serietà a ogni costo, di chi è capace di investire; in particolare sul settore giovanile».
PER ALESSANDRO Frosini il campionato che va a concludersi è stato «lungo, estremamente intenso, caratterizzato dal lavoro di un gruppo straordinario, sorretto da una mentalità incredibile. Parlo dei giocatori, in primis, ma anche dei dirigenti. All’inizio – prosegue il ds biancorosso – non è stato facile, non eravamo nemmeno i favoriti, ma piano piano siamo cresciuti, grazie al nostro spirito di gruppo che è stato davvero il nostro segreto. Insieme all’incredibile feeling che si è stabilito coi tifosi». Sul piano personale Frosini ammette «di aver sentito il passaggio dal campo alla scrivania. Ritmi di lavoro diversi, impegni diversi, responsabilità più grandi. Ma i sacrifici fatti, l’operato svolto, spesso in silenzio, sono stati gratificati da questo incredibile risultato. Adesso andiamo a iniziare il nuovo percorso al piano più alto del basket italiano. Come farlo ci penseremo tra qualche giorno, prima pensiamo a festeggiare e a finire il campionato».

Gabriele Gallo

LegA2: Doppio match ball per la Trenkwalder. Imola e Forlì: basta un acuto

Gabriele Gallo
L’ANNO SCORSO era l’arbitro della sua salvezza, quest’anno è l’unica squadra rimasta a contenderle la promozione. Si parla della Givova Scafati, perché dopo i risultati dell’ultimo week-end di Legadue, una cosa è certa: in serie A direttamente, vincendo il campionato, ci andrà una tra Reggio e Scafati. Con la vittoria sul campo della Conad infatti la Trenkwalder è salita a quota 38, a due turni dalla fine del torneo, e ha 4 punti di margine su Brindisi e, appunto, Scafati. I biancorossi, a questo punto, possono solo essere raggiunti (dovessero perdere entrambi i prossimi match) ma non superati. Se fosse però l’Enel ad agguantare Slanina e compagni, sarebbero questi ultimi a conquistare l’A1, per differenza canestri. Viceversa, se a pari punti con Reggio arrivassero Marigney e soci, l’A1 diretta prenderebbe la strada della Campania. Altre possibilità non ci sono in quanto il calendario, all’ultimo turno, mette di fronte, a Scafati, la Givova contro Brindisi. Di conseguenza tramonta anche ogni possibilità di classifica avulsa. I campani, intanto, domenica giocheranno a Brescia, contro la squadra dell’ex Dell’Agnello che deve vincere per garantirsi i play off. La Trenkwalder è padrona del suo destino: se batte Imola, domenica prossima, non ce n’è per nessuno, indipendentemente dai risultati delle dirette avversarie. Se perde ha comunque un altro match-ball a disposizione, l’ultima giornata, in quel di Forlì. Vantando un +4 sulle inseguitrici. L’unico rischio, come si diceva sopra, si corre perdendo entrambe le gare. E non bisognerà sottovalutare l’Aget Imola. La quale non verrà in via Guasco a recitare il ruolo dell’agnello sacrificale. Gli imolesi infatti hanno sì quattro punti di vantaggio sulla coppia Forlì-Sant’Antimo. Ma all’ultima giornata avranno, sia pure tra le mura amiche, un vero e proprio scontro salvezza contro Sant’Antimo stessa (battuta +5 all’andata). Il problema, per i romagnoli, è che in caso di arrivo a pari punti con Forlì, o con Bologna, retrocederebbero per differenza canestri. In più anche la classifica avulsa, in caso di parità a 3 con Bologna e Forlì, sarebbe sfavorevole agli imolesi. Ecco perché la Trenkwalder dovrà stare bene attenta all’Aget.
Il Resto del Carlino
25 Aprile 2012 ore 06:11

Trenkwalder Il quadro della corsa promozione

GIORNATA fondamentalmente interlocutoria nel campionato di Legadue. Dopo la vittoria della Trenkwalder, venerdì nell’anticipo televisivo contro Jesi, anche Brindisi porta a casa i due punti, con molta fatica e dopo un tempo supplementare, battendo la Marco Polo Forlì per 92-86. Vince pure Pistoia nel delicato match contro la Prima Veroli (78-66). Con la Givova Scafati che ha effettuato il previsto turno di riposo la classifica, in testa, recita: Trenkwalder 36, Brindisi (che si fermerà il prossimo turno) 34, Pistoia e Scafati 32. Per quanto riguarda le prossime avversarie della truppa di Menetti sulla strada della promozione, Conad Bologna ed Aget Imola, arriva una sconfitta per entrambe. I felsinei, che incroceranno i guantoni con i biancorossi domenica prossima, perdono a Piacenza 96-83, mentre Imola soccombe di misura, 63-62, a Brescia. La conseguenza è che tutte e due rimangono in piena bagarre nella lotta per non retrocedere. Così come Forlì, battuta, come detto, dall’Enel Brindisi.
Abbandonando il basket giocato: lascia ancora alcuni strascichi l’aggressione subita per opera di ignoti, venerdì sera, dal pulmino di tifosi della Fileni Jesi poco prima dell’inizio del match. Il mezzo è stato raggiunto da uno o più, la questione non è stata chiarita, sassi che hanno lesionato in parte il parabrezza del mezzo mentre era in procinto di raggiungere i parcheggi del Palasport. Sulla questione è intervenuto ieri, sulla sua pagina Facebook il capitano della Fileni, Michele Maggioli il quale si dispiace che «che una piazza così importante del nostro basket e una società cosi seria, che sforna spesso talenti di livello internazionale debba avere a che fare con certi cretini che non hanno idea di cosa significhi la parola sport».
Tornando alla Pallacanestro Reggiana ieri ha compiuto 25 anni Matteo Frassineti. All’atleta romagnolo gli auguri della redazione di Carlino Reggio.

Gabriele Gallo - ilrestodelcarlino 17 Aprile 2012 ore 17:44

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