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Mondiali Scherma 2025, oro Italia in sciabola maschile a squadre


L’Italia della sciabola maschile a squadre vince la medaglia d’oro ai mondiali di scherma in corso a Tbilisi. Prima vittoria degli azzurri contro l’Ungheria, con il punteggio di 45-37. Un oro che mancava nella disciplina da ben 10 anni. Il team composto da Luca Curatoli, Michele Gallo, Matteo Neri e Pietro Torre, dopo il vittorioso esordio di ieri nei sedicesimi di finale contro la Thailandia per 45-29, oggi negli ottavi ha battuto con il risultato di 45-39 la Germania con una prestazione di grande personalità, recuperando immediatamente un piccolo svantaggio iniziale. Nei quarti di finale i ragazzi del ct Andrea Terenzio hanno superato la Polonia 45-28 dopo un match condotto sin dalle prime fasi, parso semplice solo per merito degli azzurri (i polacchi nel turno precedente avevano eliminato gli Stati Uniti), garantendosi così un posto in semifinale. Un’altra grande prova di forza il quartetto italiano l’ha servito in semifinale contro il Giappone, imponendosi per 45-36, dopo un match condotto fin dalle prime battute, e conquistando il pass per la finale iridata a sette anni di distanza dall’ultima volta (edizione di Wuxi 2018, allora fu argento con oro della Corea). Una finale al cardiopalma per gli azzurri del ct Andrea Terenzio che, sotto nelle prime quattro frazioni, l’hanno ribaltata grazie all’8-2 di Curatoli che ha portato l’Italia sul 25-22. Da quel momento gli azzurri hanno condotto fino al 45-37 finale conquistando il titolo iridato che mancava da Mosca 2015. Dieci anni dopo torna sul primo gradino Luca Curatoli, questa volta con lui Michele Gallo, Matteo Neri e Pietro Torre che hanno scritto un’altra pagina di storia della scherma italiana. Fioretto donne ai quarti Nel fioretto donne a squadre, invece, le azzurre Arianna Errigo, Martina Favaretto, Anna Cristino, Alice Volpi festeggiano la medaglia di bronzo. Dopo il debutto negli ottavi di finale battendo la Romania con il punteggio di 45-4, scarto che racconta inequivocabilmente l’andamento del match in cui le azzurre hanno rotto il ghiaccio, nei quarti l’Italia ha superato invece l’Ucraina: dopo un inizio equilibrato la squadra del Commissario tecnico Simone Vanni ha cambiato marcia a metà incontro, per poi gestire il vantaggio e chiudere il match sul 45-34. In semifinale è arrivato lo stop per Errigo & Co. che sono state superate per 45-34 dalla Francia, vedendosi così dirottare alla finale per la medaglia di bronzo contro il Giappone. Il quartetto azzurro composto da Arianna Errigo, Martina Favaretto, Anna Cristino, Alice Volpi si è prontamente ripreso conquistando la medaglia di bronzo contro la formazione nipponica per 45-30 salendo così sul terzo gradino del podio.    Il programma di martedì 29 luglio Domani, nell’ottava e penultima giornata del Mondiale di Tbilisi 2025, non si assegneranno titoli ma saranno di scena i primi turni delle ultime due gare a squadre del programma iridato, le competizioni di spada maschile e sciabola femminile. L’Italia degli spadisti sarà in pedana con Davide Di Veroli, Matteo Galassi, Andrea Santarelli e Gianpaolo Buzzacchino: gli azzurri salteranno di diritto il tabellone da 64 e debutteranno nei 16esimi di finale (alle ore 9 italiane) contro la vincente di Svezia-Turkmenistan. Il quartetto delle sciabolatrici, invece, sarà formato da Michela Battiston, Chiara Mormile, Eloisa Passaro e Mariella Viale. Esordio per la Nazionale di sciabola femminile nel turno dei 16esimi contro l’Iran (alle ore 7.30 in Italia). Fonte: LaPresse Italy

Rio2016 Campriani bis d'oro, sua anche la carabina 3 posizioni

Niccolò Campriani è medaglia d'oro della carabina 50 metri tre posizioni. Per lui è il secondo a Rio 2016 dopo quello nella carabina 10 metri.
Gli azzurri della spada sono in finale per l'oro nel torneo olimpico a squadre di Rio 2016. Nella semifinale, l'Italia ha battuto l'Ucraina 45 a 33. Ora in finale c'è la Francia.
Campriani "non ne avevo più, quest'oro un regalo - "Non ne avevo più, l'oro di oggi è stato un regalo. E' stata una settimana pazzesca, ero preoccupato perché, dopo l'oro, ho dormito poco. Non riuscivo a scrollarmi l'adrenalina: l'eliminazione di Petra (Zublasing, la sua compagna), le sfide dei compagni, poi ho cercato di prendere tutto alla leggera e oggi sono stato fortunato, pescando la finale per niente". Così Nicolò Campriani, dopo l'oro nella carabina 3 posizioni da 50 mt. "Queste finali 'back to zero' sono micidiali, ne avevo già pagato le conseguenze". Sono contentissimo della finale che ho fatto. E' pazzesco arrivare a due ori, non me l'aspettavo. Ero sicuro che sarebbe stata ultima olimpiade e quindi vediamo cosa succederà". Lo ha detto Nicolò Campriani, ai microfoni Rai, dopo il trionfo. "Alla fine ero stanchissimo, tiravo tra un battito di cuore e l'altro ed è andata bene. Kamensky (il russo che era in testa prima dell'ultimo colpo, ndr) oggi è stato il migliore e forse ha sbagliato a tirare dopo di me. Il mormorio del pubblico lo avrà disturbato...".
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Bacosi-Cainero: amiche e mamme vincenti Le parole di felicità delle azzurre oro e argento nello skeet

"Sono talmente felice che non riesco a descrivere che cosa sento". Diana Bacosi non ha ancora smaltito l'emozione per l'oro nello skeet a Rio 2016 e non vede l'ora di rivedere suo figlio, che ha 7 anni. "Qui non è venuto - spiega - perché questo momento, per il quale ho lavorato tanto, doveva essere solo mio; non so ancora cosa gli dirò. Il duello con Cainero? In quei momenti pensavo solo a rompere i piattelli e non a Chiara. Comunque, siamo amiche oltre che compagne di squadra, madri e mogli".
    La Cainero, a sua volta, ricorda gli istanti prima del match: "A Diana ho detto: comunque vada, va bene così. Ma lei non mi ha risposto, piangeva. Non so se faccia meno male perdere con una compagna di squadra; dobbiamo essere felici tutte e due ed io lo sono. E sono contentissima anche per Diana, perché so i sacrifici che ha fatto. Io, più che delusa per non aver vinto l'oro, sono contenta per la seconda medaglia olimpica della mia carriera. Noi mamme vincenti? È bello vedere le cose anche sotto questo aspetto".
   
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Rio2016 Niccolò Campriani oro nel tiro, terzo per Italia

Niccolò Campriani ha vinto la medaglia d'oro nella carabina 10 metri alle Olimpiadi di Rio 2016. Per l'Italia e' il terzo oro ai Giochi. Nel 'duello' per l'oro Campriani ha battuto l'ucraino Serhiy Kulish, mentre in precedenza era stato eliminato l'altro atleta rimasto in gara, il russo Vladimir Maslennikov, che quindi ha preso il bronzo.
Con il punteggio di 122 su 125, l'italiano Giovanni Pellielo ha fato registrare il miglior risultato nella qualificazione alla finale olimpica della specialità trap del tiro a volo. Si è qualificato per la finale a sei di Rio 2016 anche un altro azzurro, Massimo Fabbrizi (118). La finale è in programma alle ore 15 brasiliane (le 20 in Italia). 
Rio: Campriani, ho odiato questo sport ma oggi felice - ''E' successo di tutto in questi 4 anni, ho fatto fatica ad adattarmi il cambio regole ma oggi sono contentissimo. Questa è la prima medaglia d'oro con le nuove regole. Ho odiato questo sport ma oggi sono felice '': sono le prime parole di Niccolò Campriani, oro nella carabina 10 metri, ai microfoni della Rai. ''Devo tanto a Petra - ha aggiunto, riferendosi alla Zublasing, la sua fidanzata - senza di lei oggi non sarei qui con la medaglia d'oro al collo''. "Questa è anche la prima medaglia di una carabina italiana - ha aggiunto Campriani che ha progettato l'arma con la quale gareggia - questa medaglia è anche un titolo costruttori''. ''Devo tanto a Petra - aggiunge - in questi anni non sono stato la persona più felice. Non sarei qui oggi con la medaglia al collo senza di lei. Sono arrivato ad odiare questo sport ma grazie a questo sport stato di più vicino a mio padre e oggi il mio primo pensiero va a lui, a mia madre e a tutti quelli che mi sono vicini. Sono contento per me,ma mi riempie il cuore vedere quelli vicino a me così felici. Rispetto a Londra sono in pace con me stesso. Ora ho ancora due gare ma la mia priorità ora è stare vicino a Petra che ha un'altra gara l'11''.
   
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#Rio2016 Garozzo oro nel fioretto: è il secondo per l'Italia

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"Chi se ne frega se non sono stato io a vincere la medaglia d'oro numero 200: godo lo stesso". Non poteva festeggiare meglio di così il fiorettista Daniele Garozzo da Acireale, provincia di Catania a due passi dalla Acitrezza dei Malavoglia, che tre giorni dopo il compimento dei suoi 24 anni si regala la gioia più grande della sua ancora acerba carriera, illuminata lo scorso anno da un argento agli Europei. Mezzora dopo la prima medaglia d'oro del judoka Basile, la 200 nella storia olimpica azzurra, questo siciliano classe '92, infilza il secondo trionfo a cinque cerchi per la spedizione italiana.
Una conferma della bontà della scherma azzurra, dopo l'argento della Fiamingo nella spada, che alle Olimpiadi, aveva ammesso al suo arrivo in Brasile, "non partecipa per fare esperienza ma solo per vincere". Garozzo ha battuto in finale lo statunitense Massialis 15-11 ottenendo il settimo podio in due giorni per l'Italia, il 123/o della scherma italiana, leader incontrastata del medaglie di specialita'. E' la 21/a medaglia del fioretto maschile, l'ultima d'oro risaliva addirittura a vent'anni fa con Puccini.

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