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VNL: L'Italia spreca e poi cade nel tie-break col Brasile


Si ferma a cinque la striscia di vittorie consecutive per l'Italia femminile nella Volley Nations League. Le ragazze di Julio Velasco, infatti, sono state sconfitte in rimonta dal Brasile con il punteggio di 3-2 (26-24; 25-27; 18-25; 25-19; 15-10), in una partita in cui non mancherà il rammarico per le azzurre per non aver sfruttato al meglio l'importante occasione di chiudere i giochi nel quarto set, dove erano al comando 15-11. Tra le fila delle italiane non sono bastate le ottime prestazioni di Paola Egonu, Anna Danesi e Myriam Sylla, che hanno concluso rispettivamente con 29, 15 e 11 punti.

Il Brasile parte subito in quarta e in poco tempo riesce a scappare sul 9-2. L'Italia, però, non si perde d'animo e con il passare del set riesce a ricucire lo strappo e a riportarsi a contatto fino al 24-24, dove un errore al servizio delle azzurre e un attacco out di Egonu consegnano il parziale alle sudamericane.

Nella seconda frazione sono ancora le vice campionesse del mondo a piazzare il primo allungo, portandosi sul 14-9. Come accaduto nel set d'apertura, le giocatrici di Julio Velasco riescono a rimontare e a giocarsela punto a punto. Nelle fasi conclusive sono le azzurre ad essere maggiormente incisive, poichè l'ingresso di Antropova e il muro di Sylla regalano il parziale all'Italia.

Nel terzo set, l'inerzia si sposta in favore di Paola Egonu e compagne, le quali si portano subito sul 7-3. Nella parte centrale della frazione, il Brasile riesce a rifarsi sotto sfruttando anche qualche errore di troppo al servizio da parte delle azzurre, le quali però sono abili a piazzare un secondo allungo che risulta decisivo per ribaltare il risultato.

Il quarto parziale è caratterizzato da molti rimpianti per l'Italia, che riesce a portarsi avanti sul 15-11. Da quel momento, però, le ragazze di Julio Velasco calano di intensità, subendo prima la rimonta e poi il sorpasso da parte del Brasile che chiude i conti sul 25-19.

Nel tie-break decisivo, dopo una fase iniziale punto a punto, sono le vice campionesse del mondo a dettare il ritmo andando al cambio campo in vantaggio 8-5. La reazione azzurra non si fa attendere, ma sul più bello il Brasile alza ulteriormente il livello piazzando sei punti di fila che valgono il successo.

Nonostante il ko, l'Italia riesta in una situazione di vantaggio in ottica qualificazione alla Final Eight e alle Olimpiadi di Parigi, poichè il margine di vantaggio sull'Olanda nel rankign FIVB è ancora abbastanza ampio. Le azzurre torneranno in campo domenica 2 giugno alle 13:30 per affrontare la Cina padrona di casa.

sportal.it 

L’Italia vince la Coppa del Mondo di beach tennis! Azzurri leggendari a Copacabana, battuto il Brasile


 L’Italia ha vinto la Coppa del Mondo 2022 di beach tennis. Gli azzurri si sono imposti sulla sabbia di Praia di Copacabana a Rio de Janeiro, sconfiggendo proprio il Brasile nella rovente finale. Gli azzurri hanno regolato i padroni di casa per 2-1, prendendosi la rivincita dell’atto conclusivo perso lo scorso anno. Giulia Gasparri e Ninny Valentini hanno perso per 1-6, 6-4, 11-9 il doppio femminile contro Vittoria Marchezini e Rafaella Miller, non riuscendo a concretizzare un match point.

OA SPORT

Deltaplano azzurro per la nona volta sul tetto del mondo

Comunicato stampa per redazione.sport@simail.it


La nazionale italiana di deltaplano vince il suo nono titolo mondiale e quinto consecutivo.
Accrescono l¹impresa degli azzurri la medaglia d¹argento di Alessandro Ploner di San Cassiano (Bolzano) ed il bronzo di Christian Ciech, nato in Trentino e varesino d¹adozione, nell¹individuale.
Il nuovo campione del mondo è Petr Benes, pilota della Repubblica Ceca che raccoglie il testimone dal nostro Alessandro Ploner e solo nel corso dell¹ultima giornata. Infatti, Ploner ha quasi ininterrottamente tenuto la testa della graduatoria nei nove giorni di gara e il divario tra i due nella classifica finale è assolutamente esiguo. Quarto un altro pilota della Repubblica Ceca, Dan Vyhnalik e quinto Filippo Oppici, pilota di Parma. Ottime le prestazioni del ciociaro ed esordiente Marco Laurenzi e del resto del team azzurro, Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia) e il padovano Valentino Bau che hanno contribuito al successo collettivo. Dirigeva la nazionale Flavio Tebaldi di Venegono Inferiore (Varese). 
La supremazia degli azzurri come squadra non è mai stata in discussione. Ha iniziato e chiuso in testa davanti alle nazionali della Repubblica Ceca, Germania, USA, Australia, Brasile, e Giappone. 26 i paesi presenti per un totale di 131 piloti.
Le classifiche sono stilate in base ai risultati di ogni volo con assegnazione di un punteggio a ciascun pilota secondo l¹ordine di arrivo al traguardo. La somma dei punteggi di tutti i voli determina la graduatoria individuale e quella di tutti i voli dei piloti di ogni nazionale quella a squadre.
Teatro dell¹impresa, avvenuta nel corso de 21° Campionato del Mondo volato sotto l¹egida della FAI (Fédération Aéronautique Internationale), la Valle di Paraná in Brasile. Dalle sue pendici a circa 1000 metri di quota, nelle vicinanze di Formosa, comune dello Stato del Goiàs a 92 km dalla capitale federale, per nove giorni sono decollati i volatori alla volta dell¹atterraggio nella Esplanada dos Ministérios a Brasilia. La valle gode di un clima secco e vento costante, ma talvolta i piloti hanno incontrato anche condizioni difficili.
I percorsi assegnati dalla direzione di gara misuravano tra i 100 ed i 135 chilometri e contrassegnati da boe aeree in corrispondenza di punti salienti del territorio che i piloti dovevano obbligatoriamente aggirare prima di raggiungere la meta. Il tempo impiegato mediamente dai migliori è stato tra poco meno delle due ore e le tre ore e mezza, secondo le condizioni meteo della giornata. Alle stesse si sono subordinate le velocità medie, aggirate tra i 35 ed i 53 km/h, ma questi mezzi sono idonei a raggiungere velocità massime oltre i 100 km/h. Il tutto sfruttando un motore che non consuma e non emette nulla, vale a dire quello dell¹irraggiamento solare del territorio e le correnti ascensionali che esso provoca.


Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

Campionato del mondo di Deltaplano. L'Italia nella leggenda, per la quinta volta consecutiva sul gradino più alto del podio, Argento e Bronzo nella classifica individuale

Campionato del mondo di Deltaplano. L'Italia nella leggenda, per la quinta volta consecutiva sul gradino più alto del podio, Argento e Bronzo nella classifica individuale
Brasilia (Brasile).  si è appena concluso il ventunesimo Campionato del mondo di deltaplano, dopo nove giorni di gare, la Nazionale italiana dell'Aero Club d'Italia, la Federazione sportiva del CONI per gli sport aeronautici, entra nella leggenda conquistando per la quinta volta consecutiva il massimo titolo. Alessandro Ploner e Christian Ciech si aggiudicano anche  l'Argento e il Bronzo individuale. Il grande successo di oggi, si aggiunge agli altri otto titoli mondiali e due europei già conquistati. Gli Azzurri hanno dominato i campionati  sin  dal primo giorno, resistendo alla forte Repubblica Ceca che ha tallonato l'Italia fino all'ultimo turno di gara.  Filippo Oppici vince la nona ed ultima task e contribuisce in modo determinante insieme a Valentino Baù e a Marco Laurenzi ad accumulare gli ultimi punti necessari per la  vittoria. La Squadra azzurra è composta da: Christian Ciech, Alessandro Ploner, Marco Laurenzi, Valentino Baù, Filippo Oppici, Davide Guiducci e Flavio Tebaldi(Team Manager). Oltre 130 i piloti in gara in rappresentanza di 26 nazioni.

classifica a squadre1.Italia2. Rep.Ceca;  3.Germania
classifica individuale: 1. Petr Benes (Rep.Ceca)2. Alessandro Ploner (ITA); 3. Christian Ciech (ITA)



fonte: Ufficio Stampa e Comunicazione Aero Club d'Italia

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

Team Italia Deltaplano ai mondiali del Brasile



La nazionale italiana di deltaplano, otto volte campione del mondo e quattro d¹Europa, è decollata alla volta del Brasile per difendere l¹ultimo titolo conquistato nel 2015 in Messico.
La prima manche del mondiale 2017 sarà disputata il 9 agosto e poi un volo al giorno, meteo permettendo, fino al 18. Sono presenti 140 piloti in rappresentanza di 29 nazioni.
Sito di gara la Valle di Paraná nei pressi di Formosa, comune dello Stato del Goiàs, a circa 92 km dalla capitale federale Brasilia, valle che gode di un clima secco e vento costante.
Decollando dal pendio affacciato sulla valle, a circa 1000 metri di quota, i piloti si impegneranno in percorsi aerei contrassegnati da punti salienti del territorio, detti boe, che dovranno aggirare prima di toccare l¹atterraggio. La corretta esecuzione del tragitto è confermata dal GPS in dotazione ad ogni pilota. Elaborando i dati registrati dagli apparecchi si evince la classifica che premia chi ha impiegato minor tempo. La somma dei punteggi ottenuti ogni giorno di gara stabilisce le classifiche, individuali e per nazioni. La Federazione Aeronautica Internazionale (FAI) proclamerà i vincitori il 19 agosto, data di chiusura dei mondiali.
Gli azzurri: Christian Ciech, trentino trapiantato a Varese, Alessandro Ploner, di San Cassiano (Bolzano), Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia), il padovano Valentino Bau, Filippo Oppici di Parma, il ciociaro Marco Laurenzi ed il CT Flavio Tebaldi di Venegono Inferiore (Varese). Ciech, campione del mondo e d¹Europa in carica, e Ploner i piloti di punta del team. Sette i loro titoli mondiali in carriera.

Dall¹11 al 15 agosto sul Lago dei Tre Comuni (Udine), Acromax, tappa della Coppa del mondo di volo acrobatico in parapendio, organizzata dall'Aero Club Blue Phoenix in collaborazione con Volo Libero Friuli e patrocinata dalla regione.
Le evoluzioni dei piloti in "solo" e "syncro", ovvero a coppie, dopo il decollo dal monte San Simeone, proseguiranno sulla verticale dello specchio d¹acqua per terminare sulla zattera di atterraggio predisposta di fronte alla riva ovest del bacino lacustre. Il pubblico potrà facilmente seguire le manovre acrobatiche da terra o in diretta streaming su un maxi schermo posizionato nell'area logistica della competizione.
La sera del 14 agosto, spettacolo pirotecnico organizzato dai comuni di Trasaghis e Bordano. Durante tutto il periodo di Acromax i visitatori troveranno chioschi con cucina, intrattenimento musicale, arrampicata su parete artificiale, gonfiabili ed equitazione sui pony per i bimbi, prove di kaiak e canoa canadese, dimostrazioni di pool dance, escursioni sul lago, attività subacquea ed in acqua con istruttore. 


Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL

Rio2016, atletica, Italia 2 azzurre in finale del salto in alto

Alessia Trost si è qualificata per la finale olimpica del salto in alto, in programma sabato 20 agosto. L'italiana ha superato la quota di 1,94 metri al primo tentativo. Qualificata per la finale anche l'altra azzurra, Desiree Rossit, che ha superato la stessa quota al terzo e ultimo tentativo.
   
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Rio2016 Setterosa in finale, Italia sale a 25 medaglie

Il Setterosa vola in finale nel torneo olimpico di pallanuoto femminile ai Giochi di Rio, regalando all'Italia la medaglia numero 25. Le azzurre hanno battuto la Russia 12-9 e ora per l'oro affronteranno gli Usa, che hanno battuto l'Ungheria.  La finale si giocherà venerdì 19 agosto alle 15,30 locali, quando in Italia saranno le 20,30.
"La palombella no, la palombella no", strillava l'allenatore Silvio Orlando al Nanni Moretti giocatore in uno dei film più riusciti del regista romano, 'Palombella Rossa'. E a vedere il Setterosa guidato dal ct Fabio Conti c'è tanto da entusiasmarsi: palombelle, tiri da fuori e tanto nuoto. Dodici anni dopo il trionfo olimpico di Atene, la nazionale azzurra manda a casa la Russia, già sconfitta anche nel girone, e torna a giocarsi una finale ai Giochi (contro la vincente di Ungheria-Usa). Lo fa dopo un percorso netto, fatto solo di vittorie e prestazioni convincenti, come la semifinale dominata per 12-9, nonostante una partenza a rilento e un finale con un pizzico di braccino. Una vittoria mai davvero in discussione grazie soprattutto ad Arianna Garibotti, 5 gol in sei tiri per lei, e ad una Gorlero tra i pali degna del miglior Tempesti. Una medaglia al collo le ragazze ce l'hanno già, ma non basta, nella loro testa c'è solo una cosa: vincere l'oro con un "torneo perfetto". Emulare le imprese di quel Setterosa, capace di vincere oltre all'oro di Atene del 2004 anche due mondiali nel '98 e nel '01, non sarà facile, ma intanto il mantra che le ragazze si ripetono dopo ogni è partita è sempre lo stesso: "Giocare il torneo perfetto". Dopo le lacrime di gruppo al suono della sirena a svelare il retroscena è proprio l'allenatore del Setterosa. "Da quando siamo sbarcati in Brasile - ha ammesso - Questo ritornello mi ronza per la testa. E' da un po' che siamo alla ricerca del torneo perfetto. Comincio a pensare che possa essere questo". Intanto la finale è raggiunta, ora manca da scalare l'ultimo gradino: Perché raggiungiamo un sogno, la finale olimpica. Le ragazze se lo sono strameritato con un percorso fantastico di crescita negli ultimi quattro anni. Sempre il giusto approccio. Ora non smettiamo di sognare, con mentalità senza pensare a medaglia vinta ma a finale raggiunta da giocare. "Raggiungiamo il nostro sogno - ha aggiunto - la finale olimpica. Le ragazze se lo sono strameritato con un percorso di crescita costante negli ultimi 4 anni. Ora non smettiamo di sognare, giocheremo con mentalità senza pensare alla medaglia vinta, ma solo alla finale raggiunta da giocare". Uscendo dalla vasca si sono abbracciate in un pianto liberatorio: lacrime di gioia, e non di dolore come quelle dell'ultimo mondiale a Kazan, che ora però vanno asciugate in fretta per giocare la finale: "Hanno pianto tutte di felicità - ha raccontato il ct che festeggerà la sua 200/a partita proprio nell'ultimo atto dei Giochi - Ma ora sono sicuro sapranno ricaricarsi in tempo. Sono convinto che potrebbero giocare un altro torneo da capo. Ai mondiali dello scorso anno dopo aver perso la semifinale ai rigori, si sono rialzate in ventiquattro ore, riuscendo a battere l'Australia sempre ai rigori. Queste sono ragazze toste, temprate, pronte a tutto". La sfida con la Russia era un po' derby per il ct azzurro, sposato con la pallanotista russa Tatiana Lvova: "Mia moglie e mio figlio Alexander l'hanno vista da San Pietroburgo. Lei mi aveva che aveva dei biglietti per andare a teatro, l'ho invitata ad andarci tranquilla e a leggere il risultato del match dopo 'perché tanto vinciamo noi' ". Chi di finali se ne intende è la veterana Tania Di Mario, leader carismatico del Setterosa, unica reduce di quella squadra capace di dominare le scene mondiali: "Ho un'età ormai e mI commuovo facilmente - ha confessato - Ci meritiamo questo risultato, ma ancora non abbiamo fatto niente. Voglio ringraziare le mie compagne, sono fiere di essere il loro capitano, mi hanno regalato la possibilità di vivere un'altra volta un sogno". Sperando che abbia lo stesso esito di dodici anni fa.
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Rio2016 Campriani bis d'oro, sua anche la carabina 3 posizioni

Niccolò Campriani è medaglia d'oro della carabina 50 metri tre posizioni. Per lui è il secondo a Rio 2016 dopo quello nella carabina 10 metri.
Gli azzurri della spada sono in finale per l'oro nel torneo olimpico a squadre di Rio 2016. Nella semifinale, l'Italia ha battuto l'Ucraina 45 a 33. Ora in finale c'è la Francia.
Campriani "non ne avevo più, quest'oro un regalo - "Non ne avevo più, l'oro di oggi è stato un regalo. E' stata una settimana pazzesca, ero preoccupato perché, dopo l'oro, ho dormito poco. Non riuscivo a scrollarmi l'adrenalina: l'eliminazione di Petra (Zublasing, la sua compagna), le sfide dei compagni, poi ho cercato di prendere tutto alla leggera e oggi sono stato fortunato, pescando la finale per niente". Così Nicolò Campriani, dopo l'oro nella carabina 3 posizioni da 50 mt. "Queste finali 'back to zero' sono micidiali, ne avevo già pagato le conseguenze". Sono contentissimo della finale che ho fatto. E' pazzesco arrivare a due ori, non me l'aspettavo. Ero sicuro che sarebbe stata ultima olimpiade e quindi vediamo cosa succederà". Lo ha detto Nicolò Campriani, ai microfoni Rai, dopo il trionfo. "Alla fine ero stanchissimo, tiravo tra un battito di cuore e l'altro ed è andata bene. Kamensky (il russo che era in testa prima dell'ultimo colpo, ndr) oggi è stato il migliore e forse ha sbagliato a tirare dopo di me. Il mormorio del pubblico lo avrà disturbato...".
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Rio2016 Pallanuoto, Setterosa vince ancora

Terza vittoria di fila per il Setterosa che ha sconfitto la Russia 10-5 (3-2, 2-0, 3-2, 2-1) conquistando così il primo posto nel gruppo A del torneo olimpico di pallanuoto. Con questo risultato le azzurre, già qualificate ai quarti visto che il format non prevedeva eliminazioni in questa fase, affronteranno ora la squadra più debole del gruppo B, la Cina, sempre sconfitta nelle tre partite disputate a Rio. Un avversario ampiamente alla portata della nazionale italiana che ha concrete chance di raggiungere la semifinale.

   
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#Rio2016 nuoto, #Pellegrini in finale 200 sl

(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 8 AGO - Federica Pellegrini conquista la finale dei 200 sl ai Giochi di Rio. L'olimpionica azzurra ha chiuso le semifinali con il terzo tempo di 1'55''42, alle spalle della svedese Sarah Sjostrom, la più veloce con 1'54''65, e dell'americana Katie Ledecky (1'54''81).
   
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Rio: tiro al volo, Giovanni Pellielo è medaglia d'argento

Giovanni Pellielo, detto Johnny, è medaglia d'argento nella 'finalissima' a due del tiro a volo specialità trap. L'oro è andato al croato Josip Glasnovic.
Non bene l'altro azzurro Massimo Fabbrizi giunto ultimo al giro finale a sei.
Con il punteggio di 122 su 125, Pellielo aveva fato registrare il miglior risultato nelle qualificazioni.  
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#Rio2016 Garozzo oro nel fioretto: è il secondo per l'Italia

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"Chi se ne frega se non sono stato io a vincere la medaglia d'oro numero 200: godo lo stesso". Non poteva festeggiare meglio di così il fiorettista Daniele Garozzo da Acireale, provincia di Catania a due passi dalla Acitrezza dei Malavoglia, che tre giorni dopo il compimento dei suoi 24 anni si regala la gioia più grande della sua ancora acerba carriera, illuminata lo scorso anno da un argento agli Europei. Mezzora dopo la prima medaglia d'oro del judoka Basile, la 200 nella storia olimpica azzurra, questo siciliano classe '92, infilza il secondo trionfo a cinque cerchi per la spedizione italiana.
Una conferma della bontà della scherma azzurra, dopo l'argento della Fiamingo nella spada, che alle Olimpiadi, aveva ammesso al suo arrivo in Brasile, "non partecipa per fare esperienza ma solo per vincere". Garozzo ha battuto in finale lo statunitense Massialis 15-11 ottenendo il settimo podio in due giorni per l'Italia, il 123/o della scherma italiana, leader incontrastata del medaglie di specialita'. E' la 21/a medaglia del fioretto maschile, l'ultima d'oro risaliva addirittura a vent'anni fa con Puccini.

Rio, Pellegrini c'è: 4X100 stile libero in finale. Record italiano

Ha cantato l'inno a squarciagola sventolando la bandiera al Maracanà. Ma la cerimonia di apertura non le ha tolto concentrazione e grinta, perché i Giochi di Rio di Federica Pellegrini partono subito con le bracciate migliori: l'olimpionica della piscina ha inaugurato le gare in vasca all'Acquatics Center brasiliano trascinando subito in finale la staffetta 4X100 sl. Con un tempo in batteria che vale il quarto posto, ma anche il record italiano con 3'35''90 (che migliora il 3'37"16 stabilito un anno fa). L'azzurra ha chiuso la staffetta veloce con l'ultima frazione in 53''17 (quartetto con Ferraioli, Di Pietro, Pezzato) e ha fatto vedere che in questi Giochi si fa subito sul serio. In attesa della sua gara, quei 200 che in passato le hanno tolto sonno e generato ansia, ma anche regalato ori e record del mondo, la Pellegrini non vuole trascurare nulla. "Abbiamo nuotato molto bene e stabilito il record italiano. Il primo obiettivo è raggiunto. Stiamo tutte bene e in piena forma" le parole dell'azzurra, che alla quarta Olimpiade cerca la consacrazione anche con una inedita medaglia a squadre. Ma nel giorno in cui si alza il sipario i riflettori non sono solo per la 'Divina', perché il primo sorriso se lo è concesso Gabriele Detti: il 22enne livornese va a giocarsi le chance da medaglia (nella notte italiana) nei 400 stile, dove si è fatto notare con il terzo tempo di 3'43"95 alle spalle dell'americano Conor Dweyer e dell'australiano Mack Horton.
Campione europeo sulla distanza, Detti ha mostrato un'ottima condizione chiudendo davanti al cinese Sun Yang (già oro olimpico), quarto in 3'44"23. "In queste manifestazioni non si scherza - sorride l'azzurro, che vuole riscattare a Rio un 2015 da dimenticare, con guai fisici che gli avevano impedito di partecipare anche ai mondiali di Kazan, e confermare però una partenza da star di 2016 -. Sun e Horton restano i favoriti ma se arrivasse un bronzo ci metterei una firma. A Londra avevo 17 anni ero troppo giovane, qui so che posso giocarmela". Dopo aver smesso di essere solo il compagno di Greg Paltrinieri, Detti si è conquistato la sua corsia e tutto grazie agli europei di Londra in cui insieme all'oro nei 400 stile, si era portato a casa anche due argenti su 800 e 1500. Per l'acqua azzurra la partenza è comunque buona: anche il Settebello si è imposto in rimonta sulla Spagna. 9-8 per gli azzurri di Campagna che sotto di due gol sono riusciti, nonostante infortuni (dopo solo 17'' fuori Aicardi per un brutto fallo al volto) ed espulsioni, a ribaltare il risultato e aggiudicarsi la prima gara di Rio. "Prestazione superlativa, nella squadra vedo crescere condizione fisica e tenuta mentale"
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#Rio2016 Wada: doping Russia diretto da Stato, escluderla dalle Olimpiadi

Il doping dello sport russo era coperto e favorito dallo Stato, e non solo per l'atletica leggera: e' la conclusione del rapporto dell'agenzia Mondiale antidoping. Per la Wada, si trattava di un 'sistema di falsificazione' dei test ordinato dalle autorita' politiche. Il laboratorio di Sochi in particolare opero' per consentire ad atleti russi dopati di competere ai Giochi 2014, e tutto sotto indicazione del ministro dello sport di Mosca, con il controllo dei servizi segreti. La manipolazione dei test antidoping nello sport russo coinvolgeva il laboratorio di Sochi, ma anche quello di Mosca, per almeno 312 casi: lo sostiene il rapporto Wada della commissione indipendente diretta da Richard McLaren, secondo cui il sistema messo in piedi dal ministero dello Sport cominciò con Vancouver nel 2010, coinvolse "in pratica tutti gli sport', ebbe effetto anche a Londra 2012, ai mondiali di atletica di Mosca 2013 ed a quelli di nuoto di Kazan 2015.
 A capo del sistema di falsificazione dei test antidoping per gli atleti russi, tra 2010 e 2015, c'era il ministero dello sport di Mosca, con la collaborazione dei servizi di sicurezza (l'Fsb, ex Kgb) e del centro nazionale di preparazione del Team Russia: lo sostiene il rapporto Wada della commissione indipendente, guidata dall'avvocato canadese Richard McLaren, le cui conclusioni sono state rese note oggi. Il rapporto conferma le denunce dell'ex direttore del laboratorio antidoping russo, Grigory Rodchenkov, fuggito negli Usa dopo la morte in circostanze poco chiare di due colleghi. McLaren garantisce che le principali conclusioni del suo rappporto "sono supportate da prove" e ha definito "metodo di sparizione dei casi positivi" il modo in cui i test sfavorevoli agli atleti russi venivano fatti 'sparire'. Mc Laren sostiene che di tutto ciò veniva costantemente informato, in occasione dei Giochi di Sochi, il viceministro dello Sport, Yuri Nagornykh e sottolinea il fatto che, a suo dire "il Ministro dello Sport non potesse non essere a conoscenza della cosa, viste le dimensioni del fenomeno".
La Wada ha poi chiesto ufficialmente di escludere tutte le nazionali della Russia dalle gare dell'Olimpiade di Rio.
Tutti i dirigenti pubblici accusati nel rapporto Wada di essere coinvolti nello scandalo doping saranno temporaneamente sospesi dai loro incarichi fino alla fine delle indagini: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, citato dall'agenzia Interfax.
Bach, Cio pronto alle più dure sanzioni - Il Cio è pronto "alle più dure sanzioni" nei confronti di persone e organismi coinvolti nello scandalo doping della Russia, così come rivelato dal rapporto Wada pubblicato oggi che rivela "un inedito e choccante attacco all'integrità dello sport e dei Giochi Olimpici". E' il messaggio del presidente del Comitato olimpico internazionale, Tomas Bach, in attesa dell'esecutivo convocato d'urgenza per domani in via telefonica per decidere su sospensioni immediata in chiave Rio 2016. Le conclusioni del rapporto mostrano uno choccante e inedito attacco all'integrità dello sport e dei Giochi Olimpici - dichiara Bach -. Di conseguenza il Cio non esiterà a prendere le più dure sanzioni a disposizione contro ogni individuo o organismo implicato". Per domani è stato convocato un esecutivo telefonico che "potrebbe includere misure provvisorie e sanzioni - spiega il Cio - relativi ai Giochi olimpici di Rio 2016". Il Comitato olimpico aggiunge che in queste ore "studierà con attenzione queste complesse e dettagliate accuse" nel rapporto appena ricevuto dalla commissione McLaren, in particolare "in relazione al ministero russo dello sport".
ansa

Rio2016 ct Campagna ha scelto il Settebello Italia Olimpiadi Brasile

(ANSA) - ROMA, 17 LUG - Il ct Sandro Campagna ha comunicato i 13 pallanotisti che rappresenteranno il Settebello vice campione olimpico ai Giochi di Rio. Dei 16 giocatori inizialmente convocati sono stati esclusi Tommaso Busilacchi, Vincenzo Renzuto Iodice e Goran Volarevic. Convocati per le Olimpiadi: Stefano Tempesti (Pro Recco) e Marco Del Lungo (AN Brescia); Nicholas Presciutti (AN Brescia), Alessandro Velotto (CC Napoli) e Niccolò Gitto (Pro Recco); Pietro Figlioli, Andrea Fondelli e Francesco Di Fulvio (Pro Recco), Valentino Gallo (Robertozeno Posillipo), Alessandro Nora e Christian Presciutti (AN Brescia); Matteo Aicardi e Michael Bodegas (Pro Recco). "La selezione è stata dura come non mai - ha spiegato Campagna - Siamo una squadra competitiva nonostante sette debuttanti ai Giochi". Gli azzurri certi della partecipazione a Rio sono 290 (150 uomini, 140 donne) in 28 discipline differenti, con 248 pass individuali.

#Olimpiadi di #Rio2016 #Brasile sono targate #Nissan

La flotta di veicoli che sarà impiegata durante i Giochi Olimpici e Paraolimpici di Rio 2016 è stata consegnata ieri al Comitato Organizzatore Locale da Nissan che fornirà circa 4.200 veicoli di vari modelli per soddisfare le molte esigenze di mobilità durante i Giochi. La cerimonia ufficiale di consegna si è svolta nel Sambodromo di Rio de Janeiro, uno dei posti più conosciuti della città e il luogo in cui si svolgeranno le competizioni di tiro con l’arco. Alla cerimonia erano presenti Francois Dossa, Presidente di Nissan Brasile, e Sidney Levy, Direttore Generale del Comitato Organizzatore di Rio 2016. 
 
A rappresentare gli atleti brasiliani è stata invitata la regina brasiliana del basket ed ex giocatrice Hortencia Marcari, che è anche istruttrice del TeamNissan. Tra le vetture ci saranno più di 200 crossover Nissan Kicks, ma la flotta comprende le Nissan March, Versa, Sentra, Altima e il veicolocommerciale di medie dimensioni Frontier. I vari modelli saranno impiegati per trasportare migliaia di atleti, membri delle delegazioni e ospiti, per il supporto ad attività operative ed anche ad alcune competizioni. La flotta sarà guidata da volontari selezionati dal Comitato Organizzativo. 
tuttosport.com

#Rio2016 Olimpiadi Brasile Basket, l'Italia batte la Croazia e blinda il primo posto nel girone

L’Italia delle stelle Nba funziona solo quando gioca di squadra. Dopo un primo tempo in cui i singoli hanno cercato di risolvere la partita da soli, con la Croazia brava ad approfittarne e a chiudere in vantaggio (33-35), gli Azzurri l’hanno capita nell’intervallo: sono tornati in campo trasformati e, soprattutto, in versione... squadra vera. Hanno subito ribaltato il risultato, conquistando il successo per 67-60, che vale il primo posto nel girone e la possibilità di giocare, venerdì 8 luglio, la semifinale contro la seconda del gruppo A (la perdente fra Grecia e Messico, in programma oggi alle 18).
Dopo l’ottima prova di lunedì contro la Tunisia, Pietro Aradori ha sofferto i croati e, nei 17’ rimasto in campo non è riuscito a segnare alcun punto. L’altro giocatore della Grissin Bon, il reggiano Riccardo Cervi, non è nemmeno sceso in campo, mentre tra i protagonisti – insieme al top scorer Belinelli (19 punti), a Gallinari e Hackett (12 punti a testa) – è da inserire sicuramente l’altro reggiano, Nicolò Melli,che ha lottato come un leone e segnato 7 punti.
Nel match che ha preceduto la sfida fra gli azzurri e la Croazia, il Messico ha battuto 75-70 l’Iran, mettendo le mani su due punti che significano semifinale. Partita bene, la formazione messicana ha poi subito il ritorno degli avversari, riuscendo ad arrivare all’intervallo avanti di 10. Equilibrata la seconda parte della sfida, fino all’ultimo quarto quando l'Iran è cresciuto toccando il +4. Nel finale è però pesata l’esperienza dell’esterno Nba Jorge Gutierrez. Il Messico si trova oggi ad avere la possibilità di lottare per il primo posto nel girone A, nella sfida con la Grecia.
La fase finale
del torneo torinese, che assegna il posto per le Olimpiadi di Rio, si disputerà l'8 e il 9 luglio. Il programma prevede venerdì la prima semifinale alle 16.30 e la seconda alle 21. La finale è invece in agenda alle 21 di sabato 9 luglio. Tutte le gare sono trasmesse in diretta su SkySport1.

Rio2016 Olimpiadi Brasile -1 mese, da Paltrinieri a Nibali, speranze Italia



Restare nella top ten dello sport mondiale, con l'asticella delle medaglie fissata dallo stesso numero 1 del Coni, Giovanni Malagò, a quota 25: è questo l'obiettivo per la spedizione azzurra, pronta a partire per la grande avventura olimpica, al via tra un mese a Rio. Sono 271 al momento gli azzurri qualificati (142 uomini, 129 donne) in 27 discipline con 165 pass individuali, ma il numero è destinato a crescere e a superare quello di Londra 2012 (quando furono 291), e se l'Italbasket dovesse riuscire ad aggiudicarsi il preolimpico e a salire in extremis sul volo per il Brasile la squadra azzurra potrebbe addirittura superare il muro dei 300 atleti.
    Nelle ultime cinque edizioni dei Giochi, da Atlanta '96 a Londra 2012, l'Italia e' sempre rimasta sopra le 25 medaglie (addirittura 35 negli Usa), e quattro anni fa è tornata a casa con 28 medaglie complessive di cui 8 del metallo più pregiato.

Le bracciate più attese sono quelle di Gregorio Paltrinieri e Federica Pellegrini nel nuoto, passando per i tuffi dal trampolino di Tania Cagnotto, i salti di Gianmarco Tamberi e le pedalate del duo Aru-Nibali, ma ancora una volta per le medaglie il team azzurro si affiderà alla scherma. A Londra furono 7 le medaglie (con 3 ori). Stavolta è quasi impossibile visto che per la rotazione quadriennale tra le specialità non ci saranno le prove a squadre di fioretto femminile e di sciabola maschile. Ma grandi chance di medaglia ce l'hanno eccome Arianna Errigo ed Elisa Di Francisca nel fioretto femminile, senza tralasciare la prove individuale e a squadre di fioretto maschile, Enrico Garozzo e gli spadisti, la bi-campionessa del mondo Rossella Fiamingo, Aldo Montano e Diego Occhiuzzi.
Soddisfazioni attese anche in vasca: nella pallanuoto la medaglia è più alla portata del 'Setterosa' che del 'Settebello' di Campagna; Tania Cagnotto vuole chiudere una splendida carriera con un 'metallo' pesante e poi il nuoto. Da Greg Paltrinieri (favoritissimo sui 1500) alla divina Federica Pellegrini (secondo tempo mondiale sui 200 stile al 'Settecolli' in 1'54''55), passando per Gabriele Detti, sino alle staffette (4x200 stile donne e 4x100 stile uomini) saranno notti di emozioni.
Il premier Matteo Renzi, dopo aver inaugurato Casa Italia (il 3 agosto), resterà a Rio anche per la cerimonia inaugurale dei Giochi e per la prova su strada dove spera di assistere ad un oro azzurro visto che il percorso molto duro si addice a Nibali, Aru e Ulissi. Un'altra medaglia potrebbe arrivare dalla pista con Elia Viviani. In ribasso la canoa, ma il canottaggio potrebbe sorprendere: il 4 senza, campione del mondo in carica, è da medaglia d'oro. La ginnastica ritmica viene da un bronzo e potrebbe anche confermarsi. Nell'artistica la "farfalla" Vanessa Ferrari può dare qualche soddisfazione, anche se la medaglia resta difficile. Lo stesso altre due ragazze del judo, Odette Giuffrida e Edwige Gwend. Nel pentathlon moderno Riccardo De Luca può puntare al podio. Nella lotta riflettori sull'italo-cubano Chamizo (campione del mondo), mentre dopo i fasti di Londra 2012 (oro Molfetta, bronzo Sarmiento) nessun azzurro sarà in pedana nel taekwondo.
Un discorso a parte merita la pallavolo: se i ragazzi possono ambire al gradino più basso del podio, più difficile appare il sogno di medaglia per le ragazze.
    Nel tennis nessuna speranza in singolare, ma la ritrovata coppia Vinci-Errani, se torna ai valori del passato, è da podio.
    Nel tiro a segno (1 oro e 2 argenti a Londra) e nel tiro a volo (1 oro e 1 argento quattro anni fa) l'Italia ha tradizione e aspettative importanti: nel tiro a segno si punta sui fidanzati d'oro Petra Zublasig e Niccolò Campriani, un oro e un argento a Londra, e ancora vicino all'elite mondiale. La vela azzurra si batterà alla pari dei rivali nelle infide e inquinate acque di Rio, mentre sui green della prima olimpica per il golf sono poche le speranze per i giocatori azzurri. L'atletica puntava tutto su Alex Schwarzer, deciso prima dello stop per doping a fare la doppietta 20 più 50, ma ora le speranze di vederlo al via a Rio sono davvero ridotte al lumicino in attesa delle controanalisi per la nuova sorprendente positività. In pista la Fidal punta soprattutto sul saltatore Gianmarco Tamberi (campione del mondo indoor con 2,36 quest'anno), ma gli Europei di Amsterdam serviranno a pesare la presenza azzurra a Rio. Il pugilato vive un momento felice, per la prima volta ci sarà anche un'azzurra: Irma Testa. Insieme a lei carte da medaglia sono Russo e Manfredonia. Nel beach volley l'Italia non ha mai vinto una medaglia. L'impresa, di per sé storica, potrebbe essere alla portata delle coppie maschili formate da Lupo-Nicolai e Ranghieri-Carambula, stabilmente nel gotha internazionale.

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Italia Team: basket, Recalcati ottimista. L'ex ct azzurro, la Nazionale può qualificarsi per Rio2016 Olimpiadi Brasile

"Dobbiamo essere ottimisti, l'Italia può qualificarsi per Rio". Lo ha detto Carlo Recalcati, a margine del corso per operatori delle società sportive tenuto presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Siena.
    "Credo che l'Italia sia la favorita del proprio girone - ha aggiunto l'ex ct azzurro, argento ad Atene 2004 - Non solo perché si gioca a Torino, davanti al pubblico amico, ma anche perché il gruppo delle contendenti non è fortissimo. Credo che dovremo guardarci soprattutto da Grecia e Croazia, ma abbiamo una Nazionale che è entrata nella maturità sportiva e agonistica, con un gruppo di giocatori consolidati a livello internazionale che può far fruttare la propria esperienza. Credo che si possa essere molto ottimisti".
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