Il malato è sempre più critico: anche la cura proposta da Fabrizio Frates, con l'innesto di giocatori come Robinson, Ostlers e Chiacig, non ha portato a nulla. L'encefalogramma della squadra biancorossa, dopo la vittoria contro Jesi, è tornato di una piattezza assoluta. Le sconfitte contro Casalpusterlengo, San Severo e soprattutto di ieri in casa contro la Verona dell'ex Marcelletti sono segnali terribilmente preoccupanti.
Verona ieri ha letteralmente rullato la squadra reggiana, incapace di opporre la minima reazione. Il 79-70 finale non rende minimamente l'idea del divario tecnico, fisico e atletico visto in campo. Una inferiorità così evidente che scatena l'ira del pubblico e del patron Stefano Landi, le cui grida nello spogliatoio reggiano a fine gara fanno tremare i muri del vecchio palasport di via Guasco. Neppure il tecnico Fabrizio Frates riesce a trovare una spiegazione per l'ennesima sconfortante prestazione della sua squadra.
Domenica, Reggio ha un secondo match casalingo consecutivo; l'avversario sara Imola. La partita di ieri non lascia molto spazio a previsioni ottimistiche, ma con San Severo arrivata a meno due in classifica dai reggiani una vittoria contro i romagnoli è fondamentale.
di LUCA MONTANARI - viaemilianet
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