Trenkwalder: Landi impone ai giocatori della squadra di Frates il silenzio-stampa.
- Il Resto del Carlino -
07/02/2011 12:25 - L’IRA legittima, giustificata, probabilmente persino necessaria di Stefano Landi, patron della Trenkwalder, prima in sala stampa, poi negli spogliatoi, è stata seguita da una decisione che, crediamo, ha pochi precedenti nella storia del basket biancorosso. E’ stato infatti Landi stesso ad imporre ai giocatori della squadra di Frates il silenzio-stampa. Ancora non precisate nè le motivazioni, nè la durata del provvedimento societario.
Ma riguardo alle prime qualcosa si può pure ipotizzare: Landi sono anni che getta anima, corpo e tanti, tanti soldi, per la Pallacanestro Reggiana, ha avuto qualche soddisfazione ma, ben maggiori, sono state le amarezze. Ieri sera non ce l’ha fatta più a tenerle dentro e si è rivolto a quei soggetti da cui non vorrebbe mai essere tradito: i suoi giocatori. Quel, «è ora che qualcuno faccia le valigie», pronunciato a gran voce può certamente essere uno sfogo momentaneo, ma anche no, si vedrà nei prossimi giorni.
Pure il pubblico del PalaBigi (anche ieri c’erano quasi 2600 persone: in queste condizioni tantissime....), al termine del match con Verona era estremamente imbufalito. Oltre agli strali rivolti al ds Pier Francesco Betti, nel mirino sono finiti i giocatori biancorossi. In particolare Smith a cui un tifoso ha urlato:«Sei bravo a far punti quando non serve a niente». A tutta la squadra diversi contestatori isolati, nella generale salva di fischi, hanno chiesto di «vergognarsi», mentre c’era chi si spingeva a chiedere il ritorno di Slanina o più spazio per i baby, che «almeno ci mettono il cuore».
I tifosi del Collettivo, spazientiti, all’uscita della squadra hanno urlato:«Non avete nemmeno l’orgoglio».
g.g.
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