- Informazione Reggio Emilia -
14/02/2011 09:50 - Dopo la promozione in A2 del maggio '82, la Reggio dei canestri si trova dopo 29 anni tra A1 e A2 (oggi serie A e Legadue) ad un passo dal tracollo. Una stagione iniziata con tanti dubbi ma che sta andando alla deriva. Eccone le ragioni.
La mancata conferma di Ramagli
Il tecnico amaranto è stato lasciato andare con troppa fretta. La sua colpa (secondo la dirigenza) è stato il suo voler aspettare (era febbraio) a rinnovare il contratto una volta saputo che Melli era in uscita. La società già nel mese di marzo decise di non tenerlo.
L'ingaggio di Betti
Preso come uomo mercato che doveva riportare la società in serie A, ha iniziato a commettere una serie di errori che rischiano di mandare Reggio nella categoria inferiore. Dall'ingaggio della scommessa Coen in panchina alla firma di alcuni giocatori presi per fenomeni che invece si stanno rivelando mediocri. L¹unica scusante è di aver dovuto agire in alcuni ruoli, dove avrebbe voluto invece mettere le mani, ma non poter agire sui ruoli di play ed ala piccola, lo ha portato ad allestire una squadra col solo Frosini come centro di ruolo.
La vicenda Slanina
La società ha deciso di aspettarlo a lungo, quando invece il giocatore non era pronto dal punto di vista fisico. Il fatto di aver dovuto continuamente ritardare il suo rientro in organico, ha portato la PR a regalare un comunitario agli avversari.
Programmi cambiati in corso d'opera
Partita per dare fiducia ad un organico giovane che potesse guardare al futuro: Kudlacek in regia, Verri, Cervi e Defant in panchina da valorizzare, la società ha deciso di cambiare il play della Repubblica Ceca dopo un inizio di stagione balbettante, ma il problema è rimasto irrisolto anche congli altri ingaggi
Fultz spersonalizzato
Ha iniziato il campionato come leader della squadra, si è trovato messo da parte. Con Finelli era il play titolare poi quando il tecnico felsineo se n'è andato, l'arrivo di Frates ha portato all¹ingaggio di Robinson. Oggi il giocatore non sa più dove e come giocare. Play o guardia? Titolare o riserva? Aveva chiesto di andarsene, non è stato accontentato, ma la salvezza passa anche dalle sue mani.
L'accantonamento di Beck
Era uno dei pochi giocatori a trovare il bersaglio da solo. Non era un eccellente difensore, ma non è stato l'infortunio a determinare il suo taglio. Di fatto a Frates il giocatore non è mai piaciuto. Il suo
atteggiamento lasciava a desiderare ma poteva essere trattato meglio. Poi se proprio non riusciva a giocare, era logico che dovesse fare i bagagli, ma negli ultimi tempi prima della sua partenza per gli Stati Uniti, Beck sembrava amareggiato.
L'ingaggio di Ostler
Arrivato in una condizione fisica precaria, non ha mai inciso. Ha dato un discreto contributo al debutto contro Jesi, poi anche lui è naufragato. Ieri contro Imola, Frates lo ha mandato in tribuna.
La cessione di Kudlacek
Il giocatore non ci ha mai convinto e l'inizio di campionato è stato deludente. Poi si è fatto male e si capiva che non sarebbe più rientrato. E' stato messo in campo a Casale perché Reggio non poteva fare diversamente. Era da cedere ma mandarlo a rinforzare una diretta concorrente come San Severo, non ci è apparso una mossa esaltante.
I tre preparatori atletici
L'accantonamento di Chiavolelli, la successiva firma di Colombini ha portato alla lunga serie di infortuni che ha portato all'ingaggio di tanti giocatori. Avere a disposizione una palestra nuova di zecca come la Cassala avrebbe dovuto evitare i tanti infortuni, invece così non è stato. La società ritiene che la colpa dei tanti infortuni sia dovuta all rinomato preparatore geminiano. La sua carriera parla a suo favore, di chi la colpa?
L'uscita di Stefano Landi
Le sue dimissioni da presidente hanno portato alla mancanza di una figura societaria che dava sicurezza. Le urla di disapprovazione in tribuna d'onore del suo sostituto, portano Reggio a rimediare ogni volta pessime figure.
Poca umiltà
Bisognerebbe volare bassi e pedalare, invece alcune dichiarazioni della scorsa settimana, da parte dell'amministratore delegato, ci sono apparse decisamente fuori luogo.
a.t.
Dopo la promozione in A2 del maggio '82, la Reggio dei canestri si trova dopo 29 anni tra A1 e A2 (oggi serie A e Legadue) ad un passo dal tracollo.
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