La Trenkwalder incrocia il tecnico dei sogni Gianni Zappi, il coach che portò Reggio in A2, ora DT a Imola

- Informazione Reggio Emilia -

10/02/2011 08:23 - di Adelmo Tagliavini

Davvero strano il destino. Nelle gare che per Reggio possono valere una stagione, c’è sempre di mezzo Imola. Era avvenuto due stagioni fa e la cosa si ripeterà domenica. Il ruolo di Direttore Tecnico della formazione romagnola è occupato da quel Gianni Zappi, che nel lontano’82 era capo allenatore della Riunite che riuscì a portare in A2 attuale Legadue.
Zappi, cosa ne pensa della situazione che si vive oggi a Reggio?
Mi dispiace molto. Era impensabile ipotizzare in estate una simile situazione.
Inizi a venirle incontro perdendo domenica al palasport.
Questo no. Verremo a Reggio per far risultato poi dalla domenica successiva, auguro alla squadra biancorossa di iniziare un filotto di vittorie per cambiare marcia.
Si è fatto un’idea della situazione che attraversa la Trenkwalder?
Ho seguito poche gare e non posso esprimere giudizi, anche perché ho già abbastanza preoccupazioni per mandare avanti la società in cui lavoro. Reggio Emilia dispone di un’ottima intelaiatura, è ben organizzata e per la categoria può contare su disponibilità economiche superiori a quelle di tante altre realtà del campionato. E’ logico che i tanti infortuni che ha dovuto far fronte, l’abbiano penalizzata.
L’Andrea Costa è abituata a lottare per retrocedere, qui invece no, quanto può incidere?
La Pallacanestro Reggiana dispone di uno staff tecnico dotato di esperienza e tanta qualità. Sono certo che nel momento in cui i tanti giocatori infortunati torneranno a disposizione, la Trenkwalder cambierà registro.
La squadra reggiana trascorrerà la settimana in ritiro, ritiene possa bastare un intervento punitivo per cambiare inerzia della stagione?
Per quanto mi riguarda sono contrario a questo genere di cose. Anni fa quando allenavo
Imola, la società decise in tal senso dopo un’opaca esibizione casalinga contro Campobasso. Invece la domenica successiva contro Marsala di Mike Sylvester riuscimmo ad esprimerci su livelli molto alti e la squadra s’impose largamente. Andai negli spogliatoi e a muso duro, parlai ai giocatori in modo molto seccato, perché non tolleravo l’idea che fosse necessario un comportamento duro ed energico per tornare alla vittoria. Per questo chiesi al presidente di mandare i giocatori in ritiro tutte le settimane.
Cosa serve ora alla Trenkwalder?
Serenità. Sono certo che col rientro in organico degli infortunati, i risultati non potranno che cambiare.
Domenica scorsa il pubblico è stato insofferente.
E’ così dovunque quando la squadra di casa perde. Reggio è abituata bene, il suo passato lo conferma ma le stagioni negative possono sempre esserci.
Ebi è in uscita?
Nessuno ce l’ha chiesto, poi chi lo vuole dovrà essere in regola con il pagamento degli stipendi e dei contributi.
Organico tutto a posto?
Parato è fermo da domenica scorsa, conto che domani possa tornare in palestra.

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