Trenkwalder - Aget cronaca di una quasi fine

- Ufficio Stampa Legadue -

13/02/2011 21:46 - di Fabrizio Pungetti

REGGIO EMILIA –
Ancora derby sulla via Emilia. Pallacanestro Reggiana-Andrea Costa Imola, sfida resa ancora più acre da improcrastinabili necessità contingenti. Nella città del Tricolore il brivido lungo della paura di una retrocessione che sarebbe uno schiaffo troppo pesante per una società di primo piano come quella di patron Landi e per un ambiente che fa parte ormai di diritto della tradizione del basket italiano. Nella città dei motori, invece, le cose vanno diversamente, anzi è appena arrivato un inebriante successo in un derby ancora più sanguigno come quello con i cugini di Forlì e tra due settimane Imola sarà tra le protagoniste di una Final Four conquistata proprio sui legni del PalaBigi al QRound, eppure non è tutto rose e fiori: quattro ko in fila avevano rotto un po' l'armonia e smorzato le attese di un Club, che, quest'anno, ha qualche ambizione in più in orbita play off, come dimostra l'arrivo di un big come Ebi, ma proprio lui, con le sue lune, peraltro messe nel conto dall'Aget, sta diventando una patata bollente da gestire. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per un derby dalle forti motivazioni che, di solito, partoriscono le emozioni più intense

LA CRONACA -

PRIMO QUARTO - Recuperati i lunghi dai malanni, Frates si scopre un'improvvisa abbondanza e sceglie di tener fuori Ostler per far posto all'altro comunitario Slanina, l'eterno oggetto oscuro delle stagione reggiana. E con i lunghi, la Trenkwalder infligge un buon avvio a Imola: 8-2 dopo 1'30 con 4 punti di Valenti e 2 di Chiacig. Lasi ha invece Bruttini, nonostante l'influenza che lo ha tenuto a letto fino a poche ore dal match, e mette Ebi seduto dopo 2', un messaggio forte e chiaro in un momento delicato per la gestione del centro nigeriano. Imola gira a vuoto per alcuni attacchi, poi una tripla di Ringostrom le da forza, ma Reggio continua a trovare sostanza in area da Chiacig e una intraprendenza, vista raramente, di Slanina che la proietta sul 16-7 a 4'13 dal primo stop. Il primo cambio per Frates è Salvi per Valenti, Lasi si mette a zona: Prato mura una penetrazione di Slanina, Chiacig fallisce il secondo possesso contro la difesa a zona con un gancio corto, Whiting segna alla sua maniera, ma Salvi apre la scatola romagnola con una tripla che butta acqua fredda sul cambio difensivo dell'Aget: 19-9 a 2'30 dalla prima sirena. Robinson sbaglia un appoggio dopo aver battuto l'uomo, mischie per il pallone da derby vero, Chiacig stoppa Bruttini, Robinson e Whiitng si rispondono con due canestri brucianti, 21-13 a 1'30. Chiacig sbaglia un tiro forzato per l'incombente sirena dei 24” a 43” fa il suo debutto nella partita Smith per Fultz, Bruttini in liunetta per un fallo di Salvi fa 1/ 2, Moreno rapina, con una buona difesa palla a Robinson, volo in contropiede di Prato, secondo errore di fila per Robinson che trova il tempo giusto per mandare a vuoto la difesa, ma quando si tratta di fare canestro inventa una parabola che prende...il palo: 21-15 il primo parziale, Reggio ha fatto la
partita sin qui, ma ha chiuso con un bottino meno pingue di quel che avrebbe potuto e per una squadra alla ricerca di fiducia potrebbe essere un problema.
SECONDO QUARTO – Lasi deicide che è il momento di Ebi puntando sulle sue motivazioni dopo averlo fatto partire a sedere, ma subito Chiacig – tanti pregi ma non un mostro di velocità – attacca il centro dell' Aget in uno contro uno e lo punisce in entrata, poi Smith imita Ebi nel derby fra giocatori di classe sicura, ma rendimento misterioso e fa palo pure lui dopo aver scartato l'uomo, Ndudi a sua volta va a sbagliare in attacco, come Salvi allo scadere dei 24”: dopo questa serie di errori reciproci, finalmente Ebi prende un'iniziativa sfruttando il suo fisico e Frosini lo ferma fallosamente, sulla rimessa ancora lui costringe Fro al secondo fallo con una rapida partenza in palleggio, dopo la rimessa Whiting sbaglia, ma Ringo è solo a rimbalzo e gode, 23-17 dopo 2'40. Persa di Fultz, canestro favoloso di Whiting in exitation, arresto in salto resistendo all'urto fisico di Frosini, Reggio comincia ad avere il braccino in attacco. Frosini stoppa Ebi, Reggio però perde un'altra occasione, un buon rientro di Salvi chiude una possibilità di contropiede di Imola, ancora Ebi, sulla rimessa, manca il bersaglio a centro area in sospensione: Aget è aggressiva in pressione immediata fin dala metà campo avversaria, ma in questa fase non arrivano canestri da nessuna parte: 23-19 a 5'22. Il ghiaccio viene rotto da un bel canestro tutto di garretti di Valenti, uno che i mezzi fisici li avrebbe per essere sempre esplosivo, di là arriva una tripla non tanto amichevole di Amici, Fultz si fa anticipare un passaggio che avrebbe un intuito anche un cieco, Whiting si avventa sulla palla e lancia Amici: 25- 23 4'. Aget mai così vicina all'avversario ed infatti il sorpasso è dietro l'angolo: dopo l'ennesimo attacco al buio contro la zona, la Trenkwlade si fa infilzare di nuovo in campo aperto da che Ebi si accende in queste situazioni di gioco, 2+1, 25-26 a 3'30 dal the. Finalmente una buona circolazione e Slanina piedi per terra fa tre punti d'oro, Ebi batte Chiacig, trova l'aiuto falloso di Smith, 1/ 2 per Ndudi, sul capovolgimento ancora un canestro di Valenti figlio di un intensità che è nelle sue corde ed è anche gioco 2+1, torna Ringo per Bruttini, Whiting consegna un bel tiro aperto da tre ad Amici che stavolta manca la mira, il canestro per l'Aget invece arriva su un 1c1 plastico di Trent, ma ancora Valenti mette in croce Ebi con un bel movimento e un tentativo a canestro in rovesciata spalle al ferro che gli procura il fallo del nigeriano: 2/2 per Rudy, 33-29 a 1'45. E' il momento di Valenti che va a prendere con perfetta scelta di tempo sfondo in difesa, sul capovolgimento Slanina subisce un contatto agli occhi fortuito secondo gli arbitri , il lituano manda a quel paese il fischietto pisano Caroti da mezzo metro e arriva il tecnico inesorabile: Whiting fa 2/2, bazzecole per lui, sul possesso la catapulta di Ringo va fuori bersaglio e Amici fa fallo a rimbalzo: i liberi stavolta sono per Chiacig, 2/2, 35-31 a 50” dall'intervallo lungo. Reggio allunga la difesa a tutto campo, Ferrara fa un tiro corto che diventa assist per Ringo, Smith attacca in verticale l'area, fa canestro in volo e c'è anche fallo di Moreno ma Joe manca il libero: 37-33 a 14”. Whiting tenuto da Robinson grazie ad ottimo aiuto di Chiacig ad allungare la difesa, Trent trova lo stesso uno spazio strettissimo per un passaggio a Ferrara, ma nel frattempo è già trascorso troppo tempo e, quando la palla arriva a Ebi che segna, la sirena è già suonata.
TERZO QUARTO – Lasi costretto a partire senza Prato (infiammazione tendine d'Achille, game over) Moreno e Chiagic si regalano un pallone a testa nelle prime due azioni, Fuiltz dopo una buona azione difensiva su Whiting sbaglia il primo tiro della ripresa, Imola però non chiude il terzo possesso consecutivo e alla fine i primi punti arrivano dai liberi di Robinson dopo un fallo del cubano di Romagna. Imola fa una gran fatica in attacco (un solo canestro nei primi 2'10), merito anche di Reggio che poi trova un canestro da Top Ten di Valenti in tap in al settimo piano sulla testa di Ebi che fa anche fallo: gioco da 3, 42-35 a 7'50 dalla terza sirena. Imola in attacco non fa mai gol, la regia di Moreno è imperfetta, Fultz fa un gran lavoro sullo spauracchio Whiting, Slanina e Valenti si guadagnano forse gli applausi più convinti e meritati della loro tormentata permanenza reggiana, Lasi si innervosisce per alcune decisioni arbitrali e prende un tecnico che costa solo due liberi di Smith che poi sbaglia una conclusione in gancio e solo dopo 5' del terzo quarto, arriva il secondo canestro dell'Aget: 46-37. Imola continua ad attaccare senza luce e un lancio a tutto campo di Fultz diventa una caramella per Salvi (massimo vantaggio, +11), Imola omaggia anche due liberi con un Bruttini senza gambe per la febbre alta che lo attanagliava fino a ieri, la sveglia la suona Ringo con la sua catapulta, ma per l'Aget fare due attacchi positivi in fila è un'impresa e Frassineti la colpisce in contropiede. Lasi hal 'intuizione dei tre piccoli, Bruttini è un combattivo di natura e si sblocca, ma c'è una tripla mortifera di Smith, Whiitng firma il canestro forse più bello della partita, Salvi combina una frittata grande come una casa: su un attacco frustrato, commette fallo e prende pure tecnico: Ferrara però fa 0/2, Whiting ovviamente no e sul possesso a centrocampo è lo stesso Trent inimitabile che batte tutta la difesa e va a chiudere in volo d'angelo a 3” dallo stop, poi Frassineti quasi trova il canestro sulla sirena dalla sua area: 53-48.
ULTIMO QUARTO – Lasi continua con i tre piccoli, Whiting continua a mitragliare, tripla del -2, e poi Bruttini firma l'aggancio sulla sirena dei 24” ricevendo in taglio da Ringo. Ancora Bruttini, di nuovo energico anche in difesa, costringe ad un errore Chiacig opponendo il fisico all'ex centro di Scafati ed è proprio il giocatore senese che è il nuovo protagonista del momento: segna ancora e prende fallo, sbaglia l'aggiuntivo, prende il rimbalzo e sbaglia, rimbalzo di Ringostrom, terzo fallo di Valenti, Imola manca un affondo che avrebbe dato pressione la fragile morale reggiano, ma l'inversione di tendenza è già iniziata: 53-55 a 7'18, da -11, tremendo break 5-18 per Imola. Frates capisce che la sua squadra è in preda alla paura, si aggrappa alla zona 2-3, Whiting però recupera un altro pallone in difesa, Amici inventa un canestro in precario equilibrio su perfetto ribaltamento di lato di Trent, Robinson dall'altra parte deve prendere un tiro sulla sirena, prende il primo ferro, la Trenkwalder recupera sul rimbalzo ma di nuovo non concretizza tramortita dall'angoscia. Gli va bene che Ebi ne fa una delle sue, quarto personale in attacco, ma Valenti fa la stessa cosa: il terrore è sul PalaBigi quando il mormone dell'Andrea Costa fa il iberi del 53-59 a 5'29 dalla sirena finale. Smith mette la bomba più importante del campionato dall'angolo dopo un attacco che ha sbilanciato la zona imolese, ma è solo un'illusione di ritrovata sicurezza e compattezza da parte di Reggio: terzo fallo per Fultz in difesa e Moreno fa 2/2 ai liberi, Robinson apre e spacca l'area, ma arriva la tripla più pesante delal gara firmata dallo Ringo, 58-64 a 3'54. Fultz butta nel mezzo un passagio alle caviglie di Valenti, Ringo ringrazia e vola in campo aperto, ancora Robinson prova a ribellarsi agli spettri, 60-66, ma è il momento dello schema fisso per Lasi: palla a Whiting che congela il pallone, poi parte sparato, brucia Fultz e segna il 50-58 a 3' dalla fine. Stoppatona clamorosa di Ebi su Valenti che voleva schiacciare e queste sono le cose che fanno capire i mezzi che ha questo ragazzone, un errore di Whiting evita il colpo di grazia – solo rinviato - a Reggio, che però è entrata nel tunnel di tante altre volte e non ne approfitta. Così l'Aget alla fine il colpo di grazia lo da con un ottima circolazione che finisce nelle mani di Amici: bomba: 60-71 a 2', la curva dell'Andrea Costa è un urlo lungo che scuote il palasport reggiano già scosso e impaurito. Il finale è un triste e disperato assalto della Trenkwalder che prova d opporsi ad un destino scritto ed ad un finale drammatico visto e rivisto in questa stagione. Frates , nel post partita, protegge in modo convinto i suoi – come non potrebbe, del resto, in un frangente simile, - e se la prende con la paura di vincere che attanaglia Reggio anche quando gioca 30? buoni minuti, dopo una buona settimana di allenamenti e di recuperi importanti di giocatori, eppure, anche in questi casi, con l'avversario sotto che perde uno dei suoi big come Prato, appena va in difficoltà si smarrisce e non si ritrova più. Frates è un grande condottiero, che conosce questa realtà dove è rispettato ed amto giustamente, solo ascoltandolo fino in fondo, reggio Emilia potrà invertire la rotta, Imola si riprende quel che aveva lasciato nel derby d'andata, perso allo scadere su tripla di Beck, irrompe di nuovo prepotentemente in zona play off e lancia un messaggio ai naviganti anche in vista della Final Four. Questo è un gruppo compatto, con un leader stratosferico come Whiting, l'umiltà di Bruttini e Ringstrom, che sa resistere anche alla sfortuna che si accanisce su Prato e alle bizzarrie di Ebi grazie anche al pugno di ferro e di velluto la tempo stesso di coach Lasi. Prima o poi, il pivot che fu scelto da Minnesota, tornerà ad essere se stesso, ed allora non meravigliatevi se le soddisfazioni continueranno...

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