NATURHOUSE FERRARA – TRENKWALDER REGGIO EMILIA 88-87 (d.t.s.)
(Parziali: 15-26; 35-42; 56-65; 76-76)
NATURHOUSE FERRARA: Hoover 9, Farabello 7, Brandani, Cournooh 15, Boyette 12, Kotti 8, Massari, Ndoja 29, Mazzola 8, Gamal. Coach Martelossi.
TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Bell 16, Robinson 28, Valenti 17, Germani, Frassineti 5, Pini, Frosini 2, Slanina 11, Chiacig 8, Viglianisi. Coach Frates.
Arbitri: Di Modica, Ursi, Giovanrosa.
Note: Spettatori 2050 per un incasso di 13615 euro .
Tiri da due: Ferrara 17/38 – Reggio Emilia 19/35. Tiri da tre: Ferrara 10/25 – Reggio Emilia 9/25. Tiri liberi: Ferrara 24/35 – Reggio Emilia 22/23. Rimbalzi: Ferrara 36 – Reggio Emilia 39.
In tribuna ritornano per la prima volta a Ferrara Sandro Crovetti e Titti Castellani a cui il pubblico del PalaSegest riserva un lunghissimo e sentito applauso di ringraziamento per tutto il lavoro svolto negli otto anni passati nella società Ferrarese.
Fuori per raggiunto limite di falli Mazzola e Boyette per Ferrara e Bell e Chiacig per Reggio Emilia.
Una gara interamente condotta dalla Trenkwalder di Reggio Emilia viene invece vinta dai padroni di casa della Naturhouse Ferrara grazie sostanzialmente al grande cuore di due uomini: Ndoja che oltre l'aver messo a segno la bellezza di 29 punti in 43 minuti di gioco segna il canestro in sottomano che sancisce la parità e fa guadagnare l'over time alla sua squadra dove prende il testimone il capitano bianconero Farabello che insacca la tripla al minuto 42' del 79-80 e ad una manciata di secondi dallo scadere del tempo mette il sigillo della vittoria infilando un canestro da grande campione, qual è.
Festa grande per il Basket Club, ormai salvo (manca solo la matematica certezza) e autore di una vittoria "indimenticabile" secondo il presidente Roberto Mascellani e grande amarezza in casa Reggio Emilia seppur con la convinzione, detto dalla bocca di coach Frates, di essere diventata una squadra che ha una anima e che nelle ultime partite potrà lottare per la salvezza con più chance.
La partita comincia e la Trenkwalder corre veloce con Valenti e Robinson che fanno subito 0-4. Mentre i padroni di casa appaiono macchinosi i reggiani fanno circolare il pallone ad una velocità stratosferica nel tentativo riuscito di trovare gli esterni per dei comodi tiri dalla distanza. Bell, infatti, insacca tre triple in tre minuti e Reggio è a +9 (7-16) al 5'. L'impressione è che gli uomini di coach Martelossi siano eccessivamente impauriti più dalla partita in sè per il suo valore che dagli avversari fatto sta' che gli errori sotto il canestro e ai liberi diventano tantissimi. Quando Slanina mette il canestro del +12 per Ferrara entra Farabello, reduce da un lungo stop per infortunio muscolare, ma dalle sue mani non arrivano palloni buoni per i compagni. La Trenk all'inizio del 2° quarto tocca quota +15 (18-33) grazie a Bell e Robinson. Nel momento più buio la Naturhouse si ricompatta e alza l'intensità difensiva sparigliando i piani dell'armata di coach Frates che va in confusione. Con un sontuoso break di 12-0 Ferrara rientra in partita sul 30-33 al 15' ma ci pensa Slanina a mantenere le distanze con una bomba e Reggio ritorna ad una distanza di sicurezza +9 poco prima della pausa lunga. Al rientro dall'intervallo nessuna delle squadre riesce a scappare. Prima ci prova la Trenkwalder con Slanina dall'arco ma la Natur ricuce lo strappo con Boyette (più intraprendente che nel primo tempo) e Kotti 44-47 al 24'. Parentesi reggiana sempre con Slanina e poi due bombe di fila del giovane Cournooh al 28' riportano sotto a soli 2 punti il Club (52-54). La Ferrara do questa stagione non ha nella continuità il proprio punto di forza e infatti sul più bello molla la presa e lascia agli ospiti la porta aperta per scappare, ancora una volta. E' Bell ad approfittarne, prima e poi Robinson chiude il periodo portando a +11 il vantaggio per i suoi (56-65). nell'ultimo periodo entra nell'arena il gladiatore: Ndoja. Due sue triple (di cui una da casa sua) riaprono la gara (64-65 al 34') e mettono in partita anche i duemila del PalaSegest. Ma Reggio c'è e vuole vendere cara la pellaccia: Robison viene battezzato al tiro e lui ringrazia con due canestri dalla distanza in un minuto e così quando mancano 5 minuti alla fine della partita i biancorossi ritornano avanti di 6 (64-70). Sembrerebbe finita ed invece un colpo di reni di Ndoja da 7 punti rimette la vittoria sulla bilancia (71-72 al 37'). A 2'46" dalla fine succede pure che il Club passa a condurre per la prima volta in tutta la partita grazie ad una penetrazione "anguillosa" di Boyette (73-72). La palla scotta. Si segna solo ai liberi. Prima Mazzola fa 1/2 poi Robinson non sbaglia e impatta (74-74), Valenti è di ghiaccio e porta ad un possesso il vantaggio (74-76). La palla ora è in mano a Ferrara che attacca penetrando l'area, sul tiro sbagliato arriva come un falco Ndoja che in sottomano insacca sulla sirena (76 pari) e porta tutti all'aver time. L'inizio del supplementare è a favore della Trenkwlader, due viaggi precisi di Robinson e gli ospiti vanno a +4 (76-80). Farabello, dentro per "colpa" dei falli dei compagni, viene colpevolmente lasciato libero e piedi a terra insacca una tripla importantissima a cui fa subito seguito un gol di Hoover nato da uno scippo a centrocampo (81-80 al 42'). E' il momento del ping-pong dalla lunetta. Velenti fa 2/2, Cournooh idem, poi Robinson fino al momento implacabile fa 1/2 (chiude con 11/12 ai liberi), Kotti 1/2 e il punteggio sorride a Ferrara 84-83 a 1'06" dal gong. Robinson penetra l'area estense come il burro ma Hoover si guadagna un giro dalla lunetta però è Frosini che solo soletto segna l'86-87 con 10" alla fine. Time out Ferrara, bisogna gestire l'ultimo possesso. Rimessa in campo, lo schema salta e la palla arriva a Farabello che con l'uomo addosso palleggia di spalle fino alla lunetta e poi in totale disequilibrio lascia partire un tiro che lascia in apnea il pubblico di casa che poi esplode in un boato quando la retina si muove.
Vittoria importante, salvezza ormai certa anche se manca solo la matematica. La Naturhouse la prossima domenica scenderà in Trinacria per giocarsela con Barcellona Pozzo di Gotto.
di Dimitri Magnani - realsports.it
NATURHOUSE FERRARA – TRENKWALDER REGGIO EMILIA 88-87
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