Trenkwalder: Due pesanti amnesie difensive e il solito parziale subìto

Cosa c’è di positivo nel perdere una partita (condotta per 38′) all’ultimo secondo dei supplementari? Si potrebbe rispondere nulla, di primo achito. Poi, però, andando ad analizzare le pieghe del match di ieri della Trenkwalder, le notizie positive sono di gran lunga superiori a quelle negative.
In primis, si è rivista per la seconda volta consecutiva una difesa discreta, che sebbene abbia concesso il sanguinoso rimbalzo offensivo a Ndoja per il 76 pari di fine tempo regolamentare e a Farabello la bomba di inizio supplementare, ha continuato a darci dentro anche quando le cose in attacco non andavano. Esemplificativa è la bomba di Hoover che ha aperto il parziale di 12-0 per Ferrara nel secondo quarto: prima che la palla arrivasse all’americano, i ragazzi di Frates avevano letteralmente “sputato sangue” per almeno 10″, puniti come spesso capita da una palla arrivata nelle mani sbagliate (per Reggio) al momento sbagliato (sempre per Reggio).
Secondo: la squadra ha tenuto mentalmente il rientro di Ferrara, con susseguente primo sorpasso a firma Boyette a 2′-46″ dal termine del match. Nessuno ha mollato, proprio come promesso da capitan Frosini. E se anche in attacco era il solo Robinson a metterla, in difesa si è giocato di squadra, tornando svariate volte “di là” senza aver subìto canestri.
Terzo: nel momento di massimo bisogno si è visto il gioco offensivo più fluido di tutto il secondo tempo. Robinson attacca da 45°, palla a Slanina che penetra e serve sotto Frosini per il facile appoggio dell’86-85 a 10″ dalla fine. Tutto eseguito benissimo, a dispetto del cronometro che segnava il 45′.
Pensare che in una notte da 22/23 ai liberi l’unico errore sia costato la vittoria è pesante, rischia di segare le gambe. Ma se questo sarà lo spirito che Frosini e compagni metteranno in campo da qui alla fine, allora si può ipotizzare che il cammino per la salvezza sia un po’ meno in salita. Perché il “jolly” Farabello gli avversari se lo sono già giocato…

(Alessio Fontanesi - reggionline.it)

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