Finelli promuove la Trenkwalder

- La Gazzetta di Reggio -
16/09/2011 16:48 - REGGIO
Mercoledì sera al Palabigi è stato salutato un uomo che ha fatto la storia non solo della Pallacanestro Reggiana, ma del basket italiano ed europeo. Alessandro Frosini ha letteralmente appeso le scarpe al chiodo e ora lo si rivedrà sul parquet soltanto in giacca e camicia d'ordinanza. C'è un po' di tristezza quando un pezzo di storia chiude la sua carriera agonistica, anche perché in questi tempi, fatta eccezione per Siena, il basket italiano non ha molte altre soddisfazioni, oltre ai ricordi. In ogni caso, Frosini non ha avuto molto tempo per starsene con le mani in mano e, come ha dichiarato alla vigilia della gara, non ha avuto «un minuto di tempo libero in questa estate». Il lavoro di direttore sportivo è un lavoro a tempo pieno, anche quando il mercato non è più una priorità, dal momento che la Trenkwalder è già stata costruita. Anche mercoledì sera al Frosini Day, senza pezzi da novanta come Robinson e Filloy, i biancorossi hanno tenuto testa a una corazzata come la Virtus Bologna, squadra che aspira, assieme a Milano, a minacciare il dominio di Siena a livello nazionale. Del buono stato di forma atletica e mentale della nuova squadra biancorossa si è accorto anche Alex Finelli, il tecnico delle "V nere", che è passato da Reggio a metà della passata stagione agonistica della Pallacanestro Reggiana, ma aveva abbandonato poco dopo, così come altri, visto il clima decisamente difficile. «Da quel che ho potuto capi- re - ha raccontato l'allenatore della Virtus nel dopogara - parlando con i giocatori prima dell'inizio del match e da quello che ho visto in campo, la squadra sembra partita bene, e già ora si nota la presenza di una chimica e uno spirito di squadra molto buoni. Per partire al meglio, questi sono ingredienti sicuramente molto importanti». Al termine della gara Frosini ha salutato e ringraziato i tifosi per il supporto e l'affetto che gli hanno dimostrato in questi due anni da giocatore, promettendo l'impegno a replicare i risultati già ottenuti in campo. Non facile per uno che ha centrato il Grande Slam con la Virtus e la medaglia d'argento agli Europei, ma in casa Trenkwalder ci si accontenterebbe di molto meno. Daniele VaSisena Alessandro Frosini, numero 12, assieme ai compagni di squadra in occasione del match con la virtus Boiogna

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