di Mauro Grasselli
Primo vero bivio stagionale per la Trenkwalder. Dopo aver chiuso il girone d’andata con 4 punti di vantaggio sulle inseguitrici, i biancorossi hanno oscillato parecchio, complici la sosta programmata, i rinvii per neve, i problemi d’infermeria, le situazioni inimmaginabili (vedi lutto in casa Filloy), le prove convincenti e, infine, i due ko consecutivi a Scafati e Frosinone che hanno portato la squadra al secondo posto, con il morale sgonfio. Oggi al Palabigi arriva l’Enel Brindisi, battezzata come una delle superfavorite alla promozione in serie A fin dall’estate scorsa, sia per il valore del roster che per la programmazione del club pugliese. Per Reggio è una sfida-bivio perché, in caso di vittoria, la Trenk potrà legittimare la propria candidatura per la volata verso il primo posto al termine della stagione regolare, traguardo che porta la squadra leader direttamente in serie A senza passare dalla roulette russa dei playoff. In caso di sconfitta, invece, non sarà solo la classifica a fotografare una Trenwalder in affanno; con un tris nero, sarà anche la psicologia a minare la volata biancorossa, leggi scomparsa delle certezze sulle quali il team biancorosso, lavorando con umiltà e determinazione, ha sorpreso tutti passando dalla seconda o terza fila nella griglia di partenza dell’ottobre scorso alla leadership conquistata partita dopo partita grazie ad una difesa arcigna, ad un attacco sempre produttivo e al buon contributo non solo da parte degli stranieri e dei veterani italiani, ma anche dei giovani della panchina. Brindisi, seconda in classifica come Reggio e Pistola, a 2 punti dalla capolista Scafati, arriva “carica” dopo la vittoria della Coppa Italia. La Trenk non ha mai perso in casa. Non resta che alzare la palla in aria e assistere alla battaglia.
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