Eurocup: in salita la strada per la Grissin Bon ma Cinciarini ci crede

REGGIO EMILIA. Domani inizia il girone di ritorno dell'Eurocup per la Grissin Bon e di mollare la presa Andrea Cinciarini proprio non vuole sentir parlare: «La classifica mi rendo conto che non giochi a nostro favore ma fino a che non sarà la matematica a condannarci, noi ci crederemo. Purtroppo abbiamo perso due gare in casa con Strasburgo e Bonn che potevamo vincere, adesso dobbiamo fare l'impresa e vincere almeno 4 partite cercando di ribaltare qualche differenza canestri».
Si riparte col Bamberg. Come vede questa sfida?
«E' l'unica squadra che abbiamo battuto ma per me è la gara più difficile perché loro in casa giocano meglio che in trasferta. Trinchieri è un allenatore esperto di coppe, viene da una finale di Eurocup, sa organizzare bene le sue squadre. In più ha un roster importante con giocatori di livello. Difendono forte e sono una squadra molto fisica».
Mancherà Carlon Brown che vi aveva creato tanti problemi all'andata. Una buona notizia?
«Però al suo posto è arrivato Shipp e comunque hanno tanti altri campioni come Wanamaker, Mbakwe o Duncan che all'andata non c'era».
Su chi potreste fare la corsa per passare il turno?
«Difficile dirlo, però Bonn mi sembra alla portata visto che abbiamo dominato 35 minuti buttando la vittoria nel finale. Con Saragozza e Parigi in casa possiamo vincere, sarà importante ribaltare la differenza canestri. Tutte le avversarie sono forti ma nessuna imbattibile».
Che impressione le han fatto le avversarie?
«Bamberg mi sembra la più forte, Strasburgo ha un bravissimo allenatore ed è una squadra molto tattica, Parigi e Bonn giocano con il corri e tira mentre Saragozza punta sulla forza fisica e sulla precisione degli schemi. Tutte hanno buonissimi giocatori».
Se la coppa si fosse giocata a Reggio pensa che ora la classifica sarebbe diversa?
«Il PalaBigi è casa nostra, ci sarebbe stato più pubblico, ma a Bologna abbiamo vinto contro il Bamberg quindi non credo sia il campo il problema. Siamo noi gli artefici del nostro futuro, con Bonn l'abbiamo gettata, però ci è servita da lezione per vincere ad Avellino. L'importante è non deconcentrarsi mai perché la rimonta è sempre dietro l'angolo».
Gli infortuni quanto hanno pesato?
«Abbiamo appena giocato 3 gare in 6 giorni. Se fossimo stati sempre in 10-12 forse in certi frangenti saremmo stati più lucidi, avremmo potuto difendere più forte e qualcosa sarebbe cambiato però non attacchiamoci troppo a questo perché poi in campionato abbiamo vinto partite difficili anche giocando in pochi. Dalla prossima gara di coppa potrebbero rientrare Diener, Pini e Silins e questo sarà un'arma in più per tentare la rimonta».
Riccardo Bellelli - Gazzetta di Reggio

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