REGGIANA – SAMBENEDETTESE - 21 DICEMBRE 2008 - STADIO GIGLIO – ORE 14.30
Intervista all'allenatore della Sambenedettese che pensa di chiudere bene a Reggio Emilia
Mister Piccioni dopo la brutta sconfitta subita dalla Sambenedettese ad opera della capolista Pro Patria, si sofferma in sala stampa dopo aver ripreso gli allenamenti in vista dell’ultima gara del girone d’andata a Reggio Emilia.
Mister dopo la brutta sconfitta di domenica con la Pro Patria come è la situazione della squadra?
“In 20 giorni abbiamo perso tre partite e quella di domenica è stata la conseguenza delle prime due. La Pro Patria è una squadra attrezzata per la vittoria finale. Non mi è piaciuto l’atteggiamento dei ragazzi dopo aver subìto i gol. Soprattutto dopo il terzo abbiamo proprio mollato tutto. Io conosco molto la squadra di Lerda e so che quando l’attacchi senza convinzione ti massacra. Io in settimana avevo lavorato in modo tale per farla scoprire ma non ci siamo riusciti e oltre ciò abbiamo commesso degli errori e poi non c’è stata la forza di reagire. Quella partita non è nemmeno iniziata per noi.”
Come sta lavorando sotto l’aspetto mentale per recuperare i ragazzi?
“Bisogna ripartire dalle basi come ho fatto dopo l’inizio disastroso che abbiamo avuto. Sto cercando anche di cambiare qualcosa visto che è venuta meno anche la mentalità per fare lo stesso tipo di gioco col quale ci eravamo riassestati in classifica. Ho iniziato a lavorare per poter arrivare a Reggio Emilia a fare risultato perchè è una partita importantissima per noi e dobbiamo assolutamente chiudere il girone d’andata con qualche punto in più. Poi ci sarà la sosta e potremo lavorare e ragionare su tutto anche su coloro che andranno a giocare altrove perchè non trovano spazio o su chi verrà ad integrare la rosa. Sappiamo che la classifica è molto corta e in 3 punti ci sono 11 squadre.”
Secondo lei quali sono le motivazioni di questo crollo verticale della squadra?
“La partita col Venezia è stata decisiva perché l’abbiamo giocata commettendo molti errori e si è perso l’entusiasmo che ci aveva contraddistinto e non c’è stato più movimento senza palla. A Lecco, secondo me, avevamo raggiunto la perfezione dal punto di vista della gestione della gara. Il gol preso da 40 metri col Venezia è stata come una mazzata per noi. Come ho sempre detto dall’inizio noi non siamo nè una squadra di fenomeni nè di brocchi ed il nostro campionato siamo solo noi a decidere quale sarà. Chiaramente i risultati fanno entusiasmo. Le gare si possono perdere ma non senza utilizzare l’intelligenza tattica e lasciando spazio a gente come Toledo e Fafana. Ora abbiamo una settimana per concentrarci sulla Reggiana che è una squadra che si trova in quella posizione perche sa quello che vuole. Io l’ho vista nel posticipo contro il Padova e non hanno rischiato nulla ed erano ben messi in campo. Io confido molto nella voglia di riscatto dei miei calciatori: testa bassa e lavorare.”
Si rimprovera qualcosa in queste tre settimane e come è il suo stato d’animo vista il clima ostile verso di lei?
“E’ normale che io sia il primo ad essere contestato visto che guido io la squadra ma questo clima verso di me c’era già dall’inizio della stagione dopo le brutte partite che avevamo inanellato. Io faccio le mie analisi durante la settimana e so che qualcuno non ha dato come mi aspettavo e sta fuori. Io voglio che durante la settimana ci sia professionalità e abnegazione. La contestazione mi fa male perche abito a San Benedetto ma io lavoro dalla mattina alla sera per cercare di cambiare la situazione. Magari se qualcuno si lamenta io dico che quando i calciatori vanno in campo devono dare tutto.”
Pensa di cambiare qualcosa a livello tattico per Reggio Emilia?
“Sono due settimane che lavoriamo sulla fase difensiva visto che la situazione in queste settimane è cambiata e non dobbiamo permettere agli avversari di battere a rete con facilità. E’ possibile che Ferrini venga riportato a centrocampo visto che era stato arretrato per necessità.”
Ufficio Stampa S.S. Sambenedettese Calcio (fonte: sambcalcio.it)
Mister dopo la brutta sconfitta di domenica con la Pro Patria come è la situazione della squadra?
“In 20 giorni abbiamo perso tre partite e quella di domenica è stata la conseguenza delle prime due. La Pro Patria è una squadra attrezzata per la vittoria finale. Non mi è piaciuto l’atteggiamento dei ragazzi dopo aver subìto i gol. Soprattutto dopo il terzo abbiamo proprio mollato tutto. Io conosco molto la squadra di Lerda e so che quando l’attacchi senza convinzione ti massacra. Io in settimana avevo lavorato in modo tale per farla scoprire ma non ci siamo riusciti e oltre ciò abbiamo commesso degli errori e poi non c’è stata la forza di reagire. Quella partita non è nemmeno iniziata per noi.”
Come sta lavorando sotto l’aspetto mentale per recuperare i ragazzi?
“Bisogna ripartire dalle basi come ho fatto dopo l’inizio disastroso che abbiamo avuto. Sto cercando anche di cambiare qualcosa visto che è venuta meno anche la mentalità per fare lo stesso tipo di gioco col quale ci eravamo riassestati in classifica. Ho iniziato a lavorare per poter arrivare a Reggio Emilia a fare risultato perchè è una partita importantissima per noi e dobbiamo assolutamente chiudere il girone d’andata con qualche punto in più. Poi ci sarà la sosta e potremo lavorare e ragionare su tutto anche su coloro che andranno a giocare altrove perchè non trovano spazio o su chi verrà ad integrare la rosa. Sappiamo che la classifica è molto corta e in 3 punti ci sono 11 squadre.”
Secondo lei quali sono le motivazioni di questo crollo verticale della squadra?
“La partita col Venezia è stata decisiva perché l’abbiamo giocata commettendo molti errori e si è perso l’entusiasmo che ci aveva contraddistinto e non c’è stato più movimento senza palla. A Lecco, secondo me, avevamo raggiunto la perfezione dal punto di vista della gestione della gara. Il gol preso da 40 metri col Venezia è stata come una mazzata per noi. Come ho sempre detto dall’inizio noi non siamo nè una squadra di fenomeni nè di brocchi ed il nostro campionato siamo solo noi a decidere quale sarà. Chiaramente i risultati fanno entusiasmo. Le gare si possono perdere ma non senza utilizzare l’intelligenza tattica e lasciando spazio a gente come Toledo e Fafana. Ora abbiamo una settimana per concentrarci sulla Reggiana che è una squadra che si trova in quella posizione perche sa quello che vuole. Io l’ho vista nel posticipo contro il Padova e non hanno rischiato nulla ed erano ben messi in campo. Io confido molto nella voglia di riscatto dei miei calciatori: testa bassa e lavorare.”
Si rimprovera qualcosa in queste tre settimane e come è il suo stato d’animo vista il clima ostile verso di lei?
“E’ normale che io sia il primo ad essere contestato visto che guido io la squadra ma questo clima verso di me c’era già dall’inizio della stagione dopo le brutte partite che avevamo inanellato. Io faccio le mie analisi durante la settimana e so che qualcuno non ha dato come mi aspettavo e sta fuori. Io voglio che durante la settimana ci sia professionalità e abnegazione. La contestazione mi fa male perche abito a San Benedetto ma io lavoro dalla mattina alla sera per cercare di cambiare la situazione. Magari se qualcuno si lamenta io dico che quando i calciatori vanno in campo devono dare tutto.”
Pensa di cambiare qualcosa a livello tattico per Reggio Emilia?
“Sono due settimane che lavoriamo sulla fase difensiva visto che la situazione in queste settimane è cambiata e non dobbiamo permettere agli avversari di battere a rete con facilità. E’ possibile che Ferrini venga riportato a centrocampo visto che era stato arretrato per necessità.”
Ufficio Stampa S.S. Sambenedettese Calcio (fonte: sambcalcio.it)
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