Trenkwalder: C’è Evtimov, Jesi fa meno paura
La paura fa 90. Anzi, faceva 90. Ora, magari, potrebbe pure fare 80 o giù di lì. Perché, messo nel motore il «gigante buono» Vasco Evtimov, la Trenkwalder inizia il suo ciclo di ferro (3 gare in 8 giorni con le trasferte sui campi delle prime in classifica) correndo verso Jesi con qualche certezza in più e qualche timore in meno. E chissà che non sia la volta buona per espugnare quel «campaccio maledetto» del PalaTriccoli dove i biancorossi non vincono dal 25 aprile 2003 e dove hanno rimediato 7 sconfitte di fila, l’ultima delle quali, amarissima e beffarda, nella quinta gara dei play-off della scorsa stagione. Uno schiaffo che brucia ancora sulla guancia biancorossa e che sarebbe bello cancellare oggi (ore 18,15) conquistando la quinta vittoria consecutiva in questo torneo. Anche se la strada, per la Trenkwalder, si prospetta tutta in salita. Perché Jesi ha il miglior attacco del campionato (quasi 85 punti di media realizzati ad incontro), tra le mura amiche in questa stagione ha sempre vinto, è al 2° posto in classifica e, insomma, è uno di quegli avversari che fanno tremare le vene ai polsi. Roba, insomma, da avere paura. Anche se, come detto, l’innesto di Evtimov, che si troverà subito di fronte un cliente scomodissimo come l’ex reggiano Michele Maggioli, potrebbe aiutare i reggiani. CALMA, RAGAZZI. A placare un po’ gli entusiasmi di tifosi e dirigenti, ci pensa Franco Marcelletti: «Non aspettatevi troppo da Vasco: è in buone condizioni e negli allenamenti che ha svolto con noi il piede non gli ha procurato problemi ma è ovvio che dovrà ambientarsi. In ogni caso meglio buttarlo dentro subito perché prima capisce dov’è arrivato e prima iniziamo a raccogliere i frutti del suo inserimento. Jesi? Eh, questa è una di quelle squadre che se la lasci giocare, ti sbriciolano. Dobbiamo difendere benissimo, altrimenti sono guai seri. Un esame di maturità? Sì, un po’ lo è anche se non dimenticatevi che questa è stata una settimana tormentata e nella quale ci siamo allenati al completo solo una volta». IL DUBBIO CUFFEE. La Trenkwalder abbraccia Evtimov mentre la Fileni Jesi rischia seriamente di non poter disporre di «Michelino» Cuffee, esterno da quasi 16 punti a partita. L’atleta si è procurato una leggera lesione ad un timpano per la quale è stato a riposo fino a ieri sera. La situazione è in via di miglioramento e oggi, prima del match, effettuerà un test dopo il quale si deciderà se schierarlo. Nelle Marche, ieri, erano piuttosto pessimisti ma noi non ci stupiremmo di vederlo sul parquet oggi. Con lui in campo, quello della Fileni è, probabilmente, il miglior quintetto della LegaDue con l’asse Maestranzi-Maggioli, due giocatori in grado di far la differenza, attorno al quale ruotano i tre americani Boykin, Ryan e, per l’appunto, Cuffee. In panchina tre veterani come il capitano Rossini (39 anni portati benissimo), Cantarello (40 anni!) e Sambugaro (37 anni) e poc’altro. Forse è questo l’unico neo di una squadra che, per il resto, può fare davvero paura...
DANIELE BARILLI (Il Resto del Carlino)
Commenti