Pallaccanestro Reggiana: i biancorossi volano, rischiano nel finale, ma colgono il successo
La Trenkwalder sfata il tabù-Palatriccoli ed espugna Jesi grazie ad una gara molto coraggiosa, veloce e spettacolare. Ottime le percentuali al tiro. Il match-winner è Federico Pugi.
Reggio parte con il quintetto previsto: Fultz, Slanina, Pugi, Melli e Smith. L’avvio è un testa a testa con alte percentuali al tiro per Reggio. Nella Trenk brilla Pugi, che in 7’ realizza 9 dei primi 14 punti biancorossi con un 4/4 dal campo. Jesi viaggia veloce con Paulinho in regia, ma soffre a rimbalzo. Alla fine del 1º quarto al Palatriccoli arriva una ventina di tifosi biancorossi. Dentro Kudlacek, Frosini e Boscagin. Quest’ultimo, fermo da un mese per infortunio, fatica ad entrare nel match. Prima sirena con Reggio a +1 (20-21) grazie a un’entrata di Kudlacek, un gol di Melli nel traffico e una doppietta del play ceko dalla riga.
La Trenk prova a scappare con i canestri di Frosini e Verri, ma la Fileni pareggia con Boykin. Frosini punisce «di tabella» (25-28), Jesi sorpassa con Basei e Raminelli. Reggio difende forte, soprattutto con Slanina e Pugi. A quest’ultimo arriva la palla giusta per la 2ª bomba di serata. Subito dopo Smith s’invola in contropiede e schiaccia in buca la palla del 31-35. I bombaroli marchigiani rispondono con Ndoja, ma la volata sotto lo striscione dell’intervallo vede Reggio cecchina (bombe di Fultz e Slanina) e corsara (coast-to-coast di Fultz, liberissimo sulla Livorno-Adriatico): 34-43.
Al rientro dagli spogliatoi si attende la furia jesina, e invece arriva la fuga reggiana: Fultz bombarda, Pugi va in trance agonistica e mette due canestri per il +16 (38-54). Adams infila una tripla, ma il lituano Slanina lo ripaga nell’azione successiva con la stessa moneta. Reggio sembra avviata verso il successo, ma Jesi piano piano riesce a sgretolare il vantaggio biancorosso con i canestri di Adams e Giuri. La Trenk resiste sul +12 grazie a una bella entrata di Fultz e un gol di Verri. Poi le bombe di Boykin e Ndoja fanno traballare il fortino. Per fortuna di Ramagli e soci, Waleskowski in lunetta non la mette nemmeno con lo sgabello. Eppure la Fileni incalza: tripla di Ndoja (74-77) e Palatriccoli in fiamme a 3’57”. L’antisportivo fischiato a Slanina rischia di ribaltare il match (77-79 a 2’23”), ma la baby-Trenk non s’impressiona. Fultz infila il golden-gol sulla sirena dei 24”, ed è segno del destino. Nemmeno Jesi molla: bomba di Adams e 82-84 quando è cominciato l’ultimo giro di lancette. La squadra di casa spende due falli sapendo di non mandare Reggio in lunetta, poi il coach decide di non fermare più il cronometro. Sì, però i secondi passano e Frosini, nella pugna sotto canestro, mette la palla che inchioda il pallottoliere: 82-86 e tutti sotto la curva a raccogliere applausi.
Nell’altro anticipo, Latina batte Casalpusterlengo 70-67.
FILENI JESI: 82 - TRENKWALDER: 86
Fileni Jesi: Santiangeli, Paulinho 6, Giuri 6, Rossini, Adams 21, Waleskowski 14, Ndoja 19, Boykin 10, Raminelli 4, Basei 2. Allenatore Vanoncini.
Trenkwalder: Smith 10, Kudlacek 4, Slanina 15, Melli 9, Verri 4, Boscagin, Fultz 13, Frosini 11, Pugi 20, Ancellotti. Allenatore Ramagli.
Arbitri: Pasetto di Firenze, Materdomini di Grottaglie e Conti di Firenze.
Note: parziali 20-21, 34-43, 57-66. Tiri da due: Jesi 11 /33, Trenkwalder 25/50. Tiri da tre punti: Jesi 11/28 Trenkwalder 8/17. Tiri liberi: Jesi 27/38, Trenkwalder 12/18. Rimbalzi. Jesi (difensivi 23, offensivi 8), Trenkwalder (difensivi 25, offensivi 10). Palle recuperate e perse: Jesi 12 e 8, Trenkwalder 5 e 16. Stoppate: Jesi 0, Trenkwalder 1. Falli commessi e subiti: Jesi 20 e 24, Trenk 24 e 20.
MAURO GRASSELLI (fonte: La Gazzetta di Reggio)
ricerca e creazione pagina a cura di A. Ruci e G. Serrone
Reggio parte con il quintetto previsto: Fultz, Slanina, Pugi, Melli e Smith. L’avvio è un testa a testa con alte percentuali al tiro per Reggio. Nella Trenk brilla Pugi, che in 7’ realizza 9 dei primi 14 punti biancorossi con un 4/4 dal campo. Jesi viaggia veloce con Paulinho in regia, ma soffre a rimbalzo. Alla fine del 1º quarto al Palatriccoli arriva una ventina di tifosi biancorossi. Dentro Kudlacek, Frosini e Boscagin. Quest’ultimo, fermo da un mese per infortunio, fatica ad entrare nel match. Prima sirena con Reggio a +1 (20-21) grazie a un’entrata di Kudlacek, un gol di Melli nel traffico e una doppietta del play ceko dalla riga.
La Trenk prova a scappare con i canestri di Frosini e Verri, ma la Fileni pareggia con Boykin. Frosini punisce «di tabella» (25-28), Jesi sorpassa con Basei e Raminelli. Reggio difende forte, soprattutto con Slanina e Pugi. A quest’ultimo arriva la palla giusta per la 2ª bomba di serata. Subito dopo Smith s’invola in contropiede e schiaccia in buca la palla del 31-35. I bombaroli marchigiani rispondono con Ndoja, ma la volata sotto lo striscione dell’intervallo vede Reggio cecchina (bombe di Fultz e Slanina) e corsara (coast-to-coast di Fultz, liberissimo sulla Livorno-Adriatico): 34-43.
Al rientro dagli spogliatoi si attende la furia jesina, e invece arriva la fuga reggiana: Fultz bombarda, Pugi va in trance agonistica e mette due canestri per il +16 (38-54). Adams infila una tripla, ma il lituano Slanina lo ripaga nell’azione successiva con la stessa moneta. Reggio sembra avviata verso il successo, ma Jesi piano piano riesce a sgretolare il vantaggio biancorosso con i canestri di Adams e Giuri. La Trenk resiste sul +12 grazie a una bella entrata di Fultz e un gol di Verri. Poi le bombe di Boykin e Ndoja fanno traballare il fortino. Per fortuna di Ramagli e soci, Waleskowski in lunetta non la mette nemmeno con lo sgabello. Eppure la Fileni incalza: tripla di Ndoja (74-77) e Palatriccoli in fiamme a 3’57”. L’antisportivo fischiato a Slanina rischia di ribaltare il match (77-79 a 2’23”), ma la baby-Trenk non s’impressiona. Fultz infila il golden-gol sulla sirena dei 24”, ed è segno del destino. Nemmeno Jesi molla: bomba di Adams e 82-84 quando è cominciato l’ultimo giro di lancette. La squadra di casa spende due falli sapendo di non mandare Reggio in lunetta, poi il coach decide di non fermare più il cronometro. Sì, però i secondi passano e Frosini, nella pugna sotto canestro, mette la palla che inchioda il pallottoliere: 82-86 e tutti sotto la curva a raccogliere applausi.
Nell’altro anticipo, Latina batte Casalpusterlengo 70-67.
FILENI JESI: 82 - TRENKWALDER: 86
Fileni Jesi: Santiangeli, Paulinho 6, Giuri 6, Rossini, Adams 21, Waleskowski 14, Ndoja 19, Boykin 10, Raminelli 4, Basei 2. Allenatore Vanoncini.
Trenkwalder: Smith 10, Kudlacek 4, Slanina 15, Melli 9, Verri 4, Boscagin, Fultz 13, Frosini 11, Pugi 20, Ancellotti. Allenatore Ramagli.
Arbitri: Pasetto di Firenze, Materdomini di Grottaglie e Conti di Firenze.
Note: parziali 20-21, 34-43, 57-66. Tiri da due: Jesi 11 /33, Trenkwalder 25/50. Tiri da tre punti: Jesi 11/28 Trenkwalder 8/17. Tiri liberi: Jesi 27/38, Trenkwalder 12/18. Rimbalzi. Jesi (difensivi 23, offensivi 8), Trenkwalder (difensivi 25, offensivi 10). Palle recuperate e perse: Jesi 12 e 8, Trenkwalder 5 e 16. Stoppate: Jesi 0, Trenkwalder 1. Falli commessi e subiti: Jesi 20 e 24, Trenk 24 e 20.
MAURO GRASSELLI (fonte: La Gazzetta di Reggio)
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