Trenk all’assalto degli «orfani» di Garris
La gara di oggi non dirà se Venezia è davvero pronta per puntare alla vetta, nè se la Trenkwalder potrà confermare l’ottima prima parte di stagione e pensare seriamente a raggiungere Rimini. Troppi cerotti, troppa sfortuna sia in laguna che lungo la via Emilia.
Sarà una gara segnata dalle grandi assenze in regìa e dalle precarie condizioni di molti protagonisti.
Venezia ha un potenziale pari forse solo a quello di Brindisi e Casale, con un quintetto che non sfigurerebbe una categoria sopra (se ci si aggiungesse un americano), una panchina solida e di qualità e un tecnico che ha dimostrato in passato di poter trasmettere anche nella testa dei suoi giocatori lo spirito giusto per puntare in alto. Eppure Venezia non si è finora dimostrata all’altezza di quello per cui è stata costruita. Dopo una buona partenza sono arrivate tre sconfitte, con Udine, Brindisi e soprattutto Casalpusterlengo che hanno rivelato una fragilità mentale e una mancanza di continuità che una squadra con talento ed ambizioni non può permettersi. La vittoria con Pavia, orfana di Young, non basta per dimostrare che la svolta c’è stata. Gli orogranata per di più arrivano alla gara di oggi senza la loro guida, Kiwane Garris, un giocatore che per diversi aspetti non può essere sostituito. Rombaldoni e Meini sono giocatori differenti, che tra l’altro non stanno attraversando il momento migliore della loro carriera. L’ex play azzurro in settimana non si è mai allenato ed il suo utilizzo nella gara di oggi è dubbio. Spazio dunque a Meini, un giocatore capace di esaltarsi se le cose prendono la piega giusta, pericoloso soprattutto dalla distanza, ma che ha sempre difettato di continuità e ordine tattico. Anche Boo Davis non si è allenato in settimana. L’ex Pistoia è la prima opzione offensiva di Venezia, uno dei pochi con la delega di uscire dai giochi. La sua presenza e le sue condizioni saranno una variabile fondamentale per la gara. Janicenoks sarà l’arma più pericolosa nelle mani di Dell’Agnello: probabilmente su di lui si alterneranno Boscagin e Pugi, e sarà molto importante riuscire a limitarlo. Sotto canestro infine si preannunciano molto interessanti i duelli tra Smith, Melli, Frosini e il trio Di Giuliomaria, Allegretti e Rinaldi.
Per quanto riguarda i biancorossi sarà importante l’asse Marigney-Kudlacek. In difficoltà, comprensibilmente, nella gara con Casale, sarà interessante, anche per l’immediato futuro biancorosso, capire se queste due settimane hanno portato confidenza e serenità al reparto.
Più che la vittoria, la Trenkwalder ha bisogno di ritrovare le proprie certezze e il proprio gioco: la attendono tre gare in sette giorni, che potrebbero dire molto sulla sua forza. Infine non va dimenticato che avere in quintetto due teen agers come Melli e Kudlacek, più gli altri ragazzi cresciuti a Reggio della rosa, dovrebbe essere sempre un motivo di orgoglio, soprattutto se questi hanno contribuito in maniera decisiva a dare alla quadra quattro vittorie in cinque gare.
DANIELE VALISENA- La Gazzetta di Reggio 22/11/2009
Sarà una gara segnata dalle grandi assenze in regìa e dalle precarie condizioni di molti protagonisti.
Venezia ha un potenziale pari forse solo a quello di Brindisi e Casale, con un quintetto che non sfigurerebbe una categoria sopra (se ci si aggiungesse un americano), una panchina solida e di qualità e un tecnico che ha dimostrato in passato di poter trasmettere anche nella testa dei suoi giocatori lo spirito giusto per puntare in alto. Eppure Venezia non si è finora dimostrata all’altezza di quello per cui è stata costruita. Dopo una buona partenza sono arrivate tre sconfitte, con Udine, Brindisi e soprattutto Casalpusterlengo che hanno rivelato una fragilità mentale e una mancanza di continuità che una squadra con talento ed ambizioni non può permettersi. La vittoria con Pavia, orfana di Young, non basta per dimostrare che la svolta c’è stata. Gli orogranata per di più arrivano alla gara di oggi senza la loro guida, Kiwane Garris, un giocatore che per diversi aspetti non può essere sostituito. Rombaldoni e Meini sono giocatori differenti, che tra l’altro non stanno attraversando il momento migliore della loro carriera. L’ex play azzurro in settimana non si è mai allenato ed il suo utilizzo nella gara di oggi è dubbio. Spazio dunque a Meini, un giocatore capace di esaltarsi se le cose prendono la piega giusta, pericoloso soprattutto dalla distanza, ma che ha sempre difettato di continuità e ordine tattico. Anche Boo Davis non si è allenato in settimana. L’ex Pistoia è la prima opzione offensiva di Venezia, uno dei pochi con la delega di uscire dai giochi. La sua presenza e le sue condizioni saranno una variabile fondamentale per la gara. Janicenoks sarà l’arma più pericolosa nelle mani di Dell’Agnello: probabilmente su di lui si alterneranno Boscagin e Pugi, e sarà molto importante riuscire a limitarlo. Sotto canestro infine si preannunciano molto interessanti i duelli tra Smith, Melli, Frosini e il trio Di Giuliomaria, Allegretti e Rinaldi.
Per quanto riguarda i biancorossi sarà importante l’asse Marigney-Kudlacek. In difficoltà, comprensibilmente, nella gara con Casale, sarà interessante, anche per l’immediato futuro biancorosso, capire se queste due settimane hanno portato confidenza e serenità al reparto.
Più che la vittoria, la Trenkwalder ha bisogno di ritrovare le proprie certezze e il proprio gioco: la attendono tre gare in sette giorni, che potrebbero dire molto sulla sua forza. Infine non va dimenticato che avere in quintetto due teen agers come Melli e Kudlacek, più gli altri ragazzi cresciuti a Reggio della rosa, dovrebbe essere sempre un motivo di orgoglio, soprattutto se questi hanno contribuito in maniera decisiva a dare alla quadra quattro vittorie in cinque gare.
DANIELE VALISENA- La Gazzetta di Reggio 22/11/2009
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